Giornata della lingua madre: come celebrano l'Unesco e alcune scuole

Giornata della lingua madre, spunti e letture

“Per fare un prato...” Diamo poesia ai nostri giorni di scuola

pedagogicamente

Ripensiamo l'accoglienza

Il tempo a scuola

Scienze in giardino

Tra novembre e dicembre in molti paesi si celebrano feste legate alla luce: la fête des lumières&nbsp;in&nbsp;Francia, per ricordare la vittoria sulla peste, il Diwali, ricorrenza profondamente sentita dalla comunità induista in tutto il mondo, per esaltare la vittoria del bene sulle forze del male, non da ultimo la stessa festa del Natale che ha le sue radici nella tradizione pagana legata al solstizio d’inverno, detta del Sole Invitto. In questa ricorrenza astronomica si celebrava la rinascita del sole che, dopo aver raggiunto l’altezza minima nel cielo a mezzogiorno, torna a crescere nei giorni seguenti, dimostrandosi appunto “non vinto”. Si tratta quindi della sconfitta dell’oscurità&nbsp;ed ha una forte valenza simbolica perché, collocandosi in corrispondenza dell’inizio dell’inverno, sembra incitare a reagire, a non soccombere nonostante le possibili avversità.&nbsp;Da qui l’idea di un progetto che unisca simbologie culturali e esperienze scientifiche intorno ad un tema che affascina sempre i bambini.Parliamo di luceUn argomento così coinvolgente favorisce l’espressione verbale e l’acquisizione delle regole della conversazione: saper rispondere a domande, raccontare esperienze personali e dare un nome alle emozioni, esprimere un parere concorde o discorde e argomentarlo, sono tuttie competenze importanti e per nulla scontate, soprattutto per bambini che stanno imparando la lingua italiana:“La notte sono stato al buio” (Giorgio)…”io ho paura quando non c’è la luce” (Yasmine)…”ma quando la mamma apre i buchini delle tapparelle posso vedere” (Marta)… eh si! quando è buio serve la luce! (Jole) Non c’è ombra senza luce&nbsp;Proiettiamo sul muro un fascio di luce, scopriamo come si crea l’ombra e giochiamo ad osservare come questa cambi con il movimento: è uno stimolo per denominare le parti del corpo e i gesti compiuti. Presentiamo il testo: “Il gioco delle ombre” di H. Tullet e diamo un nome a quello che appare tra le incisioni delle pagine.<img filer_id="227523" src="/d/filer/sharing/1607962237/227523/" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="400" height="484"> Parole nuove per giocare con la luceProponiamo ai bambini delle piccole torce per esplorare l’ambiente e i diversi oggetti presenti (piccoli specchi, carta velina, carta forno, carta stagnola, pezzi di plastica colorata ecc..). Scopriamo che esistono materiali trasparenti, traslucidi e riflettenti e familiarizziamo con questi termini. Quando poi, proiettando un fascio di luce su una bacinella piena d’acqua, apparirà sulla parete un arcobaleno, sarà per i bambini una vera magia!&nbsp; &nbsp; Abbiamo bisogno di luce“Anche il sole fa luce… con i raggi…&nbsp; e la luce scalda! (Alessandro) a me piace tanto e mi fa passare la tristezza… come le coccole della mamma!&nbsp;Per i bambini la luce non è solo un fenomeno fisico, è ogni parola dolce, ogni abbraccio, ogni certezza che fa superare la paura. Parlare di luce, con diversi linguaggi e modalità, è un modo per celebrare la vita e per alimentare&nbsp;aspettative positive verso il nuovo ciclo che ha inizio, speranze di cui, ora più che mai, abbiamo tutti bisogno.&nbsp; Il progetto didattico sulla luce si è svolto in collaborazione con la docente Laura Loscocco dell’Università Cattolica di Milano

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Un progetto didattico sulla luce tra Natale, Diwali, solstizio...

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