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La Gioia di ricominciare

Ciao, finalmente!

Eccoci, ci ritroviamo!

&copy; illustrazione di Arianna Papini tratta da Amica Terra, Fatatrac edizioni, 2011 
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	<li style="text-align:justify">Cope, A., Oattes, G., Hussey, W. (2018). Diary of a brilliant kid. Top secret guide to awesomeness. New Jersey: John Wiley and Sons.</li>
	<li style="text-align:justify">N&uacute;&ntilde;ez Pereira, C., Valc&aacute;rcel, R.R. (2015). Emozionario. Dimmi cosa senti. Milano: Nord-Sud Edizioni.</li>
	<li style="text-align:justify">Rodari, G. (1964). &ldquo;Il paese senza errori&rdquo;. In Il libro degli errori. Torino: Einaudi.</li>
	<li style="text-align:justify">V&aacute;zquez-Vigo, C. (2020). La forza della gazzella (ill. A. Manfredi). Modena: Logos.</li>
	<li style="text-align:justify">Video d&rsquo;animazione Colour your world with kindness.</li>
</ul>

Come proporre le regole della classe in modo nuovo? Come trovare un linguaggio nuovo per dire cose importanti per stare bene insieme?

Lo spunto l&rsquo;ho trovato nel libro inglese Diary of a brilliant kid (2018), una guida vivace per aiutare i ragazzi a conoscersi e a stare bene con gli altri.

Da questa guida ho selezionato le 5 regole importanti per vivere in modo sereno le relazioni a scuola. Le ho presentate ai bambini che le hanno accolte con curiosit&agrave;. Cos&igrave; &egrave; nato il percorso che segue che si &egrave; rivelato ricco di riflessioni, non solo per le bambine e i bambini, ma anche per noi insegnanti di classe.

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ATTIVIT&Agrave;

Regole per stare bene

 
1. Sii grato

Come prima cosa guidiamo i bambini a riconoscere gli aspetti della vita di cui essere grati. All&rsquo;inizio pu&ograve; sembrare difficile farlo perch&eacute; siamo poco allenati a vedere ci&ograve; che la vita ci offre. Con un po&rsquo; di esercizio tutti gli alunni saranno in grado di individuare i numerosi doni presenti nella propria vita. Partiamo da &ldquo;I doni di oggi&rdquo;. Ad esempio &ldquo;Al prescuola ho giocato a dama con un compagno. Grazie Marco!&rdquo;, &ldquo;Oggi doveva esserci la pioggia ma poi &egrave; uscito il sole per illuminare la nostra giornata. Grazie sole!&rdquo;.

Arricchiamo di ulteriori significati questa regola leggendo la sua definizione poetica dal libro Emozionario di Cristina N&uacute;&ntilde;ez Pereira. Quindi ogni bambino e ogni bambina rivolger&agrave; il suo grazie alla vita disegnando e colorando un cartoncino che diventa parte del puzzle che racconta il sentimento di gratitudine dell&rsquo;intera classe. Per dare ritmo a questo sentimento insegniamo ai bambini la canzone dello Zecchino d&rsquo;oro, Una Parola magica.

 
2. Sii gentile

Per questa regola si pu&ograve; partire dalla visione del video d&rsquo;animazione Colour your world with kindness. I bambini di solito vengono rapiti dalla bellezza del filmato e comprendono il suo messaggio. Ognuno di loro spiegher&agrave; per iscritto le sensazioni e gli insegnamenti che il film vuole darci. Ecco alcuni esempi:

&ldquo;Questo cartone mi ha insegnato che se fai dei gesti di gentilezza questi si possono moltiplicare e diventare come una catena di gentilezza che colora tutto il mondo&rdquo; (Loriana); &ldquo;Il film mi &egrave; piaciuto tanto, mi ha fatto capire che se qualcuno ha un bisogno non si deve essere indifferenti, ma gentili&rdquo; (Ting Ting).

La lettura del libro La forza della gazzella di V&aacute;zquez Vigo Carmen pu&ograve; aiutare a cogliere altri aspetti importanti della gentilezza. Alla fine delle discussioni e delle riflessioni i bambini saranno in grado di realizzare ciascuno il proprio manifesto sulla gentilezza.

 
3. Non ci sono errori, solo lezioni

L&rsquo;analisi personale di questa regola mette in evidenza come sia importante soffermarsi a riflettere sull&rsquo;errore con gli alunni e su come sia necessario adottare una pratica che porti il bambino a non sentire solo frustrazione o ansia quando sbaglia, ma che l&rsquo;aiuti a cogliere la carica di cambiamento in esso racchiuso. Ogni alunno dovr&agrave; rispondere per iscritto alle domande relative all&rsquo;errore per poi leggerle ad alta voce alle compagne e ai compagni. 
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<ul>
	<li style="text-align:justify">Che cosa significa sbagliare, per te?</li>
	<li style="text-align:justify">Come ti senti, quando sbagli?</li>
	<li style="text-align:justify">Che cosa significa la regola &ldquo;Non ci sono errori, solo lezioni&rdquo;? 
	&nbsp;</li>
</ul>

Discutiamo insieme delle ansie, delle paure causate da un modo di vedere l&rsquo;errore solo come disvalore e formuliamo insieme un piccolo prontuario di cui avvalersi per non considerare l&rsquo;errore elemento negativo della nostra esperienza.

Per rafforzare la dimensione positiva dell&rsquo;errore leggiamo il racconto &ldquo;Il paese senza errori&rdquo; di Gianni Rodari. Il racconto ci fornisce la chiave per vedere nella correzione una risoluzione alla portata di tutti: tutti sbagliamo e nessuno &egrave; perfetto e conviene sempre correggere gli errori fatti.

Poi, proponiamo a ogni bambino di scrivere un breve testo autobiografico in cui narrare un&rsquo;esperienza di errore e degli apprendimenti che ne erano derivati.

Infine, sperimentiamo la dimensione creativa dell&rsquo;errore facendo dei disegni a partire da una macchia di colore, un esercizio efficace per rinforzare l&rsquo;elemento positivo dello sbaglio e le novit&agrave; che pu&ograve; introdurre nella quotidianit&agrave;.

 
4. Lavora con impegno

Come per le altre, anche in questo caso ogni bambino deve esplicitare il significato di questa regola partendo dalla propria esperienza: che cosa significa per te lavorare con impegno? Da tutti i significati espressi ricaviamo una mappa. E, ancora una volta, ogni alunno deve rievocare un vissuto personale e scrivere un breve testo autobiografico sulla sua esperienza di resilienza.

 
5. Ci&ograve; che fai della tua vita dipende da te

Che cosa significa questa regola? Invitiamo i bambini a rispondere.

Un bambino ha scritto: &ldquo;Per me, significa che quando vuoi fare un&rsquo;azione nella tua vita, spetta a te scegliere se la vuoi fare bella o brutta. Per esempio: se tu ti vuoi comportare bene o male lo decidi tu. Decidi tu, se vuoi essere uno che si comporta in modo sbagliato o in modo giusto&rdquo;. (Redis) 
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