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“Siedi il bambino!”: cosa dice la Crusca e la questione della lingua
Una consulenza linguistica dell’Accademia è stata interpretata come autorizzazione ad usare, nel linguaggio standard, espressioni riservate agli usi popolari e regionali. Il messaggio è ben diverso e ci invita a riflettere su come muoversi nello spazio linguistico
La vita è bella perché è varia
, diceva una vecchia canzone. Possiamo analogamente dire che la lingua è bella perché è varia. E il
caso mediatico di questi giorni
ce ne dà una dimostrazione.
Al di là dei titoli dei titoli ad effetto dei giornali, completamente fuorvianti, e al di là del superficialismo con cui, purtroppo, molte persone leggono ciò che appare sul web,
il “caso Crusca”
può aiutarci a
riflettere sulla complessità della lingua
e nel contempo sulla varietà, in essa co