Virtù dell’errore

Le tecnologie peggiorano l’apprendimento? Che cosa dice veramente il rapporto OCSE

Bambini e sessualità, un avvicinamento troppo precoce?

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

<img alt="" src="https://www.giuntiscuola.it/media/filer_public/3d/4e/3d4e13d1-a9cc-4852-8bf1-70b15780eead/pag_05_cesare_cornoldi.png" style="float:right; margin:10px 5px" />Per dare avvio a questa nuova annata di Psicologia e scuola vogliamo ricordare, con una sua citazione, Andrea Canevaro che ci ha lasciato pochi mesi orsono, non solo per il suo rilevante contributo alle tematiche dell&rsquo;inclusione, ma anche per la passione con cui si &egrave; impegnato per migliorare la scuola italiana. Si tratta della stessa passione che continua a ispirare la nostra rivista, impegnata per la scuola in tempi in cui, di fronte allo strapotere di nuovi mezzi di comunicazione, carta stampata e riflessione psicopedagogica di respiro potrebbero sembrare obsoleti.

Psicologia e scuola rappresenta una bandiera per chi crede che slogan e affermazioni improvvisate ma impattanti non siano sufficienti per migliorare la scuola e aggiornare chi ci lavora (insegnanti, psicologi scolastici, dirigenti ecc.) e voglia tenere il passo con la riflessione e la conoscenza psicopedagogica portate avanti da chi fa ricerca. La nostra rivista continua con questo impegno, mantenendo la sua classica organizzazione, ma anche rinnovandosi. Per esempio, in questo numero compaiono le consolidate sezioni e rubriche, ma esse sono state in parte ricalibrate ed &egrave; stata aggiunta una nuova sezione-dossier composta da materiale staccabile di particolare utilit&agrave; per la scuola. Nella parte specifica del numero, vorrei segnalare al lettore la presenza di molti elementi di novit&agrave;, legati anche a nuovi sviluppi, relativi per esempio alle nuove Linee guida sui DSA, a una serie di analisi sul tema delle emozioni a scuola (questo &egrave; il tema guida di questo numero), alle abilit&agrave; trasversali. Sono sicuro che il lettore, dopo aver sfogliato la rivista per avere un&rsquo;idea generale del suo contenuto, si segner&agrave; numerosi articoli meritevoli di una lettura pi&ugrave; attenta e conserver&agrave; il numero per i molti usi che ne potr&agrave; fare nel corso di questo anno scolastico, che sar&agrave; sicuramente impegnativo e sfidante per le incertezze che riguardano non solo la scuola, ma anche tutta la realt&agrave; che ci circonda.

Noi ci auguriamo che il sentire e l&rsquo;entusiasmo con cui lavoriamo da tanti anni per la rivista siano condivisi dai nostri fedeli lettori e anche da nuovi simpatizzanti che vorranno seguirci e magari aprire un dialogo con noi.

Una rivista appassionata

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