Potenziare la lingua dello studio

Nel mare ci sono i coccodrilli

La parola a tutti i bambini

<blockquote>
&ldquo;Un giorno sono vento,

un giorno sono spento.

Un giorno solleone,

un giorno l&rsquo;acquazzone&rdquo;.
</blockquote>

Per incoraggiare questa partecipazione, bisogna fare in modo che le attivit&agrave; proposte abbiano senso per i bambini, che trovino quindi all&rsquo;interno di esse una motivazione e un interesse che li portino ad esprimersi e a partecipare. Questo aspetto assume ancor pi&ugrave; importanza in contesti con tanti alunni bilingue o che stanno attraversando una fase di interlingua, in quanto sar&agrave; proprio il senso delle attivit&agrave; a permettere a questi bambini di abbassare quello che Stephen Krashen definisce come &ldquo;filtro affettivo&rdquo;, abbandonando cos&igrave; la paura di sbagliare o di essere giudicati.

Queste frasi, seppur semplici, fanno emergere tutta la competenza emotiva dei bambini della classe nel rintracciare ed identificare le emozioni che i loro compagni bilingui stanno attraversando: riconoscere la gioia di ritrovare la propria sorella in giardino e giocare con lei, vedere come la lingua possa permettere a un altro compagno di emergere nel gruppo uscendo dalla &ldquo;sua foglia&rdquo; e, infine, identificare il raggiungimento di una certa serenit&agrave; al termine di un percorso migratorio.

Per concludere, una riflessione sugli albi illustrati e sul potere che hanno nella didattica: essi sono strumenti completi che possono servire per lavorare sulla conversazione, sulla scrittura spontanea, sulla scrittura collettiva, sul disegno, sulla grammatica, sulla matematica, e chi pi&ugrave; ne ha pi&ugrave; ne metta. Ma la cosa pi&ugrave; grande che pu&ograve; succedere grazie agli albi &egrave; che, davvero, fanno innamorare i bambini della lettura e della scrittura, e che poi non potranno pi&ugrave; farne a meno.

Abbiamo guardato in giardino: &egrave; autunno, ci sono tante foglie e sono proprio come quelle del libro. L&rsquo;idea che ci &egrave; venuta &egrave; di dare vita a queste foglie, facendole diventare parte di un percorso di arte e di scrittura, in cui i bambini creassero illustrazioni includendo le foglie. Poi abbiamo iniziato a scrivere, ed &egrave; qui che ci &egrave; tornato in mente un altro albo a cui siamo molto affezionati: La gigantesca piccola cosa di Beatrice Alemagna. Pagine con illustrazioni straordinarie parlano di persone alla ricerca della felicit&agrave;:

<h2>Il potere degli albi illustrati</h2>

In questo percorso, la scrittura collettiva ha portato i bambini a riflettere su tanti temi umani, sociali e relazionali, sviluppando un senso di appartenenza e di responsabilit&agrave;. Nel mio modo di intendere la scrittura collettiva, essa dovrebbe infatti portare alla costruzione di una collettivit&agrave; nel suo senso pi&ugrave; ampio. L&rsquo;occasione offerta da questo percorso ha messo in luce quanto il contributo di ciascun bambino sia stato fondamentale per la realizzazione del prodotto finale ed &egrave; proprio questa l&rsquo;idea di partecipazione che credo sia importante garantire, soprattutto in contesti scolastici fortemente eterogenei.

Il risultato di questo percorso &egrave; stato la realizzazione di un albo illustrato, intitolato Nel cuore delle foglie, in cui in ogni pagina ha trovato spazio un frangente di vita o di felicit&agrave; di ciascun bambino della classe. &Egrave; stato un lavoro di scrittura collettiva, in cui tutti i bambini si sono sostenuti e consigliati a vicenda alla ricerca delle parole giuste che potessero rappresentare ciascuno di loro.

Nella nostra classe ci sono alcuni bambini che stanno attraversando una fase di interlingua e per loro era ovviamente pi&ugrave; complesso scrivere una frase che li rappresentasse e che fosse in qualche modo collegata alla loro illustrazione. Ed &egrave; qui che &egrave; entrato in gioco il gruppo classe: i bambini sono riusciti a parlare di questi compagni e delle loro emozioni offrendo uno spaccato assolutamente vivido del percorso di vita che stanno attraversando. Ecco alcune pagine del nostro libro in cui si pu&ograve; vedere chiaramente questo tipo di supporto:

<h2>Per parlare di &ldquo;scrittura collettiva&rdquo; non basta scrivere insieme</h2>

Gli albi illustrati sono davvero strumenti preziosi per la didattica. Li abbiamo usati durante tutta la classe prima per presentare le lettere dell&rsquo;alfabeto (ogni lettera era associata a un albo) e, ora che siamo in seconda, ci stiamo ispirando ad essi per avvicinarci al mondo della scrittura e delle illustrazioni.

Lo scorso anno gli albi ci hanno fatto parlare di amicizia, di amore, di comunicazione, di diversit&agrave;, di litigi e di assenze, ci hanno mostrato l&rsquo;umano in tutte le sue sfaccettature, insegnandoci ad entrare nella complessit&agrave; delle emozioni.

Quest&rsquo;anno abbiamo iniziato la classe seconda in compagnia di un albo molto conosciuto, Io sono foglia di Marianna Balducci e Angelo Mozzillo. Fotografie di foglie affiancate da illustrazioni e testo indagano emozioni e mutamenti dell&rsquo;animo umano:

<blockquote>
&ldquo;Un vecchietto l&rsquo;ha trovata dentro

un fiocco di neve nel freddo che veniva da lontano.

Per un attimo ha creduto di tornare piccolissimo&rdquo;.
</blockquote>

Nel cuore delle foglie

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