Attività per un percorso autobiografico - "Pillole" per star bene insieme

In classe con Marcel: per una pedagogia autobiografica

In classe con Marcel: i colori dei ricordi

Per conoscere e valorizzare la diversit&agrave; linguistica della classe&nbsp;

Una&nbsp; lingua di vocali e di musica

La pluralit&agrave; linguistica &egrave; una ricchezza&nbsp;

Ecco alcuni documenti e materiali&nbsp; che propongono idee e riflessioni, oppure attivit&agrave; e sollecitazioni &ndash; adatte a et&agrave; e classi diverse &ndash;&nbsp; per esplorare le lingue presenti in classe e valorizzare la lingua madre.&nbsp;

Pluralit&agrave; e accoglienza delle lingue di provenienza delle bambine e dei bambini di origine straniera nei contesti educativi e scolastici, Dossier&nbsp; in Educazione interculturale 30/11 2021 <a href="https://educazione-interculturale.unibo.it/index" target="_blank">https://educazione-interculturale.unibo.it/index</a>

&nbsp;V. Carbonara e A. Scibetta ( a cura di), Unu, dy, san! Proposte operative per la didattica plurilingue nella scuola del primo ciclo, La Linea Edu, Bologna 2021

Il volume raccoglie&nbsp; alcune attivit&agrave; didattiche plurilingui&nbsp; che scuole del primo ciclo, aderenti al progetto L&rsquo;AltRoparlante&nbsp; dell&rsquo;universit&agrave; per stranieri di Siena,&nbsp; hanno ideato e realizzato per valorizzare il plurilinguismo nelle scuole.&nbsp;

<a href="http://www.mammalingua.it" target="_blank">www.mammalingua.it</a>.&nbsp; Storie per tutti nessuno escluso. Il sito contiene materiali, video e bibliografie di libri e albi illustrati per bambini in moltissime lingue. &nbsp; &nbsp;

Hello Atlas. Un&rsquo;app gratuita&nbsp; per&nbsp; fare un viaggio con i bambini tra le lingue del mondo, conoscere i modi di salutare, di contare e cimentarsi in&nbsp; piccole conversazioni nelle nuove lingue. &nbsp;

Buona Giornata internazionale della lingua madre!&nbsp;

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Come una sorta di seconda pelle che ci avvolge dall&rsquo;infanzia, la lingua madre &egrave;&nbsp; parte della nostra storia. &Egrave; attraverso il codice materno che impariamo a esplorare il mondo, dare parole alle esperienze, nominare e riconoscere le emozioni, rincorrere e raccontare i sogni.&nbsp; &Egrave; la lingua delle storie e delle narrazioni d&rsquo;infanzia.

Lingua/casa; lingua/bussola; lingua/genealogia: il codice materno fonda la nostra vita psichica e relazionale perch&eacute; &egrave; attraverso di esso che abbiamo assorbito e interiorizzato sussurri e narrazioni,&nbsp; consolazioni e zone d&rsquo;ombra, sensazioni primigenie, vissuti e legami affettivi.&nbsp;

Lingua musicale e sonora: &ldquo;La lingua materna &egrave; anzitutto per il bambino, lingua di vocali: aerea, leggera, impalpabile. Ma anche indeterminata, fluida, musicale&hellip;&rdquo;(A. Prete, 2003). &nbsp;

A causa di spostamenti, migrazioni, scelte familiari, la lingua madre pu&ograve; all&rsquo;improvviso cessare di avvolgerci e tuttavia la sua eco rimane. Magari nascosta, negata, rifugiata in un angolo,&nbsp; ma essa &egrave;&nbsp; dentro di noi e parte di noi, come scrive Italo Calvino:&nbsp;

Fra le moltissime immagini di autobiografie linguistiche disegnate che ho raccolto in questi&nbsp; anni, ho scelto queste. Propongono in maniera esemplare due diverse rappresentazioni che i bambini hanno di s&eacute; e della propria lingua materna. La prima (in alto) racconta con&nbsp; pochi tratti la storia e il vissuto di Shanize che si sente divisa fra due mondi e due lingue: l&rsquo;hindi e l&rsquo;italiano. La parte di lei che parla italiano, che va a scuola, legge e scrive in questa lingua &egrave; una persona; la parte che a casa parla&nbsp; hindi con i genitori e talvolta con i nonni lontani &egrave; un&rsquo;altra persona.&nbsp; L&rsquo;andirivieni linguistico in questa fase provoca sospensione, spaesamento, contraddizione. &nbsp;

Il disegno di Alban (in basso) rappresenta&nbsp; invece la sua &ldquo;mente bilingue&rdquo;&nbsp; come un tutt&rsquo;uno,&nbsp; una casa e uno spazio in cui il bambino si pu&ograve; sentire italiano e si pu&ograve; sentire&nbsp; albanese, dove&nbsp; il passaggio tra gli idiomi &egrave; fluido e quotidiano. &rdquo;Sono albanese&rdquo; e &ldquo;sono italiano&rdquo;: scrive infatti per descrivere l&rsquo;immagine di s&eacute;. &nbsp; &nbsp;

La lingua madre &egrave; una voce &ndash; con il suo susseguirsi di toni,&nbsp; con le sue modulazioni sonore &ndash; capace di rompere&nbsp; i muri e i confini, di&nbsp; farsi tappeto e casa di altri possibili suoni, di altre voci.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;

La Giornata internazionale dedicata alla lingua madre (21 febbraio) ci sollecita a chiederci quali sono le lingue presenti nella classe.&nbsp; Quali idiomi ascoltano e praticano i bambini e i ragazzi nel tempo extrascolastico? &Egrave; una domanda che andrebbe posta all&rsquo;inizio dell&rsquo;anno, ma che possiamo riprendere in questi giorni. &Egrave; l&rsquo;occasione adatta per conoscere, riconoscere e valorizzare le lingue della classe e per portare anche l&rsquo;attenzione sui&nbsp; cambiamenti in corso nel nostro Paese e nelle nostre scuole.&nbsp;

Fra i diritti linguistici dei bambini, quello al mantenimento della madrelingua &egrave;&nbsp; indicato al primo posto.&nbsp; Diritto linguistico, ma anche diritto alla propria storia, ai legami con le origini, al riconoscimento di un sapere e di un saper fare linguistico e comunicativo che sono competenze e opportunit&agrave; di ciascuno e per tutti. Nell&rsquo;esplicitare&nbsp; questo diritto, Silvana&nbsp; Ferreri scrive:

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&ldquo;Tutto pu&ograve; cambiare, ma non la lingua che ci portiamo dentro, anzi che ci contiene dentro di s&eacute; come un mondo pi&ugrave; esclusivo e definitivo del ventre materno&rdquo;.&nbsp;
</blockquote>

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&ldquo;Nelle aule scolastiche va creato e usato uno spazio per ospitare e far vivere le lingue materne (dai dialetti alle lingue ufficiali di altri Paesi), di tutti i bambini presenti nelle classi&rdquo;.&nbsp;
</blockquote>

Una lingua che si fa tappeto e casa per altre lingue

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