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Eppure, percepire il proprio corpo &ldquo;acceso&rdquo; &egrave; una delle basi psicomotorie su cui si sviluppa, senza soluzione di continuit&agrave;, la convinzione di potere ampliare i propri limiti, uscire vincenti da uno scontro, affrontare una prestazione difficile: in una parola un precursore di autostima.

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Eppure, percepire il proprio corpo “acceso” è una delle basi psicomotorie su cui si sviluppa, senza soluzione di continuità, la convinzione di potere ampliare i propri limiti, uscire vincenti da uno scontro, affrontare una prestazione difficile: in una parola un precursore di autostima.
 


Occorre quindi nutrire bambine e bambini anche di esperienze eccitanti. L’adrenalina è il più noto neuromediatore dell’eccitazione, la sua funzione è migliorare la reattività dell’organismo nelle situazioni che richiedono un impegno, una prestazione fisica, ma anche una prestazione cognitiva, come saranno po

Occorre quindi nutrire bambine e bambini anche di esperienze eccitanti. L’adrenalina è il più noto neuromediatore dell’eccitazione, la sua funzione è migliorare la reattività dell’organismo nelle situazioni che richiedono un impegno, una prestazione fisica, ma anche una prestazione cognitiva, come saranno poi, nel successivo ciclo della primaria, le prime interrogazioni.
Tra i 4 e i 6 anni i sistemi psicobiologici dell’eccitazione sono in piena evoluzione, il loro sviluppo equilibrato consentirà, nel medio e lungo termine, una capacità di regolazione ottimale.
Vivere esperienze eccitanti, senza esserne travolto, aiuta la bambina e il bambino a conoscere le sensazioni corporee interocettive (cioè i segnali interni emessi dal corpo come battito cardiaco o sensazione di disagio o fame) e ad acquisire consapevolezza su come interpretarle e gestirle.
Questo passaggio è necessario per tutti e risulta particolarmente importante per i bambini remissivi, timidi e insicuri, ma anche per gli “spavaldi”, che avranno così l’opportunità di confrontarsi con i propri limiti reali e, soprattutto, per i bambini con disabilità fisica.
È proprio per questi ultimi che la frequentazione di esperienze eccitanti rischia di essere deprivata: la limitazione fisica non deve esserne impedimento, ma orizzonte all’interno del quale trovare modalità individuali specifiche di fare per massimizzarle.


UNA GOCCIA DI ADRENALINA

Eccitazione e autostima

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