Intervistiamo le emozioni | Accoglienza

Il vocabolario delle emozioni | Accoglienza

La macchina ritmica

Incontri emozionanti

L&rsquo;extraterrestre regal&ograve; una pozione magica al cantante e disse: &ldquo;Bluliblublu&rdquo; (che nella sua lingua significa: bevila). Dopo il primo sorso la sua voce torn&ograve; a essere bella e forte, una grande gioia lo travolse e abbracci&ograve; felice il suo nuovo amico.

Nel frattempo, arriv&ograve; al Prato della gioia e fu travolta da una sensazione di benessere, dal desiderio di ballare e di ridere. In quel momento si svegli&ograve;. Era nel suo letto. Era stato un sogno? Forse s&igrave;, o forse era tutto vero, in ogni caso era stato un viaggio bellissimo.

Roberta, chiamata da tutti Ricciolina per la sua testa piena di ricci, si svegli&ograve; nel bel mezzo della notte, con il cuore in gola: &ldquo;Le mie emozioni sono sparite! Non ci sono pi&ugrave;&rdquo; grid&ograve; tutto d&rsquo;un fiato. Qualcosa di strano era accaduto, era come se non provasse pi&ugrave; niente, come se qualcuno le avesse rubato le emozioni. Sul comodino, accanto a lei, trov&ograve; una lettera.

Cara Ricciolina, a volte le emozioni sembrano assenti, invece bisogna solo andarle a cercare un po&rsquo; pi&ugrave; in profondit&agrave;, come fanno i sub. Per questo ti chiedo di tuffarti e raggiungere il Villaggio delle emozioni sommerse. Lo so, &egrave; un viaggio avventuroso! Non capita tutti i giorni di cercare un villaggio sott&rsquo;acqua. Sei pronta? Chiudi gli occhi, conta fino a tre e... nuota!

&bull; Se si tratta della carta &ldquo;incontro&rdquo; peschiamo un altro personaggio, per esempio extraterrestre.

Mentre il nostro cantante faceva su e gi&ugrave; dalla rabbia, borbottando e sbuffando, alla sua porta qualcuno buss&ograve;. Il cantante arrabbiato and&ograve; ad aprire e trov&ograve; un omino strano e buffo, verde come una foglia, con due occhi grandi e vispi, e due antenne sulla testa: era un extraterrestre. Il cantante non credeva ai suoi occhi e chiese: &ldquo;Tu chi sei?&rdquo;.

la storia

IL VILLAGGIO DELLE EMOZIONI SOMMERSE

Nuot&ograve; spedita verso il Vulcano della rabbia e quasi sent&igrave; la pancia bruciare, proprio come quel giorno in cui aveva gridato alla mamma: &ldquo;Non sono stata io a fare un dispetto a Tommy, &egrave; lui che l&rsquo;ha fatto a me!&rdquo;, ma lei le aveva dato la colpa.

Con questo tamburo che le batteva nella pancia riprese a nuotare e si ricord&ograve; di come la paura del ragno fosse poi passata, di come la tristezza si fosse sciolta, di come la rabbia si fosse spenta...

Disponiamo su un tavolo le carte delle emozioni coperte e mettiamo da una parte le altre tre carte. 
Peschiamo un protagonista della storia tra le carte corrispondenti e una carta emozione per cominciare a raccontare. Per esempio, se abbiamo pescato il cantante famoso e la rabbia, potremmo scrivere cos&igrave;.

Dopo aver ascoltato la storia parliamone insieme: a ogni emozione sono stati associati momenti, ricordi, situazioni, e questo pu&ograve; aiutarci a sviluppare consapevolezza emotiva. Realizziamo una nostra personale mappa del villaggio delle emozioni con i vari luoghi descritti nella storia. Disegniamo e coloriamo liberamente ogni luogo seguendo la fantasia: ognuno avr&agrave; cos&igrave; il proprio villaggio.

Chiediamo di associare a ogni emozione un momento vissuto: ci stiamo tuffando anche noi nelle emozioni, come ha fatto la protagonista della storia.

