La conquista dello spazio scenico 2

La conquista dello spazio scenico 3

La conquista dello spazio scenico 4

Comunicare con la musica

Giochi e... desideri

Le emozioni dell’inizio

Per i più grandi: la musica può fare…

In occasione della Giornata dei diritti dell’infanzia (20 novembre), parliamo del diritto all’arte e, in particolare, alla musica, grazie al quale i bambini possono esp

In occasione della Giornata dei diritti dell’infanzia (20 novembre), parliamo del diritto all’arte e, in particolare, alla musica, grazie al quale i bambini possono esprimere con libertà tutta la loro ricchezza interiore e creatività. Proponiamo di scrivere un “manifesto” per raccontare che cosa significhi per loro il diritto alla musica.Come si faPer avviare la discussione chiediamo: “Vi piace ascoltare musica? Che tipo di musica ascoltate e quando? Come vi sentite quando ascoltate la musica che vi piace? Riuscite a immaginare un mondo senza musica? Perché i bambini devono ascoltare musica?”.Lasciamo esprimere liberamente tutti e poniamo l’attenzione sul fatto che i bambini hanno pensieri e motivazioni diversi che vanno accolti e rispettati.Sintetizziamo la discussione in alcuni punti e riportiamoli su un cartellone arricchito da disegni dei bambini. Ecco il nostro manifesto della musica, da appendere.Una storia per giocarePer concludere l’attività scegliamo una storia che parli di musica e di rispetto, per esempio leggiamo la storia di Re Silente e regina Musichella.

Re Silente e regina MusichellaTanto tempo fa esistevano due regni vicini: uno era governato da re Silente e l’altro da regina Musichella. Un tempo abitavano nello stesso castello, ma non si sopportavano molto perché uno amava la pace e il silenzio, l’altra amava il suono, la musica e il rumore. Come potete immaginare il re e la regina discutevano spesso finché, un giorno, decisero che ognuno avrebbe avuto un regno tutto per sé. Avvisarono gli abitanti del loro regno che avrebbero dovuto scegliere con chi stare:<ul><li>quelli che amavano la quiete andarono ad abitare nel regno di re Silente;</li><li>quelli che amavano la musica e la danza si trasferirono in quello di regina Musichella.</li></ul> Un giorno, un cavaliere di nome Odo giunse nei paraggi del regno di Silente e, quando oltrepassò le mura del castello, precipitò in un silenzio tale che pensò gli si fossero tappate le orecchie. Si presentò al cospetto del re per parlargli, ma quello, con un gesto minaccioso e senza proferire parola, lo cacciò. Non voleva saperne di ascoltarlo, perché le parole del cavaliere avrebbero rotto il silenzio che tanto amava. Il cavaliere Odo, sconsolato, rimontò sul suo cavallo e partì in direzione dell’altro regno. Questa volta, attraversate le mura, sentì una tale confusione di suoni, musiche e rumori che fu costretto a tapparsi le orecchie per davvero. Il cavaliere pensò che avrebbe dovuto fare qualcosa per risolvere quella bizzarra situazione e così invitò il re e la regina a passare qualche giorno nel regno di Armonia, dove lui viveva. Quando i due regnanti giunsero all’appuntamento rimasero stupiti, in quel regno non c’era silenzio, ma nemmeno confusione: ogni persona, compresi i bambini, faceva quello che doveva fare senza disturbare gli altri. In certi orari si sentivano i rumori dei lavori, in altri c’era silenzio, in altri ancora si sentivano musica e voci allegre. Tutti erano felici e le cose filavano lisce, in armonia appunto. Il re e la regina ascoltarono e osservarono con attenzione e capirono che suono e silenzio potevano stare bene insieme. Ritornarono a casa, stabilirono delle regole e, da quel momento, i due regnanti ritornarono a vivere insieme nello stesso regno.

