La scuola è #partecipazione

La scuola è #uguaglianza

La scuola è #creatività

Storie per crescere: lettura e narrazione alla scuola dell'infanzia

Fin dai tempi più antichi, da quando gli esseri umani hanno cominciato a utilizzare forme di linguaggio, i gruppi sociali e le famiglie hanno condiviso attraverso i racconti, soprattutto degli anziani, eventi e memorie, via via trasformate in miti e leggende, racconti orali e, poi, libri e altre forme narrative. Le prime narrazioni, in famiglia, fondano le nostre radici. Una buona partenza nello sviluppo del sé e delle relazioni con gli altri e la vita, avviene attraverso i vissuti familiari e le storie che ci vengono raccontate da chi ci ama. Sono storie autobiografiche, che nonni, padri e madri non si stancano mai di ripetere e i bambini di sentire; così, i nostri figli si formano un’idea della vita, dei sentimenti, dei gesti che in tante diverse situazioni ci aiutano a superare ostacoli, a sentirci bene, ad accettare anche il conflitto o la sconfitta, a vincere le nostre paure… Poi ci sono le fiabe e i libri che, nella relazione intima della famiglia, ci fanno percorrere insieme ogni sentiero buono per crescere. A scuola gli orizzonti narrativi aprono nuove possibilità: i libri e le storie sono sempre presentiscelti con cura e con grande attenzione al linguaggio, alle immagini, alle visioni valoriali e significanti che presentano. In modi differenti, ampliano ogni dimensione dell’essere e del sapere, lasciando una traccia d’amore per le storie che poi continua nel tempo. Vorrei anche richiamare l’attenzione alla storia che noi stessi stiamo vivendo insieme a scuola e condividere l’idea che ogni insegnante possa restituire ai bambini le esperienze educative e il loro senso, proprio come una narrazione che ci appartiene e ci aiuta a divenire ciò che siamo e saremo. È un lavoro che si può svolgere nel quotidiano e che può trovare anche momenti particolari e dedicati, una restituzione continua che confermi il nostro esistere accogliendo le conquiste, ma anche le parti fragili, i tentativi, le aspettative, i propositi…

Fin dai tempi più antichi, da quando gli esseri umani hanno cominciato a utilizzare forme di linguaggio, i gruppi sociali e le famiglie hanno condiviso attraverso i racconti, soprattutto degli anziani, eventi e memorie, via via trasformate in miti e leggende, racconti orali e, poi, libri e altre forme narrative.


 


 Le prime narrazioni, in famiglia, fondano le nostre radici. Una buona partenza nello sviluppo del sé e delle relazioni con gli altri e la vita, avviene attraverso i vissuti familiari e le storie che ci vengono raccontate da chi ci ama. Sono storie autobiografiche, che nonni, padri e madri non si stancano ma

Fin dai tempi più antichi, da quando gli esseri umani hanno cominciato a utilizzare forme di linguaggio, i gruppi sociali e le famiglie hanno condiviso attraverso i racconti, soprattutto degli anziani, eventi e memorie, via via trasformate in miti e leggende, racconti orali e, poi, libri e altre forme narrative.Le prime narrazioni, in famiglia, fondano le nostre radici. Una buona partenza nello sviluppo del sé e delle relazioni con gli altri e la vita, avviene attraverso i vissuti familiari e le storie che ci vengono raccontate da chi ci ama. Sono storie autobiografiche, che nonni, padri e madri non si stancano mai di ripetere e i bambini di sentire; così, i nostri figli si formano un’idea della vita, dei sentimenti, dei gesti che in tante diverse situazioni ci aiutano a superare ostacoli, a sentirci bene, ad accettare anche il conflitto o la sconfitta, a vincere le nostre paure… Poi ci sono le fiabe e i libri che, nella relazione intima della famiglia, ci fanno percorrere insieme ogni sentiero buono per crescere.A scuola gli orizzonti narrativi aprono nuove possibilità: i libri e le storie sono sempre presentiscelti con cura e con grande attenzione al linguaggio, alle immagini, alle visioni valoriali e significanti che presentano. In modi differenti, ampliano ogni dimensione dell’essere e del sapere, lasciando una traccia d’amore per le storie che poi continua nel tempo.Vorrei anche richiamare l’attenzione alla storia che noi stessi stiamo vivendo insieme a scuola e condividere l’idea che ogni insegnante possa restituire ai bambini le esperienze educative e il loro senso, proprio come una narrazione che ci appartiene e ci aiuta a divenire ciò che siamo e saremo. È un lavoro che si può svolgere nel quotidiano e che può trovare anche momenti particolari e dedicati, una restituzione continua che confermi il nostro esistere accogliendo le conquiste, ma anche le parti fragili, i tentativi, le aspettative, i propositi…

La scuola è… #storie

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