Obiettivi, metodologie, competenze: il ruolo dell’insegnante

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La progettazione per obiettivi è una fase fondamentale di un percorso didattico che non sia lasciato all’improvvisazione. Per scegliere le attività didattiche e la metodologia bisogna sapere dove si intende arrivare, anche se in classe si potrà modificare il tiro a seconda della risposta dei bambini. Ma bisogna anche stare attenti a non frammentare la didattica in obiettivi minuti che tolgono respiro alle attività e, soprattutto, non sviluppano una comprensione unitaria

La progettazione per obiettivi è una fase fondamentale di un percorso didattico che non sia lasciato all’improvvisazione. Per scegliere le attività didattiche e la metodologia bisogna sapere dove si intende arrivare, anche se in classe si potrà modificare il tiro a seconda della risposta dei bambini. Ma bisogna anche stare attenti a non frammentare la didattica in obiettivi minuti che tolgono respiro alle attività e, soprattutto, non sviluppano una comprensione unitaria da parte degli alunni. La mia esperienza mi suggerisce allora di progettare il lavoro definendo degli obiettivi molto ampi, che vorrei chiamare “consistenti”, per poi soffermarsi su specifici aspetti.
 
Tre esempi
Ecco tre esempi di questo modo di individuare gli obiettivi per una progettazione didattica centrata sull’apprendimento. La prima cosa da dire è che l’individuazione di un “obiettivo consistente” deve essere coerente con i traguardi delle Indicazioni nazionali vigenti. Per esempio, il primo obiettivo per le Scienze non è altro che una possibile particolarizzazione del traguardo “Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi” (Indicazioni nazionali 2012). Un traguardo analogo nella bozza delle Indicazioni 2025 potrebbe essere: “Riconosce le parti del corpo umano nei suoi diversi organi e apparati”.
 
1. Un esempio di Scienze


Gli obiettivi consistenti

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