Mi presento

Scrivere senza errori

Correggere l'errore

Saluto e mi presento

In classe: gli oggetti e le azioni a scuola

Parole per ritrovarsi

Un ambiente adatto &nbsp;Creiamo alcune zone dedicate al dialogo arredate diversamente:<ul><li>un angolo con tappeti e cuscini, con cesti di libri opportunamente selezionati; </li><li>una zona più ampia, nella quale disporre sedie in circolo; </li><li>includiamo sempre il fuori, predisponiamo anche all’aperto le medesime possibilità. &nbsp;</li></ul>Un clima favorevole&nbsp; &nbsp;Creiamo un contesto favorevole al confronto: – stabiliamo dei momenti per dialogare durante la giornata e prevediamo durante la settimana degli spazi con materiali e piani di discussione su temi collegati agli interessi e alle domande emergenti nel periodo; – relazioni di cura: mostriamo accoglienza e disponibilità a cambiare programma e “perdere tempo” nell’ascolto, facilitando soprattutto i bambini che non amano esporsi e preferiscono essere coinvolti piuttosto che coinvolgere; – condivisione: discutiamo nel gruppo delle persone che lavorano con noi, riflettendo su argomenti e modalità per favorire il dialogo. &nbsp;Materiali facilitanti &nbsp;I bambini hanno bisogno di fare attività sulla percezione di sé. Possiamo creare dei buoni dialoghi se li introduciamo con modalità giocose: la relazione mediata dal gioco è un gesto di cura nei riguardi della sensibilità dei bambini. Per esempio, possiamo utilizzare: – pupazzi e bambole che aiutino i bambini a sentirsi a proprio agio durante i dialoghi. “Facciamo parlare” pupazzi, bambole e burattini e trasformiamo le interazioni in narrazioni reciproche. Usiamo burattini e facciamoli usare. Questi strumenti sono mediatori empatici, stimolano l’espressione come gioco di ruolo, il pensiero creativo su di sé e sugli altri; – la musica e gli strumenti musicali, i bambini amano fondere insieme rivelazione e creazione. Hanno bisogno di proiettare se stessi nel futuro, ascoltare generi musicali diversi durante e dopo le conversazioni, sviluppare una migliore sensibilità per ciò che vorrebbero essere, per ciò che li fa sentire bene.&nbsp;

Condizioni per un dialogo autentico

Dove trovi questo contenuto