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TIC per fare, capire e motivare | Giunti EDU

Le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC) sono facilitatori che aiutano a migliorare i contesti di apprendimento in ottica inclusiva

di Claudia Munaro, Margherita Manzardo, Alessandro Ventura20 dicembre 20231 minuto di lettura
TIC per fare, capire e motivare | Giunti EDU | Giunti Scuola

Oggi una progettazione didattica orientata a promuovere ambienti di apprendimento attenti ad accogliere le caratteristiche e i bisogni formativi di tutti i componenti della classe richiede prima di tutto la valorizzazione di approcci metodologici affini ai principi dell’Universal Design (UD) e dell’Universal Design for Learning (UDL).

Per realizzare un curricolo flessibile è quindi necessario:

  • organizzare spazi accoglienti e adattabili;
  • identificare arredi e strumenti accessibili e funzionali;
  • valorizzare materiali concreti, cartacei o tecnologici coinvolgenti e motivanti a supporto dell’informazione e della comunicazione.

 

 

La didattica adattiva con il fare, anche digitale, sostiene lo sviluppo delle Competenze chiave per l’apprendimento permanente

 

Le competenze digitali dei docenti

La scelta, l’utilizzo ragionato e la valutazione di tecnologie a servizio di un curricolo flessibile presuppone che il docente acquisisca gradualmente le competenze digitali didattiche afferenti alle aree del quadro di riferimento europeo descritte nel DigCompEdu. Per esempio, deve saper:

  • individuare, selezionare, valutare e condividere informazioni digitali con studenti e famiglie e risorse digitali utili per la didattica;
  • proteggere i dispositivi e sviluppare e gestire in sicurezza i contenuti digitali utili all’attività di apprendimento;
  • utilizzare le tecnologie e le risorse digitali per offrire, se necessario, percorsi accessibili e personalizzati in particolare ad allievi con bisogni educativi speciali;
  • utilizzare le tecnologie digitali per valutare l’esito delle esperienze sia a livello formativo che sommativo;
  • privilegiare esperienze di apprendimento che richiedano un uso adeguato e responsabile delle tecnologie digitali per comunicare e collaborare con gli altri.

 

Ti osservo e ti coinvolgo

Progettare un’esperienza di apprendimento, anche con le tecnologie, implica poi da parte del docente una costante osservazione consapevole di ciascun allievo nella sua interazione con il contesto scolastico fisico, organizzativo e relazionale (Cottini, Munaro e Costa, 2021).

Ciò è utile per rilevare barriere in essere da rimuovere e facilitatori da attivare o potenziare al fine di promuovere una didattica adattiva con esperienze accessibili e sostenibili che favoriscano il diritto di tutti ad apprendere insieme. In particolar modo, l’osservazione consapevole aiuta il docente a comprendere quali tecnologie, comprese quelle assistive, siano da privilegiare per i bambini con fragilità, diagnosi o disabilità.

 

I prerequisiti di base

Per pianificare attività con le tecnologie da proporre agli allievi, in particolar modo quelli con bisogni educativi speciali, occorre che essi siano in possesso di alcuni prerequisiti di base che, se non presenti, vanno sollecitati e sostenuti con attività propedeutiche tarate su misura per contenuti, tempi e modalità:

  • stare seduti con sufficienti tempi di attenzione e di adesione a un compito;
  • eseguire una consegna per imitazione;
  • tollerare la frustrazione dell’errore;
  • accettare la vicinanza di uno o più compagni di classe;
  • accettare, chiedere e dare aiuto a un adulto o un compagno;
  • possedere la comprensione di causa ed effetto;
  • accettare l’uso di un dispositivo;
  • padroneggiare abilità fino-motorie per poter usare il mouse, le funzioni di un touch screen e digitare sulla tastiera.

 

 

Realizziamo spazi di apprendimento equi, accessibili e solidali per accogliere le unicità di ciascuno e di tutti

 

Il modello 5C: una bussola per orientarsi

La scelta degli strumenti tecnologici da privilegiare nella didattica di classe va realizzata tenendo conto delle caratteristiche sensoriali, cognitive e sociali degli allievi, con il fine di promuovere le loro competenze di organizzazione personale e scolastica, di comprensione e interazione con l’ambiente, di comunicazione funzionale e di interazione sociale.

Il Modello 5 C si basa su 5 macro-tipologie di attività didattiche: Chiarire, Collegare, Comprendere, Consolidare e Costruire (Fig. 1).

Image | Giunti Scuola

Offre delle possibili applicazioni tecnologiche di riferimento ma, nell’ottica di costruire ambienti tecnologici di apprendimento personalizzati, il docente può, in base alle sue necessità, sostituire o integrare le stesse con altre ritenute più funzionali alle attività del suo curricolo e/o all’evoluzione delle abilità tecnologiche maturate dalla classe e/o dal singolo allievo a cui sono rivolte.

Chiarire, Collegare, Comprendere, Consolidare e Costruire curricoli inclusivi con l’uso delle Tecnologie digitali apre alla “didattica adattiva del fare” spazi di apprendimento equi, accessibili e solidali per accogliere le unicità di ciascuno e di tutti.

 

Per saperne di più
  • Cottini L., Munaro C. e Costa F. (2021). Il nuovo PEI su base ICF. Guida alla compilazione. Firenze: Giunti EDU.
  • DigCompEdu (trad. it.)
  • Munaro C., Manzardo M. (2023). Autismo e Applicazioni Tecnologiche. Quaderno operativo. Firenze: Giunti EDU.
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