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Scuola dell'Infanzia, le riflessioni di Antonella Santi

Osservare i ritmi e i modi di gioco dei gruppi e dei singoli ci aiuta a considerare tempi di attività migliori.

Osservare i ritmi e i modi di gioco dei gruppi e dei singoli ci aiuta a considerare tempi di attività migliori.

IL GIOCO È ADESSOQuando i bambini giocano, sono gratificati da incentivi profondi che non sempre è possibile cogliere. Adottare alcune accortezze nell’osservarli, partecipare al loro agire come “spettatori”, avere interesse per le motivazioni di un’azione e l’invenzione di nuovi gesti, consente di imparare molte cose sul loro benessere e di raccogliere un ricco bagaglio pedagogico.Queste scelte sono utili per progettare e proporre un ambiente quotidiano favorevole. • Sottrarsi al differimento, cogliere l’attimoSe il gioco è sviluppo e ricerca, per questo è un’esperienza complessiva unitaria che trascina continuamente i bambini. Facciamo in modo che possano “concludere” ciò che stanno facendo.Avvertiamo per tempo, se devono sospendere qualcosa che stanno creando. In questo modo, facilitiamo processi di pianificazione della propria attività e l’organizzazione autonoma di azioni differite, rispettando il flusso del giocare di ciascuno. • Destrutturare per un’autentica inclusioneCrescita è fare esperienza e portare conoscenza. Fare didattica significa attivare un movimento del pensiero e del corpo in cui conoscenze ed esperienze vengono reinventate dai bambini.La libertà di gioco è un aspetto fondamentale, a volte trascurato a favore di attività “didattiche” più articolate. Pensiamo alla scuola come un “teatro” nel quale i bambini possano preparare, creare il proprio gioco, piuttosto che essere noi gli organizzatori dei giochi dei bambini. LASCIAMOCI MERAVIGLIARE• Creiamo momenti in cui dialogare con i bambini sul gioco e su ciò che fanno, provano, progettano mentre giocano, da soli, in coppia, in gruppo. Raccogliamo le loro riflessioni attraverso registrazioni audio/video. Rivediamole nel team per comprendere interessi, processi e scoperte di ciascuno.• Realizziamo qualche idea per raccogliere racconti da trasformare in narrazioni da condividere. Per esempio, usiamo il teatro Kamishibai per raccontare esperienze, invenzioni di gioco. Facciamo realizzare dai bambini stessi le “tavole” delle storie, da condividere, sulle esperienze vissute nel gioco libero.

IL GIOCO È ADESSO


 Quando i bambini giocano, sono gratificati da incentivi profondi che non sempre è possibile cogliere. Adottare alcune accortezze nell’osservarli, partecipare al loro agire come “spettatori”, avere interesse per le motivazioni di un’azione e l’invenzione di nuovi gesti, consente di imparare molte cose sul loro benessere e di raccogliere un ricco bagaglio pedagogico.


 Queste scelte sono utili per progettare e proporre un ambiente quotidiano favorevole.


 


 
 • Sottrarsi al differimento, cogliere l’attimo
 


 Se il gioco è svilu

IL GIOCO È ADESSOQuando i bambini giocano, sono gratificati da incentivi profondi che non sempre è possibile cogliere. Adottare alcune accortezze nell’osservarli, partecipare al loro agire come “spettatori”, avere interesse per le motivazioni di un’azione e l’invenzione di nuovi gesti, consente di imparare molte cose sul loro benessere e di raccogliere un ricco bagaglio pedagogico.Queste scelte sono utili per progettare e proporre un ambiente quotidiano favorevole.• Sottrarsi al differimento, cogliere l’attimoSe il gioco è sviluppo e ricerca, per questo è un’esperienza complessiva unitaria che trascina continuamente i bambini. Facciamo in modo che possano “concludere” ciò che stanno facendo.Avvertiamo per tempo, se devono sospendere qualcosa che stanno creando. In questo modo, facilitiamo processi di pianificazione della propria attività e l’organizzazione autonoma di azioni differite, rispettando il flusso del giocare di ciascuno.• Destrutturare per un’autentica inclusioneCrescita è fare esperienza e portare conoscenza. Fare didattica significa attivare un movimento del pensiero e del corpo in cui conoscenze ed esperienze vengono reinventate dai bambini.La libertà di gioco è un aspetto fondamentale, a volte trascurato a favore di attività “didattiche” più articolate. Pensiamo alla scuola come un “teatro” nel quale i bambini possano preparare, creare il proprio gioco, piuttosto che essere noi gli organizzatori dei giochi dei bambini.LASCIAMOCI MERAVIGLIARE• Creiamo momenti in cui dialogare con i bambini sul gioco e su ciò che fanno, provano, progettano mentre giocano, da soli, in coppia, in gruppo. Raccogliamo le loro riflessioni attraverso registrazioni audio/video. Rivediamole nel team per comprendere interessi, processi e scoperte di ciascuno.• Realizziamo qualche idea per raccogliere racconti da trasformare in narrazioni da condividere. Per esempio, usiamo il teatro Kamishibai per raccontare esperienze, invenzioni di gioco. Facciamo realizzare dai bambini stessi le “tavole” delle storie, da condividere, sulle esperienze vissute nel gioco libero.

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