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La lingua dei docenti
Tutti i docenti di classe, mentre insegnano le loro specifiche discipline, comunicano in lingua italiana e forniscono occasioni, consapevoli o inconsapevoli, per lo sviluppo delle competenze linguistiche degli alunni. I diversi linguaggi settoriali concorrono così allo sviluppo delle competenze linguistiche.
Questa volta non entriamo nella prima A, la classe di Yukang (il nostro alunno di origine cinese inserito da inizio anno). Lo accompagniamo invece a casa e assistiamo a conversazioni in famiglia.
Com’è ovvio – e anche giusto – Yukang in casa parla cinese con i genitori e il fratello, ma a volte include parole e frasi in italiano. Spesso racconta dei compagni, dei professori, di ciò che sta vivendo e imparando; racconta, insomma, le esperienze quotidiane e la vita scolastica. Oggi è felice: sta spiegando che questa mattina nel campo sportivo c’è stata la gara di atletica tra i ragazzi delle prime. Lui ha realizzato un buon punteggio nelle prove di salto e, quando la professoressa ha letto la classifica , i suoi compagni gli hanno fatto un grande applauso e gridato Bravo! perché è arrivato tra i finalisti. La mamma sorride per i successi del suo giovane campione. Più tardi Yukang mostra al fratello un lavoro che ha realizzato durante le ore di Arte: si tratta del graffito di un drago. Nel pomeriggio Yukang chiede alla mamma i soldi per comprare i fogli a quadretti che gli servono domani per la verifica di matematica.
Classifica, punteggio, graffito, verifica , le parole in italiano che Yukang ha usato nel nostro racconto per comunicare in famiglia e identificare momenti e oggetti, non fanno nemmeno parte del lessico che gli è stato “ufficialmente” presentato dal docente durante le ore di italianoL2; Yukang ha appreso questi termini dentro la sua esperienza di studente nella scuola italiana, in un apprendimento linguistico che è avvenuto in modo quasi spontaneo, naturale, in una situazione di lingua vissuta; è la differenza fondamentale tra apprendere la lingua come LS (lingua straniera) e apprenderla invece come L2 (lingua seconda) . Certamente a Yukang per imparare non basta l’immersione nel bagno linguistico, cioè il fatto di essere esposto direttamente alla lingua parlata dai compagni e insegnanti. Sono indispensabili i momenti e i materiali specifici del laboratorio L2, ma anche mentre sta lavorando sui contenuti di studio, il ragazzo sta sviluppando le sue competenze linguistiche.
È proprio vero che frequentare la scuola è il modo migliore per imparare una lingua! Tutti i docenti, di tutte le discipline, possono fornire occasioni di sviluppo linguistico nella L2. I docenti di materie come Arte, Musica, Educazione motoria, mentre lavorano con obiettivi e contenuti delle loro discipline, possono realizzare quella condizione di trasparenza nella comunicazione verbale che, riprendendo Renzo Zuccherini, può essere sintetizzata nel motto fare ciò che si dice , dire ciò che si fa . La comprensione della lingua espressa verbalmente dall’insegnante è più facilmente sostenuta da ciò che l’alunno può vedere, sentire e vivere. Ma anche i docenti delle materie a maggiore contenuto verbale possono provare a rendere più consapevole e esplicito questa sorta di apprendimento indotto ; lo possono fare in primo luogo se diventano coscienti di quale e quanta lingua serve per la loro disciplina. Per questo motivo, in alcune scuole i docenti di classe hanno costruito glossari e mappe del lessico disciplinare, cioè elenchi delle strutture e funzioni linguistiche, dei nomi, verbi e aggettivi che servono per comprendere specifici argomenti di studio. Un esempio, riferito alla Geografia, nel box seguente.
È possibile scaricare un esempio di mappa del lessico disciplinare, riferito alla Geografia, nel materiale pubblicato dall’IPRASE di Trento .