Matematica/Italiano - Problemi in cucina

Geografia/Italiano - Il fiume

Una festa di rime intrecciate

Dalle didascalie alle prime forme di racconto

Prime forme di racconto

Dal resoconto al racconto

&ldquo;Paco il pinguino&rdquo;

Scritto dal gruppo &ldquo;Le barche&rdquo; 

C&rsquo;era una volta un pinguino di nome Paco. Abitava al Polo Sud ma, essendo molto avventuroso, decise di mettersi in viaggio alla ricerca del leggendario albero parlante. Dopo un lungo cammino arriv&ograve; in un bosco verdeggiante, cos&igrave; diverso dall&rsquo;ambiente di ghiaccio a cui era abituato! Tutto era per lui nuovo e meraviglioso.

Inizi&ograve; a cercare l&rsquo;albero: &ldquo;C&rsquo;&egrave; nessuno?&rdquo;. E da un prato pieno di margherite ud&igrave; una voce cavernosa: &ldquo;Vieni Paco, ti stavo aspettando&rdquo;. Si avvicin&ograve; all&rsquo;albero, un oleandro dal profumo intenso e disse: &ldquo;Come fai a sapere il mio nome?&rdquo;.

L&rsquo;albero rispose: &ldquo;Perch&eacute; ti stavo aspettando. Ho una missione per te&hellip;&rdquo; L&rsquo;oleandro raccont&ograve; che oltre il ruscello un terribile drago aveva bruciato tutto il bosco, facendo scomparire fauna e flora. &ldquo;Paco, sei qui per aiutarci. Dovrai attraversare il terribile &ldquo;Ponte di pizza&rdquo;, solo tu ci riuscirai, e poi combattere col drago.&rdquo;

Il pinguino aveva un po&rsquo; paura ma decise di avventurarsi. Non poteva permettere che la natura scomparisse cos&igrave;. Attravers&ograve; con agilit&agrave; il ponte di pizza scivolando come sapeva fare sui ghiacci e poco dopo vide la caverna del drago e si spavent&ograve;. Fu preso dal panico, non aveva idea di come riuscire nell&rsquo;impresa. Poi sent&igrave; una vocina: &ldquo;Ehi, mangiami&rdquo;. Proveniva da una grossa anguria l&igrave; vicino, un frutto che lui non conosceva.

Si fid&ograve;, l&rsquo;assaggi&ograve; ed era buonissima e ne mangi&ograve; talmente tanta da avere il mal di pancia. Cos&igrave; il drago si svegli&ograve; per i suoi lamenti e Paco inizi&ograve; a sputare semi di ghiaccio colpendo il drago che si immobilizz&ograve; in un cubetto di ghiaccio. Il drago ghiacciato cadde a terra e si frantum&ograve; in mille pezzi.

La foresta fu salva e, inaspettatamente, Paco divenne un eroe goloso di anguria.

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Tutte le storie verranno pubblicate sulla pagina &quot;Una riga al giorno&quot; del nostro sito.

&ldquo;Una vacanza a sorpresa&rdquo;

Scritto dal gruppo &ldquo;I Burlamacchi&rdquo; 

Nel luglio del 2025 un gruppo di turisti part&igrave; per una crociera nel mar Mediterraneo, visitando numerose isole e citt&agrave;. A bordo della nave ogni giorno era perfetto per festeggiare qualcosa insieme con torte, pizze e altre leccornie. Presto sarebbero dovuti scendere sull&rsquo;isola d&rsquo;Elba ma un uragano improvviso cambi&ograve; i piani e cos&igrave; dovettero attraccare all&rsquo;isola di Pianosa e aspettare che la tempesta finisse.

I turisti girarono per l&rsquo;isola scoprendo un mare stupendo e una natura senza inquinamento, si rilassarono, fecero tante fotografie e molti tuffi. Poi si stesero su un prato da cui si vedeva un panorama fantastico e si riposarono. All&rsquo;improvviso, in mezzo all&rsquo;erba sentirono un rumore &ldquo;Toc, toc&rdquo; e videro un uovo di Pasqua tutto colorato rotolare fra i fiori. Cosa ci faceva un uovo di Pasqua a luglio in un prato in un&rsquo;isola cos&igrave; selvaggia?

