Star bene a scuola: l'empatia dell'insegnante

Come funziona il cervello emotivo dei bambini?

Che cosa comunica il nostro sguardo? - “Pillole” per star bene a scuola

La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

Come possiamo rendere operativi i punti di riferimento che derivano da Indicazioni 2012, Indicazioni e nuovi scenari 2018, Linee educative 0-6 e i recenti Orientamenti 0-3?

&ldquo;Il curricolo si propone come una cornice di riferimenti e di traiettorie condivise, che danno coerenza al percorso 0-6, trovando nelle progettualit&agrave; di ogni nido e scuola dell&rsquo;infanzia interpretazioni adeguate alla specificit&agrave; di ogni gruppo&rdquo; (Linee 0-6). Non dobbiamo pensare al curricolo come a qualcosa di predeterminato, da realizzare seguendo passi rigidi e successivi, decisi a priori. Se nella nostra mente di educatori sono ben chiari i principi e le scelte che orientano, il curricolo lo possiamo immaginare come una storia da &shy;costruire&shy; insieme, una costellazione di vissuti educativi che derivino e si intreccino alle persone che la realizzano: bambini, insegnanti ed educatori, famiglie e tutti gli altri attori coinvolti.

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UN CURRICOLO INTRECCIATO E COERENTE

Partiamo dalle nostre storie educative, confrontandoci in collegi singoli e collettivi, di nido e scuola dell&rsquo;infanzia, dove possibile. Il confronto ha lo scopo di portare in luce le nostre idee implicite di bambino, scuola, docente, apprendimento, strategie metodologiche e tanto altro. Se riusciamo a rendere consapevoli le idee che gi&agrave; ci guidano attraverso l&rsquo;esperienza vissuta e a confrontarle in modo aperto e profondo a quelle presenti nei documenti e nei contributi della ricerca pedagogica che li sostiene, potremo poi aprirci al cambiamento.

Dirigiamo la nostra ricerca verso una continuit&agrave; da rifondare sulla coerenza, intesa come capacit&agrave; autentica di accogliere e incrementare l&rsquo;esperienza dei bambini in senso evolutivo, rispondendo ai loro bisogni e potenzialit&agrave;, riconoscendo che tutte le dimensioni di sviluppo sono interdipendenti.

Consideriamo il curricolo, cos&igrave; inteso, come la narrazione complessa e concreta di quanto ipotizziamo possa avvenire e di ci&ograve; che realmente accade nel contesto educativo. Un &ldquo;curricolo&rdquo; ben pensato, generativo, che creiamo e monitoriamo con costanza affinch&eacute; la crescita e l&rsquo;apprendimento siano costruttivi, interattivi, ricorsivi, evolutivi, mai lineari e frammentati, bens&igrave; sempre ricongiunti al senso di s&eacute; e del proprio divenire.

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In un continuum di risonanze affettive, relazionali, cognitive, comunicative, creative&hellip; i bambini trovano le possibilit&agrave; di star bene e imparare

1. Partiamo dai bambini

Elaboriamo ogni proposta tenendo conto dei loro veri bisogni e interessi: riconosciamo la complessit&agrave; delle storie personali, di esperienze e provenienze che caratterizzano ciascuno in modo diverso, con le potenzialit&agrave;, le fragilit&agrave;, le risorse che emergono. Garantiamo a tutti il diritto di vivere ciascuna fase di sviluppo senza anticipazioni e forzature, nell&rsquo;incontro con ogni possibile buona esperienza e con i valori e i significati che essa presenta.

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2. Organizziamo con &ldquo;cura&rdquo;

Pensiamo ogni elemento del contesto, spazi, tempi, materiali, aggregazioni, modi della convivenza e della comunicazione, possibilit&agrave; di azione&hellip; partendo da un&rsquo;attenta analisi della nostra realt&agrave;. Osserviamo se il bambino percepisce accoglienza e benessere; si sente riconosciuto e sostenuto; scopre e legge in modo chiaro, grazie a spazi e materiali ordinati ed equilibrati, come pu&ograve; muoversi in autonomia di gioco, d&rsquo;azione e di relazione; pu&ograve; apportare il proprio contributo a modificare e arricchire ogni esperienza; attraverso le relazioni riesce a trovare fiducia e autostima, a condividere, collaborare, ragionare, riflettere e pensare insieme; ritrova, in modo contemporaneo e armonico, le tracce dei vissuti e dei significati condivisi, delle relazioni e dei legami, dell&rsquo;essere tutti in transito verso nuovi cammini costruiti insieme; avverte il tempo in modo lento e disteso; riconosce che tutto rispecchia un modo di vivere insieme laborioso e gioioso.

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3. Progettiamo partiture aperte e flessibili

Il nostro lavoro progettuale si fonda sull&rsquo;ascolto e sulla comprensione di quello che i bambini esprimono, per poi procedere insieme, con proposte ludiche che prendono forma attraverso la sperimentazione, la messa alla prova in situazione, il dialogo. I &ldquo;campi di esperienza&rdquo; non determinano una somministrazione di contenuti e attivit&agrave; pensate solo dall&rsquo;adulto, sono punto di incontro tra saperi, esperienze e linguaggi degli educatori e dei bambini. Realizziamo percorsi attraverso la partecipazione attiva di tutti, nell&rsquo;ascolto reciproco, nel portare avanti i processi di ricerca e di rielaborazione dell&rsquo;esperienza, che poi diventa narrazione condivisa, riflessione che d&agrave; valore affettivo e cognitivo a quanto fatto e imparato.

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4. Condividiamo il senso dell&rsquo;educare

Superiamo ogni forma trasmissiva e stereotipata, direttiva e giudicante, ricordiamo l&rsquo;importanza di: la presenza empatica, l&rsquo;ascolto che accoglie e comprende sempre presente, il lavoro di regia e cura dei contesti, il dialogo come mezzo per accordare pensieri e comportamenti e per condividere il senso, la progettazione aperta ai migliori incontri con linguaggi, materiali ed esperienze attraverso strategie efficaci, la documentazione per valorizzare vissuti e apprendimenti e per riflettere.

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Rinnoviamo la passione educativa con l&rsquo;intenso, impegnativo, ma appagante lavoro che &egrave; nostro privilegio

LA MAPPA ESSENZIALE PER COMINCIARE

Curricolo e storie

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