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Riconoscere e gestire le emozioni

Ogni lingua vale!

In questo anno scolastico complesso, una delle preoccupazioni che è possibile rilevare confrontandosi con i docenti è “Sto considerando adeguatamente tutti gli aspetti educativi su cui dovrei riflettere?”.&nbsp;Tra gli aspetti su cui occorre continuare a prestare attenzione vi è senza dubbio la rilevazione dei repertori plurilingui degli studenti di origine straniera. Molto spesso, il solo campo “cittadinanza” dei moduli di iscrizione non è sufficientemente rappresentativo della molteplicità di lingue parlata dai nostri studenti, incluse le varietà dialettali.&nbsp;Inoltre, quello che occorre veramente rilevare, al di là semplice mappatura linguistica di tipo quantitativo, riguarda i legami emotivi e simbolici rappresentati dalle lingue dei repertori e come gli studenti percepiscano e negozino le proprie risorse linguistiche e/o quelle dei propri compagni.&nbsp;Come possiamo, quindi, raggiungere questi scopi? Un questionario per le famiglie&nbsp;Da un punto di vista di indagine quantitativa sulle lingue parlate a casa e sulla politica linguistica familiare, i mezzi che la didattica a distanza ha reso quotidiani ci aiutano molto. Per esempio, perché non inserire nel registro elettronico, nella nostra Classroom o nella chat di whatsup con i genitori un semplice link ad un modulo Google in forma di questionario sociolinguistico rivolto alle famiglie?&nbsp;Ne abbiamo costruito un esempio: <a data-cke-saved-href="https://forms.gle/adApzKav7kQQ7CRs6" href="https://forms.gle/adApzKav7kQQ7CRs6">https://forms.gle/adApzKav7kQQ7CRs6</a>&nbsp;Come è possibile notare dal link, il modulo permette di scegliere la lingua di compilazione del questionario, incluso l’italiano. In questo esempio le domande sono in numero limitato e molto semplici, per avere una panoramica generale sui repertori degli studenti.&nbsp;È possibile, ovviamente, somministrare questionari molto più articolati. In questo caso, per la traduzione, ci siamo avvalsi del supporto dei mediatori di ASEV, Agenzia per lo Sviluppo Empolese-Valdelsa, con il supporto di Andrea Scibetta (Università per Stranieri di Siena) ma è possibile coinvolgere alcuni genitori stessi nelle traduzioni, oppure far realizzare questo strumento a studenti più grandi, come quelli della scuola secondaria di I o II grado, entro un progetto specifico.&nbsp;Scoprire i repertori in classeIn classe, invece, possiamo incentivare la scoperta dei repertori linguistici tramite una varietà di strumenti, come la biografia linguistica o la mappa linguistica.&nbsp;<h3>La biografia linguistica</h3>La biografia linguistica che proponiamo in questo articolo si basa sugli studi di Brigitta Busch dell’Università di Vienna. Consiste in una silhouette di una persona, che lo studente deve completare attribuendo ad ogni lingua un colore (vedi immagine di apertura,&nbsp;tratta dal volume Imparare attraverso le lingue&nbsp;di Valentina Carbonara e Andrea Scibetta).Successivamente il bambino sceglierà in quale parte del corpo (o fuori dal corpo) percepisce la presenza di una determinata lingua e colorerà la relativa parte. Suggeriamo di proporre la consegna del lavoro in modo molto aperto, senza suggerimenti specifici, al fine di lasciare piena libertà di espressione allo studente.&nbsp;Dopo aver terminato, è essenziale attivare un confronto in plenaria entro il quale ogni studente presenterà e motiverà la propria biografia linguistica.&nbsp;Emergeranno sicuramente riflessioni ed emozioni legate al vissuto migratorio o familiare, resistenze e tensioni nel parlare del proprio repertorio linguistico e percezioni/credenze personali sull’alterità linguistica e culturale.&nbsp;In classi in cui i docenti hanno impostato da tempo una didattica aperta alla pluralità linguistica, può capitare che gli studenti con genitori italiani inseriscano nella propria biografia anche le lingue dei propri compagni con background migratorio. Questo significa che vi sono una forte sensibilità e un’attitudine positiva al contatto linguistico e che si è verificata una vera condivisione delle risorse linguistiche in classe.&nbsp;Scarica&nbsp;<a data-cke-saved-href="https://cluss.unistrasi.it/public/articoli/157/Silhouette%20linguistica.pdf" target="_blank" href="https://cluss.unistrasi.it/public/articoli/157/Silhouette%20linguistica.pdf">un modello compilabile di biografia linguistica</a>.&nbsp; <h3>La mappa linguistica</h3>La mappa linguistica, invece, si presta particolarmente con studenti della scuola secondaria, più consapevoli del proprio percorso migratorio, ma è utile anche per rilevare le esperienze plurilingui di tutti gli studenti.L’attività si basa sulla richiesta di realizzare graficamente un percorso o una strada, che rappresenta il cammino individuale, e collocarvi le esperienze linguistiche, come l’apprendimento di una nuova lingua o un viaggio in un paese straniero. Questo strumento può essere utilizzato anche durante le prime lezioni di un docente di lingua straniera per individuare se gli studenti hanno già precedentemente incontrato la lingua di studio e al tempo stesso per avere un quadro complessivo dei repertori degli studenti, che sono determinanti anche rispetto all’apprendimento di una lingua straniera curricolare.&nbsp;

Oltre alla rilevazione dei repertori, in una fase successiva è importante dare visibilità alle lingue presenti in classe e a scuola. Considerando le restrizioni Covid legate agli arredi scolastici e all’utilizzo di materiali alle pareti, tratteremo approfonditamente questo argomento in un prossimo articolo, ma concludiamo anticipando un esempio molto pertinente in questo periodo. L’Istituto Comprensivo 1 di Frosinone, su iniziativa della professoressa Sonia Cirillo, sta realizzando la traduzione di alcune indicazioni da seguire in merito al contenimento della pandemia da Covid 19. Dall’immagine seguente è possibile notare che le istruzioni fornite sono tradotte in tutte le lingue presenti a scuola, segno che la politica linguistica dell’istituto è altamente inclusiva, anche in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo.&nbsp;

Mappe e biografie per scoprire le lingue della nostra classe

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