Con i pi&ugrave; grandi, possiamo arricchire la nostra mappa scrivendo le nostre riflessioni: &ldquo;Ho provato stupore quando...; ero molto triste perch&eacute;...&rdquo;.

Ragioniamo insieme: &ldquo;Anche noi, come Ricciolina, siamo riusciti a superare una paura, o a spegnere una rabbia bruciante? In che modo? Che cosa o chi pu&ograve; aiutarci durante una tempesta emotiva?&rdquo;. Attraverso il dialogo e il confronto stiamo sviluppando consapevolezza e capacit&agrave; di gestire le emozioni. 
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Inventiamo nuove storie

Poi nuot&ograve; verso la Foresta della tristezza: si sent&igrave; priva di energia e inizi&ograve; a piangere mentre le veniva in mente quando la sua migliore amica si era trasferita in un&rsquo;altra citt&agrave; o quando a scuola era stata presa in giro da quel ragazzino prepotente...

Inventiamo storie giocando con le carte della <a href="https://www.giuntiscuola.it/materiali/carte-delle-emozioni-e-dei-personaggi" target="_blank">GALLERY Carte delle emozioni e dei personaggi</a>, alle pagine seguenti: stampiamole, coloriamole e plastifichiamole per renderle pi&ugrave; resistenti. Iniziamo osservando le carte, ci sono:

&bull; sei carte delle emozioni (rabbia, tristezza, paura, disgusto, stupore e gioia); 
&bull; una carta &ldquo;scegli tu&rdquo;; 
&bull; una carta &ldquo;incontro&rdquo;; 
&bull; una carta &ldquo;fine&rdquo;; 
&bull; 9 carte dei personaggi.

A questo punto aggiungiamo coperte anche le altre tre carte alle altre e peschiamo nuovamente.

&bull; Se troviamo una nuova carta emozione (per esempio disgusto), abbiamo un nuovo stato d&rsquo;animo di cui parlare per continuare la storia.

Mentre il nostro cantante faceva su e gi&ugrave; dalla rabbia, borbottando e sbuffando, un terribile odore invase la stanza... Bleah! Era davvero disgustoso e il cantante quasi non riusciva a respirare! Travolto da quella sensazione spiacevole apr&igrave; subito la finestra.

&bull; Se peschiamo la carta &ldquo;scegli tu&rdquo; decidiamo liberamente se aggiungere un&rsquo;emozione o un altro incontro per proseguire la storia.

Continuiamo il gioco pescando carte e integrando la storia fino a quando non estraiamo la carta &ldquo;fine&rdquo; che impone di decidere come concluderla.

Roberta era senza parole, tutto era incredibilmente assurdo, ma fece un bel respiro e cont&ograve; uno, due, tre... splash! Stava nuotando sott&rsquo;acqua e il Villaggio delle emozioni sommerse era proprio l&igrave;, davanti ai suoi occhi. Arriv&ograve; alla Cascata dello stupore e, come per magia, fu travolta dalla meraviglia e mille ricordi le affollarono la testa: come quella volta che aveva visto un arcobaleno strepitoso o quel fantastico cielo stellato...

C&rsquo;era una volta un cantante molto arrabbiato perch&eacute; la sua voce improvvisamente era cambiata: da bella e potente era diventata acuta e sgraziata e questo per lui era insopportabile.

Emozioni in gioco

Leggiamo o ascoltiamo la storia <a href="https://www.giuntiscuola.it/materiali/audio-il-villaggio-delle-emozioni-sommerse" target="_blank">Il villaggio delle emozioni sommerse</a> (tratta dal libro H. Dentale, Aiutami a dire: ce la posso fare!, Youcanprint) per esplorare le emozioni attraverso la narrazione.

Con le lacrime che ancora le rigavano le guance arriv&ograve; nella Torre della paura: che sensazione strana, quasi soffocante, come quando quel ragno era sbucato all&rsquo;improvviso e lei aveva iniziato a correre terrorizzata...

Intrecci disciplinari

Italiano, Educazione civica.

obiettivi

&bull; Sviluppare consapevolezza emotiva. 
&bull; Sviluppare autoregolazione emotiva. 
&bull; Nominare, riconoscere e rappresentare le emozioni.

Una storia di emozioni | Accoglienza

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