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Ascoltare o leggere una storia significa aprirsi a mondi diversi, viaggiare con la mente, identificarsi con i personaggi e le loro avventure, imparare strategie per superare situazioni difficili. Bruner considera le storie uno strumento utile a costruire una mappa del mondo, a dare significato agli avvenimenti e capire la realtà sociale.&nbsp;Cosa succede quando le storie sono raccontate in inglese? Come possono facilitare l’acquisizione della lingua e potenziare lo sviluppo socio-emotivo?&nbsp;<blockquote>The food we eat makes our bodies.&nbsp;The stories we hear and tell make our minds.&nbsp;Andrew Wright&nbsp;</blockquote>Come scegliere i testi&nbsp;Nell’ascoltare una storia in lingua straniera, i bambini ritrovano un’esperienza familiare: sanno che una storia ruota intorno a personaggi, avventure sempre nuove, ostacoli di ogni tipo, problemi da risolvere, e soprattutto non manca mai la risoluzione finale. I piccoli ascoltatori sono motivati a seguire il filo conduttore del racconto, a dedurre il significato di nuove espressioni utilizzando il contesto e il supporto delle immagini.&nbsp;Non è però tutto così semplice. Storie troppo lunghe e complesse, e con un linguaggio troppo complicato, possono avere un effetto demotivante e far rinunciare i bambini a misurarsi con la lingua inglese. Cosa fare dunque per evitare questo pericolo? Innanzitutto occorre tener presente il principio dell’input comprensibile. Secondo lo studioso Krashen i contenuti in lingua straniera, per poter venire assimilati, devono essere lievemente al di sopra del livello linguistico di partenza. In altre parole occorre graduare la quantità di termini nuovi e bilanciarli con quelli già conosciuti.&nbsp;Per un uso efficace delle storie all’interno della classe d’inglese, è necessario quindi prestare particolare attenzione alla selezione dei testi. Occorre che il contenuto sia adeguato al livello linguistico dei bambini&nbsp;e l’impianto narrativo non presenti un sovraccarico cognitivo. A questo scopo è utile tenere presente alcuni elementi che possono facilitare la comprensione di una storia in lingua straniera: struttura narrativa ripetitiva e cumulativa; presenza di rime, allitterazioni e suoni onomatopeici; presenza di brevi dialoghi; illustrazioni di alta qualità che accompagnano il testo.Tutto questo non basta ancora per facilitare la comprensione. Occorre mettere in atto specifiche strategie di storytelling: accompagnare il racconto con mimica e gestualità; variare i toni della voce e il ritmo della narrazione; abbinare suoni onomatopeici a oggetti e azioni; stimolare i bambini a ripetere gesti e suoni onomatopeici, invitarli a fare ipotesi e predire: What is going to happen? What do you think?&nbsp;Storie in inglese&nbsp;Delineiamo di seguito un breve percorso bibliografico mirato a utilizzare le storie come strumento di cittadinanza attiva per potenziare l’inglese e la capacità di capire meglio e rispettare sé stessi e gli altri.Sono prese in considerazione due tipologie di libri: picturebooks, albi illustrati con testi in lingua originale; graded readers, letture graduate scritte per bambini che stanno imparando l’inglese e in linea con i livelli linguistici del Quadro Comune Europeo di Riferimento. La prima tipologia richiede maggiore mediazione linguistica da parte dell’insegnante, che può scegliere di leggere l’intera storia o alcune parti; la seconda tipologia è più facilmente accessibile e si presta anche per una lettura autonoma da parte dei bambini.&nbsp;Allo scopo di favorire l’educazione alla cittadinanza, sono state selezionate storie con tematiche collegabili alle Life skills: spirito creativo e senso critico; abilità comunicative e interpersonali; auto-consapevolezza, empatia; riconoscimento e gestione delle emozioni. Vediamo alcuni esempi.Per lavorare sul tema dell’amicizia e del comportamento corretto nei confronti degli altri, si possono utilizzare le fiabe: The Lion and the Mouse, The Hare and the Tortoise, e The Nightingale. Queste fiabe sono facilmente trovabili nelle letture graduate. Per trattare invece l’argomento della collaborazione e dell importanza del contributo di ognuno durante le varie fasi di un lavoro, si può leggere The Little Red Hen o l’albo illustrato The Gigantic Turnip, che propone un adattamento del racconto di Tolstoj.Imparare ad avere un atteggiamento positivo di fronte agli imprevisti e alle piccole difficoltà è una carta vincente, come succede in Pete the cat. Nel picturebook di Eric Litwin e James Dean, adatto ai bambini più piccoli, il gatto Pete non si scoraggia mai e riesce sempre a trovare il lato positivo delle cose.&nbsp;Coltivare l’autostima e saper apprezzare le proprie qualità è un altro fattore fondamentale, come insegna la storia di Eric Carle The Mixed-up Chameleon. L’invidia porta il camaleonte a desiderare di assumere le caratteristiche degli altri animali: “... I wish I could be smart like a fox... strong like an elephant...”. Il camaleonte si ritrova alla fine con forme e sembianze che lo ostacolano in ogni movimento e allora desidera una sola cosa: “I wish I could be myself!”.&nbsp;Sul tema del riconoscimento e valorizzazione dell’identità altrui si può proporre la storia in rima di Julia Donaldson, Stick Man. Le avventure di Stick Man fanno capire quanto importante sia il rispetto dell’altro. Trasportano inoltre i bambini in un viaggio attraverso le stagioni e i cambiamenti della natura, fanno conoscere aspetti culturali legati a giochi tradizionali e alle festività.

Crescere cittadini con le storie in inglese

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