Tante storie da leggere in estate

I Diritti dell'infanzia nei libri per bambini

Riconoscere e gestire le emozioni

La presenza di alunni non italofoni influenza negativamente la progressione degli apprendimenti?

Questo rischio non c&#39;&egrave; se si procede con attenzioni mirate e con gradualit&agrave;. &ldquo;La classe multiculturale &egrave; sempre una risorsa perch&eacute; possiamo intrecciare culture e lingue diverse&rdquo;: inizia cos&igrave; questo webinar a cura di Angela Maltoni, insegnante e formatrice, autrice per Giunti Scuola sulle riviste Sesamo e La Vita Scolastica e attenta da sempre alla didattica per la classe plurilingue. Questo approfondimento &egrave; dedicato alla scrittura nelle classi prima e seconda primaria, con focus su plurilinguismo e Italiano L2, ed &egrave; inserito nel percorso del progetto gratuito di Giunti Scuola &ldquo;Parole al centro&rdquo;.

&nbsp;

<h2>Una didattica per tutte e tutti</h2>

&nbsp;

Tempo, lentezza, gradualit&agrave; sono le parole chiave per una didattica che coinvolge tutte e tutti; in una scuola che, come scriveva Andrea Canevaro, &egrave; come il bosco nel quali i bambini si possono perdere, ma allo stesso tempo pu&ograve; offrire molte opportunit&agrave; di scoperta e apprendimento.

E sempre nel nome della lentezza e gradualit&agrave; &egrave; bene ricordare Gianfranco Zavalloni con la sua scuola giocosa, con l&rsquo;apprendimento attivo in cui si impara insieme e si &ldquo;perde tempo&rdquo; perch&eacute; una classe indistinta diventi una comunit&agrave;.

La proposta di Angela Maltoni &egrave; di iniziare dalla conversazione e dalle routine, provando a raccontarsi da &ldquo;oggi mi sento&rdquo; e &ldquo;oggi sono&hellip;&rdquo;. &ldquo;Oggi mi sento felice come un gatto sdraiato sul divano&rdquo; scrive ad esempio un bambino.

&nbsp;

<h2>La centralit&agrave; della lettura 
&nbsp;</h2>

La lettura ad alta voce fatta dall&rsquo;insegnante &egrave; un altro momento della routine quotidiana. un libro &egrave; arricchimento linguistico e lessicale, uno stimolo per guardare e capire la realt&agrave; e uno stimolo per far emergere i propri vissuti. Iniziamo dalla lettura ad alta voce e chiedendo ai bambini perch&eacute; secondo loro &egrave; importante leggere.

Quali libri usare in un contesto multiculturale? I silent book, libri in cui le immagini sono evocative, utili per spiegare quello che non si riesce a spiegare con le parole; ricordiamo poi la grande potenza didattica dell&rsquo;albo illustrato, in cui il racconto viene affiancato sempre e quasi sostituito nella maggior parte dei casi dalle immagini significative; e poi i libri bilingui. Anche i libri con la comunicazione aumentativa sono da sperimentare nelle classi con bambini neoarrivati.

&nbsp;

<h2>Dalla lettura alla scrittura</h2>

&nbsp;

Anche in questo passaggio chiediamo &ldquo;perch&eacute; si scrive?&rdquo;. A volte basta iniziare con una storia, come &ldquo;Il leone che non sapeva scrivere&rdquo;. La motivazione alla scrittura &egrave; fondamentale (il leone vuole imparare a scrivere per mandare lettere alla leonessa di cui &egrave; innamorato), soprattutto per i bambini pi&ugrave; piccoli.

il bambino arriva alla scuola primaria spesso senza saper scrivere ed &egrave; giusto cos&igrave;. All&#39;inizio della prima, ad esempio, possiamo usare il &ldquo;prestamano&rdquo;, cio&egrave; la dettatura all&#39;alunno che funge da scriba, promuovendo il peer to peer.&nbsp; Sperimentiamo anche la scrittura spontanea, ovvero lasciar scrivere i bambini come sono capaci, alcuni con un codice ancora imperfetto e in questo caso anche l&#39;insegnante pu&ograve; fare da scriba.

&nbsp;

<h2>L&rsquo;importanza del patrimonio lessicale </h2>

 
Non diamo per scontato che i bambini conoscano i termini di uso comune, soprattutto quando non italofoni. Un prezioso alleato &egrave; il dizionario, soprattutto quello illustrato, ma &egrave; utile tenere a disposizione anche dizionari di altre lingue presenti in classe (esempio di arabo).

Possiamo fare molti giochi per ampliare il loro patrimonio lessicale; un esempio: dire la prima parola che viene in mente, poi chiedere ai bambini di scrivere la definizione come se fosse presa dal dizionario, infine cercarla proprio sul dizionario (esempio: &ldquo;capelli&rdquo; = &ldquo;pelucchi in testa di tanti colori&rdquo;). &Egrave; utilissimo giocare co le parole, magari prendendo spunto dal celebre libro &ldquo;I draghi locopei&rdquo; di Ersilia Zamboni, per disegnare calligrammi in italiano e nelle lingue madre.

&nbsp;

<h2>Attivit&agrave; da proporre per stimolare la scrittura</h2>

&nbsp;

<ul>
	<li>Realizzare il domino in tante lingue, fatto&nbsp; dai bambini di 5a per&nbsp; quelli di 1a</li>
	<li>Mettere in ordine alfabetico le parole</li>
	<li>Leggere storie e costruire libri anche nella lingua madre dei compagni</li>
	<li>Brainstorming sulle parole e sui concetti</li>
	<li>Leggere un libro e raccontare la storia attraverso un fumetto</li>
	<li>Stimolare la discussione e la riflessione anche sulla lingua degli altri a patire dai libri &ldquo;Vorrei avere&rdquo; e &ldquo;La cosa pi&ugrave; preziosa&rdquo;</li>
	<li>Associare immagini e inventare storie con le carte Bla Bla Bla</li>
	<li>Avere una corrispondenza scolastica con altre classi anche in altre lingue</li>
	<li>Fare un giornalino scolastico</li>
	<li>Insegnare a scrivere a bambini analfabeti, che arrivano anche a met&agrave; della primaria</li>
</ul>

&nbsp;

Guarda la presentazione del progetto&nbsp;Parole al centro

Bambini, scriviamo! Classi prima e seconda | Parole al centro

Dove trovi questo contenuto