Personalizzare per includere tutti

Verificare e riflettere

Quando i docenti fanno lezione a se stessi, si rivolgono alla lavagna

La Gioia di ricominciare

Muoviamo i primi passi

Ciao, finalmente!

<p>
 La continuità è molteplice, riguarda tanti aspetti dell’educare, relazionali, progettuali, metodologico e didattici. Comprende la cura degli incontri, delle narrazioni e delle aspettative; la condivisione di esperienze significative, di difficoltà, di ipotesi e strade da intraprendere; i gesti di accoglienza e le iniziative che facilitano le bambine e i bambini nella vita quotidiana e nei momenti di transizione da una realtà educativa all’altra.
</p>
<p>
 La cura della continuità inizia dal primo incontro con la famiglia e con il bambino o la bambina; prosegue attraverso il dialogo, l’ascolto e l’attenzione verso la sua storia, che accogliamo per
</p>

La continuità è molteplice, riguarda tanti aspetti dell’educare, relazionali, progettuali, metodologico e didattici. Comprende la cura degli incontri, delle narrazioni e delle aspettative; la condivisione di esperienze significative, di difficoltà, di ipotesi e strade da intraprendere; i gesti di accoglienza e le iniziative che facilitano le bambine e i bambini nella vita quotidiana e nei momenti di transizione da una realtà educativa all’altra.
La cura della continuità inizia dal primo incontro con la famiglia e con il bambino o la bambina; prosegue attraverso il dialogo, l’ascolto e l’attenzione verso la sua storia, che accogliamo per conoscerlo nei suoi affetti e negli sguardi dei genitori.
Continuiamo la narrazione educativa della storia del singolo per ordinare e fissare vissuti, ricordi, conquiste con parole e immagini.
Una pratica che produce conoscenze profonde e, offre la possibilità di pensare a gesti dedicati per accompagnare a dei miglioramenti.
La nostra capacità di ascoltare e raccontare il bambino o la bambina ci rende testimoni e custodi della sua biografia e artefici delle sue possibilità evolutive; lo scambio e il confronto tra adulti, la costruzione di patti e accordi tra colleghi e con la famiglia, l’essere capaci di comprenderlo/a tenendo conto del suo punto di vista, dei segni e dei messaggi che ci propone. La storia che ne deriva diventa un punto di riferimento, attraverso la partecipazione collettiva, per un progetto educativo rispettoso, efficace, inclusivo.
Come adulti riflettiamo insieme anche sui nostri limiti nella comprensione delle vite dei bambini e delle bambine, riconosciamone le risorse e le fatiche, le competenze e le fragilità e nella continuità troviamo i modi per aiutare e incoraggiare.
 


Continuità da condividere

Dove trovi questo contenuto