Valorizzare i repertori plurilingui: esempi di attività didattiche in Dad

Nessun giorno senza scrivere

Nessun giorno senza scrivere/2

Ripensiamo l'accoglienza

In questo tempo di didattica “diffusa” e di invito a stare all’aperto, abbiamo proposto in una sezione omogenea di bambini di 5 anni un percorso che vede la città di Modena, o meglio un quartiere di essa, come protagonista. La classe è molto variegata dal punto di vista delle provenienze geografiche e fortemente connotata dalla presenza di bambini non italofoni. I nostri obiettivi erano principalmente due: da un lato, aiutare i bambini ad individuare e a saper verbalizzare dei punti di orientamento nello spazio e nel tempo. Dall’altro lato, piantare un seme per far crescere un’idea di cittadinanza che poggi le basi nella nostra tradizione andando a conoscere i beni culturali presenti nel territorio. L’attività si proponeva inoltre di valorizzare le competenze di ogni bambino nel rispetto della sua unicità e delle sue radici culturali, in linea con quanto affermato dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012.Partiamo da una storia: “Lup8 si perde a Modena”Sfondo integratore del progetto è la storia di Lup8 (personaggio presente in altre nostre narrazioni) che, per una serie di peripezie, si trova a Modena per cercare la sua fidanzata ma non ha con sé nulla con cui orientarsi. I bambini propongono di costruire una “Mappa” e di andare fuori in passeggiata per intercettare l’amico lupo e portarlo a scuola. Dalla nostra Mappa in prima istanza viene escluso il linguaggio scritto, perché percepito come inaccessibile, ma poi quasi immediatamente introdotto proprio perché presente nelle scritte che i bambini stessi hanno trovato esplorando il quartiere.&nbsp;Se qualcuno ti dà fiducia una volta, forse tu crederai in te stesso tutta la vita…Il nostro progetto si è rivelato significativo, sia per gli obiettivi che abbiamo raggiunto (realizzazione di mappe individuali e collettive, costruzione di un plastico tridimensionale e conversazioni corali su che cos’è una città), sia perché abbiamo visto un bambino sbocciare e imboccare una strada completamente diversa da quella che noi ci aspettavamo.<img filer_id="225590" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/e5/0f/e50f835d-b3e0-418f-a2cb-29e0f647e5d8/federica_mosca_uscita_scuola_infanzia1.jpeg__300x401_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="left" thumb_option="" original_image="true" width="300" height="401"> David stava attraversando un momento di difficoltà in quanto, rispetto ai suoi compagni connazionali nati in Italia esuberanti e chiacchieroni sia in italiano che in inglese,&nbsp; lui era giunto da poco dalla Nigeria e, bloccato dalla timidezza, faticava a prendere confidenza con la produzione orale. Abbiamo deciso di affidargli il compito di pilota nel nostro primo percorso dalla scuola alla stazione centrale di Modena, scommettendo su di lui e sapendo che era il percorso che tutti i giorni faceva a piedi insieme al papà e al&nbsp; fratello gemello. La sua capacità di localizzare al primo tentativo strade e scorciatoie, individuando punti di riferimento sempre più numerosi, ha lasciato sbigottiti gli altri bambini che, muovendosi quasi sempre solo in auto, non erano in grado di localizzare nulla nello spazio se non rotonde e supermercati. Questa sua competenza ha permesso anche ai suoi compagni di vederlo in un altro modo e le sue relazioni interpersonali sono improvvisamente&nbsp; migliorate. Una nuova fiducia in sé lo ha aiutato inoltre a svelare capacità notevoli e nascoste anche negli altri campi di esperienza.

FAQ 10. Quale differenza c'è tra l'esonero e la dispensa parziale per le lingue straniere? (ed. PLUS)

FAQ 11. Quale differenza c'è tra PEI e PDP? Al bambino con DSA serve un PEI o un PDP? (ed. PLUS)

FAQ 15. La famiglia può chiedere di tenere nascosto il disturbo e applicare solo forme di tutela che non siano visibili o riconoscibili come tali dai compagni? (ed. PLUS)

Usciamo dalla scuola: David guida i compagni alla scoperta della città

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