Per i più piccoli: il telo incantato

In occasione della Giornata dei diritti dell’infanzia (20 novembre), parliamo del diritto all’arte e, in particolare, alla musica, grazie al quale i bambini possono esprimere con libertà tutta la loro ricchezza interiore e creatività. Proponiamo di scrivere un “manifesto” per raccontare che cosa significhi per loro il diritto alla musica. Come si fa<ul><li>Per avviare la discussione chiediamo: “Vi piace ascoltare musica? Che tipo di musica ascoltate e quando? Come vi sentite quando ascoltate la musica che vi piace? Riuscite a immaginare un mondo senza musica? Perché i bambini devono ascoltare musica?”.</li><li>Lasciamo esprimere liberamente tutti e poniamo l’attenzione sul fatto che i bambini hanno pensieri e motivazioni diversi che vanno accolti e rispettati.</li><li>Sintetizziamo la discussione in alcuni punti e riportiamoli su un cartellone arricchito da disegni dei bambini. Ecco il nostro manifesto della musica, da appendere.</li></ul> Una storia per giocare<ul><li>Per concludere l’attività scegliamo una storia che parli di musica e di rispetto, per esempio leggiamo la storia di&nbsp;Re Silente e regina Musichella.</li></ul>

Per tutti: manifesto della musica

<ul><li style="display: block; width: 0px; height: 0px; padding: 0px; border: 0px; margin: 0px; position: absolute; top: 0px; left: -9999px; opacity: 0; overflow: hidden;">&nbsp;</li><li>Inventiamo insieme tante nuove trasformazioni possibili del telo.</li><li>Diamo a ogni bambino un telo più piccolo per fare lo stesso gioco singolarmente.</li><li>Sostituiamo il telo con un nastro, un cerchio (sono il cerchio incantato): in che cosa si trasformeranno?</li></ul> <ul><li style="display: block; width: 0px; height: 0px; padding: 0px; border: 0px; margin: 0px; position: absolute; top: 0px; left: -9999px; opacity: 0; overflow: hidden;">&nbsp;</li></ul>

<ul><li>Leggiamo ad alta voce e decidiamo con i bambini come drammatizzarla e sonorizziamola con strumenti e oggetti.</li><li>Assegniamo i ruoli e i relativi strumenti, musicali e non.</li><li>Mettiamo in scena il nostro spettacolo. </li></ul>

Sono il telo incantato con voi giocherò! So fare le magie, mi posso trasformare, qualunque cosa voglia io posso diventare. Attenzione, attenzione cosa sta per arrivare? [frase recitata] Una barca [I bambini saltano sul telo steso e cominciano a remare] [Ripetiamo tutta la filastrocca dall’inizio variando l’oggetto che sta per arrivare] Una coperta [si mettono sotto e fingono di dormire] Un aquilone [afferrano il telo e corrono facendo finta di farlo volare]

Poniamo in primo piano l’importanza della musica per il percorso di crescita dei bambini: la musica può essere fruita in molteplici modi e, proprio per questo, è un formidabile mezzo di crescita personale e sociale. Come si fa<ul><li>Chiediamo ai bambini che cosa si può fare con la musica, si può ascoltare e poi?</li><li>Scriviamo una lista di tutte le cose che emergono; rileggiamo per far notare le infinite possibilità di fruizione della musica e di arricchimento e divertimento personali: – rilassarsi, – cantare, – ballare, correre e giocare, – suonare e scoprire come suonano gli strumenti, – inventare movimenti, storie, interpretazioni, – esprimere emozioni, – stare insieme e conoscersi, – imitare i versi degli animali e i suoni della natura.</li><li>Scegliamo alcuni brani di musica classica, jazz o di qualsiasi altro stile, e proviamo a interpretarla secondo tutte le possibilità che i bambini hanno individuato.</li></ul>

Un semplice gioco cantato può diventare occasione per sviluppare capacità d’ascolto, inventiva, senso del ritmo, espressione corporea e teatrale, relazione. Cosa serve Un telo di stoffa leggera (tipo fodere per abiti) o una stoffa bianca da personalizzare con dei disegni. Come si fa<ul><li>Presentiamo il telo incantato come ci viene meglio: recitiamo, cantiamo, mimiamo il testo, accompagniamolo con gesti-suono.</li></ul>

La musica è un diritto!

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