Tinkering nella scuola dell’infanzia

Apologia dell’attivismo

Giocare per crescere

Progetto accoglienza parte I: gli animali amici

Progetto accoglienza parte II: nuove scoperte

Progetto accoglienza parte III: raccontiamo l’amicizia

<p>
 I più piccoli sanno fare bene il loro mestiere di crescere e lo fanno attraverso il rapporto diretto con le cose e con il mondo alla ricerca continua di e
</p>

I più piccoli sanno fare bene il loro mestiere di crescere e lo fanno attraverso il rapporto diretto con le cose e con il mondo alla ricerca continua di esperienze interessanti: amano essere attivi e autonomi e, quando si concentrano sulle proprie azioni, non lo fanno solo per vedere che cosa succederà, ma anche per provare sensazioni, farsi opinioni, mettere alla prova le loro intuizioni, interrogarsi sulle cause e immaginare come si poteva arrivare allo stesso esito imboccando una strada differente.
Compiere azioni è anche, e soprattutto, una questione di metodo: imparando a fare una cosa imparano anche come si fa a farla, vale a dire sperimentano, procedono per prove ed errori e correggono via via gli errori.
Questo comporta, per chi si occupa di educazione, di porsi almeno tre domande:

la prima riguarda la condizione di libertà nella quale il bambino deve trovarsi per creare le condizioni favorevoli in cui possa fare per pensare e pensare per fare;
la seconda riguarda il setting e gli strumenti a disposizione (che prendono complessivamente il nome di laboratorio);
la terza riguarda il mondo oggettivo nel quale, come soggetto, agisce e interagisce (che prende il nome di ambito delle conoscenze e delle esperienze).

 


Imparare facendo

Dove trovi questo contenuto