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Alla scoperta di sogni ed emozioni

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“Gli occhi” specchio delle emozioni

Ogni insegnante, visto l’uso obbligatorio delle mascherine, si trova anche quest’anno a dover interpretare le emozioni di ogni bambino – ma anche a esprimere le propr

Ogni insegnante, visto l’uso obbligatorio delle mascherine, si trova anche quest’anno a dover interpretare le emozioni di ogni bambino – ma anche a esprimere le proprie – senza poterle leggere direttamente attraverso l’espressione del viso. È un passaggio importante, soprattutto per i bambini provenienti dalla scuola dell’infanzia non ancora avvezzi, per lo meno tra le mura scolastiche, all’uso della mascherina. Una delle prime attività potrebbe essere quella di costruire una serie di smile con le diverse espressioni da utilizzare in un gioco in cui si svela ai compagni il proprio stato d’animo. Il passo successivo sarà quello di riuscire a sostituire gli emoticon con le espressioni degli occhi. Lo si può fare utilizzando prima uno specchio e poi svolgendo l’attività in coppia. Per sciogliere le tensioni iniziamo a farlo noi, prima con l’aiuto di un collega e poi direttamente con loro. 

Come lo scorso anno, anche l’estate che sta ormai per finire ha visto la scuola al centro di dibattiti e discussioni. Tuttavia, nonostante questo “mare di parole”, rispetto a dodici mesi fa poco è cambiato: si torna in aula, ancora una volta, con le mascherine, con l’indicazione di arieggiare i locali e con misure di distanziamento sociale. Dipende da noi riuscire a partire con attività stimolanti che riescano a coinvolgere tutti i bambini.

Come lo scorso anno, anche l’estate che sta ormai per finire ha visto la scuola al centro di dibattiti e discussioni. Tuttavia, nonostante questo “mare di parole”, rispetto a dodici mesi fa poco è cambiato: si torna in aula, ancora una volta, con le mascherine, con l’indicazione di arieggiare i locali e con misure di distanziamento sociale. Dipende da noi riuscire a partire con attività stimolanti che riescano a coinvolgere tutti i bambini.

Accoglienza nella classe multiculturale: giochi, albi, saluti

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