L&rsquo;uovo produceva strani suoni e non faceva che muoversi. I turisti lo osservavano con curiosit&agrave; e paura. Cosa conteneva l&rsquo;uovo? Perch&eacute; era l&igrave;? Il pi&ugrave; piccolo di loro, un bambino di 5 anni, riusc&igrave; a afferrarlo e inizi&ograve; a parlargli: &ldquo;Ehi ovetto, non avere paura, non ti mangeremo, vogliamo solo essere tuoi amici!&rdquo; e mentre diceva queste parole lo accarezzava. A un certo punto l&rsquo;uovo si schiuse e&hellip;usc&igrave; un topo bianco a puntini azzurri. Non si era mai visto un topo cos&igrave;! Inizi&ograve; a ballare e giocare col bambini e gli adulti si tranquillizzarono.

Poi, durante il pranzo, offrirono al topino del buon formaggio che divor&ograve; con grande piacere. Nel pomeriggio il cielo cambi&ograve;: nuvole nere e minacciose stavano arrivando con l&rsquo;uragano! La nave era troppo lontana da raggiungere e i turisti non sapevano come mettersi in salvo. Il topino allora fece cenno di seguirli e, attraversati campi e sentieri, raggiunsero una grotta dove potevano stare protetti. L&rsquo;uragano pass&ograve; dall&rsquo;isola con vento, pioggia e mare mosso, ma nel rifugio del topino tutti erano salvi.

Poco dopo spunt&ograve; l&rsquo;arcobaleno e i turisti, dopo aver ringraziato il topino, poterono imbarcarsi e proseguire il viaggio riconoscenti che un piccolo grande amico li aveva salvati su quell&rsquo;isola incantata.

&ldquo;Lentina la lumachina&rdquo;

Scritto dal gruppo &ldquo;I Boh&eacute;mien&rdquo;

In primavera Lentina la Lumachina diventa sempre pi&ugrave; curiosa: la natura si risveglia e anche la sua voglia di avventura! Dopo aver riposato per un intero inverno, aveva tanta voglia di camminare. Desiderava tanto arrivare a un castello che vedeva dal suo prato ma era veramente lontano, il viaggio sarebbe stato lungo e faticoso. Ma Lentina, che era anche coraggiosa, si mise in cammino. Lungo la strada trov&ograve; una scarpetta molto carina piena di brillantini e la indoss&ograve;.

Si rese conto che era una scarpetta magica: con quella riusciva a andare velocissima! Cos&igrave; in un batti baleno passando tra campi, boschi e fossati arriv&ograve; al castello, un luogo meraviglioso che scopr&igrave; angolo per angolo. Era cos&igrave; bello che decise di restare l&igrave; qualche mese. Poi, all&rsquo;inizio dell&rsquo;inverno, dalla finestra pi&ugrave; alta del castello vide la cima del monte Fuji ricoprirsi della prima neve e pens&ograve;: &ldquo;Sai che bello andare a vedere la neve!&rdquo;.

Subito si scoraggi&ograve; perch&eacute; per quelle salite faticose neppure la scarpetta magica sarebbe stata d&rsquo;aiuto. Cos&igrave; trascorse giorno e notte a guardare il monte dalla finestra, fino a quando una mattina una bambina and&ograve; a giocare nel giardino del castello e, essendo un po&rsquo; sbadata, lasci&ograve; delle caramelle l&igrave;. La lumachina le vide e siccome era molto curiosa aveva anche imparato a leggere&hellip; Ne scart&ograve; una e c&rsquo;era scritto: &ldquo;Vuoi volare?&rdquo; e Lentina pens&ograve;: &ldquo;Magari!&rdquo;. E si mise ad assaggiare la caramella. Subito sent&igrave; il suo corpo alzarsi in aria: stava volando! Cos&igrave; plan&ograve; per strade, viottoli, sentieri fino a posarsi sulla soffice neve del monte Fuji. Era sbalordita da tutto quel bianco.

Trov&ograve; anche una panchina molto simile a quella da cui era partita e decise che era perfetta per essere casa sua, in attesa che l&rsquo;inverno passasse e per svegliarsi per un&rsquo;altra avventura!

Vuoi saperne di pi&ugrave;? Clicca qui

I bambini e le bambine della 3a C della primaria &quot;F. Tomei&quot; (di Torre del Lago Puccini, Lucca) hanno sperimentato le idee di scrittura creativa di Luisa Mattia, guidati dall&#39;insegnante Erika Pucci. Divisi a gruppi, hanno inventato tre storie e le hanno inviate per il contest.

Scuola primaria “F. Tomei”, Torre del Lago | “Una riga al giorno”