Come si progetta la “scuola più bella del mondo”?

A come ambiente. Dizionario del nido

Il "bene comune" delle professionalità educative

Stanno inventando insieme dei giochi diversi: costruiscono un piccolo recinto per le formiche, scavano per terra con un cucchiaio di metallo, si rincorrono pedalando con i tricicli. D’un tratto un’educatrice porta in giardino un cesto che contiene diversi animali di pla­stica. Rocco e Samuele si avvicinano. Quasi contemporaneamente tutti e due prendono in mano un coccodrillo. “È mio”, “No è mio” e comincia un tira e molla senza fine. A un certo punto Rocco tira i capelli a Samuele, che grida, ma non molla. Samuele allora prende con due dita una gota a Rocco, che piange, ma non molla…
 




 
 “Guarda ho fatto la mia mamma” dice Caterina. Giosuè

Stanno inventando insieme dei giochi diversi: costruiscono un piccolo recinto per le formiche, scavano per terra con un cucchiaio di metallo, si rincorrono pedalando con i tricicli. D’un tratto un’educatrice porta in giardino un cesto che contiene diversi animali di pla­stica. Rocco e Samuele si avvicinano. Quasi contemporaneamente tutti e due prendono in mano un coccodrillo. “È mio”, “No è mio” e comincia un tira e molla senza fine. A un certo punto Rocco tira i capelli a Samuele, che grida, ma non molla. Samuele allora prende con due dita una gota a Rocco, che piange, ma non molla…
 
“Guarda ho fatto la mia mamma” dice Caterina. Giosuè è intento a colorare e per un po’ non risponde. Poi dice: “Ho fatto un delfino”. Caterina guarda il disegno di Giosuè, poi torna al suo foglio e comincia a tracciare dei pesci. Piano piano il foglio si riempie di pesci grandi e piccoli, Caterina riflette a voce alta: “La mia mamma sa nuotare al mare”.
 


Incontrarsi fra bambini

Dove trovi questo contenuto