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Durante l’età scolare le capacità motorie rivestono un ruolo importante per lo sviluppo e la crescita di bambine e bambini.


 Il movimento, infatti, non richiede solamente l’attività di muscoli e articolazioni, ma si avvale del controllo del corpo che si adatta all’ambiente (Alesi, Galassi e Pepi, 2016; Alesi, Pepi, 2018).


 Numerosi studi hanno evidenziato una stretta relazione tra le capacità motorie e le funzioni cognitive, in particolare esecutive, che dirigono lo svolgimento dei compiti scolastici.


 Le
 
 funzioni esecutive
 
 , infatti, sono abilità superiori, funzionali:

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 alla manipolazione di elementi in memoria (
 
 working memory
 
 );
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Durante l’età scolare le capacità motorie rivestono un ruolo importante per lo sviluppo e la crescita di bambine e bambini.
Il movimento, infatti, non richiede solamente l’attività di muscoli e articolazioni, ma si avvale del controllo del corpo che si adatta all’ambiente (Alesi, Galassi e Pepi, 2016; Alesi, Pepi, 2018).
Numerosi studi hanno evidenziato una stretta relazione tra le capacità motorie e le funzioni cognitive, in particolare esecutive, che dirigono lo svolgimento dei compiti scolastici.
Le funzioni esecutive, infatti, sono abilità superiori, funzionali:

alla manipolazione di elementi in memoria (working memory);
alla focalizzazione, mantenimento e spostamento dell’attenzione;
al controllo inibitorio;
alla pianificazione e al monitoraggio dell’esecuzione dei compiti;
alla flessibilità nell’impiego delle strategie per la risoluzione di un problema.

 
L’importanza del dominio psicomotorio
Questa sinergia tra il dominio motorio e quello cognitivo non è, tuttavia, una tematica di ricerca nuova in psicologia dello sviluppo. Si possono rintracciare degli antecedenti storici illustri già negli studi di Piaget (1952) che descrive l’intelligenza come il livello più elevato di adattamento.
Secondo Piaget è durante lo stadio senso-motorio, che corrisponde ai primi diciotto mesi di vita, che la costruzione della conoscenza si avvia a partire da azioni dirette su base percettiva e motoria.
Sul versante della psicologia dell’educazione, si possono richiamare la classica “Tassonomia degli Obiettivi Educativi” di Bloom e le successive integrazioni per evidenziare come nell’articolazione degli obiettivi educativi (Bloom et al., 1956; Dave, 1970; Krathwohl, 2002; Marzano e Kendall, 2007) il dominio psicomotorio sia importante tanto quanto quello cognitivo e affettivo.
 
“La scalata della montagna”
Anche Clark e Metcalfe (2002) sottolineano il ruolo fondamentale dell’età scolare (in particolare della scuola dell’infanzia e della scuola primaria) nel percorso della crescita. Gli autori per rappresentare lo sviluppo delle capacità motorie durante il ciclo di vita utilizzano la metafora della “scalata della montagna”, con lo scalatore che si trasforma da neofita ad abile scalatore e persegue l’obiettivo di raggiungere l’autonomia lungo un percorso individualizzato, segnato da 6 tappe fondamentali:
1. Periodo dei riflessi finalizzato alla sopravvivenza autonoma attraverso le funzioni di base quali suzione e nutrizione;
2. Periodo dei movimenti preadattati per raggiungere l’indipendenza sia per nutrirsi autonomamente sia per muoversi nell’ambiente;
3. Periodo degli schemi di base per acquisire un repertorio diversificato di azioni motorie per adattarsi in modo flessibile ai differenti contesti di vita;
4. Periodo dei movimenti contesto-specifici per avere piena personalizzazione nelle prestazioni motorie;
5. Periodo dei movimenti abili per massimizzare la prestazione motoria riducendo lo sforzo fisico;
6. Periodo di compensazione per soddisfare i cambiamenti avviati dai processi di invecchiamento o da condizioni atipiche quali la disabilità.
Anche in questa scalata sono centrali i periodi degli schemi di base e dei movimenti contesto-specifici che corrispondono all’età scolare e presentano differenze in funzione della frequenza della scuola dell’infanzia e della scuola primaria.
 

 
Nell’articolazione degli obiettivi educativi il dominio psicomotorio è importante tanto quanto quello cognitivo e quello affettivo

 


Sviluppo motorio e apprendimento a scuola

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