Natura in gioco

Corpo a corpo nei “giardini giocosi”

Scuola dell'infanzia di gennaio: Esperienze immersive per la scuola dell'infanzia

A scuola di sicurezza

Giochi di luce

Alla scoperta del corpo

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	<li>Partendo dal &ldquo;dove sono&rdquo; e dal &ldquo;che cosa vedo&rdquo; impariamo a orientarci consapevolmente: raccontiamo quello che abbiamo davanti, ruotando su noi stessi seguiamo con lo sguardo le cose che ci appaiono.</li>
	<li>Percorriamo il perimetro del giardino raccontando ci&ograve; che c&rsquo;&egrave; su questa linea di confine. Tracciamo itinerari esplorativi includendo ed escludendo alberi, panchine, giochi e altri elementi.</li>
	<li>Scattiamo foto da usare per una ricostruzione (mappa o plastico); tocchiamo e raccontiamo le superfici rugose degli alberi, morbide del prato, polverose della terra.</li>
	<li>Con il gioco del nascondino ragioniamo sul punto di vista e sulla distanza.</li>
	<li>Dondoliamo dai rami o camminiamo sopra sassi e rami per perdere e ritrovare la stabilit&agrave;; scopriamo la melmosit&agrave; di pozzanghere e fanghiglie.</li>
	<li>Facciamo copie dal vero e costruzioni di vario tipo con il materiale naturale del giardino sperimentando le caratteristiche.</li>
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VIVIAMO E RACCONTIAMO IL GIARDINO

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	<li>Raccontiamo la storia di uno sbriciolamento: &ldquo;Quali gesti, pressioni, abbiamo fatto? Che cosa abbiamo sentito cambiare? Fino a che punto &egrave; possibile sbriciolare la terra?&rdquo;.</li>
	<li>Con l&rsquo;aggiunta dell&rsquo;acqua sperimentiamo l&rsquo;assorbenza costruendo impasti e polpette di varie consistenze. </li>
	<li>Filtriamo i nostri impasti usando trame di stoffe o fazzoletti di carta per dividere il terriccio dall&rsquo;acqua.</li>
	<li>Entriamo con discrezione nelle esplorazioni manipolative e nei racconti di bambine e bambini e con le nostre domande accompagniamoli verso procedure pi&ugrave; controllate e strutturate: &ldquo;Che cosa devo fare per far succedere o non far succedere qualcosa?&rdquo;.</li>
	<li>Completiamo con il disegno e la raccolta dei pensieri.</li>
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	<li>Osserviamo la struttura dell&rsquo;albero individuando le caratteristiche e la disposizione delle sue parti. Abbracciamo il tronco per misurarne la circonferenza, tocchiamo il muschio, seguiamo con le dita l&rsquo;andamento della corteccia, alziamone una piccola parte per osservare gli insetti che la abitano.</li>
	<li>Sdraiati sotto la chioma osserviamo la ramificazione e il movimento delle foglie e i fili di luce che passando raggiungono il nostro viso. Respiriamo gli odori e ascoltiamo i suoni per metterci in relazione con tutte le forme di vita. Nel gioco del far finta immaginiamo di essere alberi.</li>
	<li>&ldquo;Come immagino avvenga la crescita dell&rsquo;albero? Come si diramano i rami? Dove vanno le radici? Come mi spiego lo sbocciare di una gemma? Perch&eacute; l&rsquo;albero ospita viventi come l&rsquo;edera, il muschio, la formica, l&rsquo;uccellino...? Che cosa cercano e che cosa lasciano?&rdquo;.</li>
	<li>Appendiamo con fili ai rami le copie dal vero, fatte nella prima esperienza, e aspettiamo un piccolo soffio di vento per vederle volteggiare.</li>
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	<li>Prendiamo in mano diverse tipologie di terra prese in varie parti del giardino. Alla presenza di pezzi di foglie, sassolini, radici, semi, insetti, fiori&hellip; cerchiamo spiegazioni costruendo un&rsquo;idea di ambiente.</li>
	<li>Setacciamo la terra per ripulirla dagli altri elementi; sbricioliamo le foglie e sminuzziamo i rametti, per scoprire che sembrano divenire terra.</li>
	<li>Organizziamo il materiale per compattezza, friabilit&agrave;, colore, scoprendo le caratteristiche di una terra argillosa, sabbiosa, ghiaiosa, che al tatto raccontano discontinuit&agrave;, morbidezza, porosit&agrave;, secchezza diverse.</li>
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La conoscenza del mondo

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	<li>Osservare, raccontare, riflettere, trovare relazioni e significati.</li>
	<li>Costruire strumenti di indagine e di ricerca.</li>
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Il corpo e il movimento

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	<li>Utilizzare il corpo come strumento di conoscenza.</li>
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SGUARDI TRA I FILI D&rsquo;ERBA

Obiettivi

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TERRICCI E MELME

Evitando di proporre fuori quello che si fa dentro, pianifichiamo l&rsquo;esperienza all&rsquo;aperto sfruttandola di volta in volta come apprendimento cognitivo.

Scopriamo i linguaggi connettendoci con il paesaggio, proviamo meraviglia per la bellezza e le specificit&agrave; delle cose, come la scabrosit&agrave; delle cortecce, la variet&agrave; dei fili d&rsquo;erba, il molliccio della pozzanghera, la spinta del vento&hellip;

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	<li>In giardino riflettiamo sulle relazioni tra luce, occhio, oggetti illuminati e spazio. Muoviamoci per cogliere la presenza o meno del sole; osserviamo l&rsquo;ombra del corpo, dove comincia e dove finisce, muoviamoci lentamente per osservare gli aggiustamenti della proiezione, nascondiamo la nostra ombra in altre ombre.</li>
	<li>Registriamo i cambiamenti della proiezione dell&rsquo;ombra di un albero in diversi momenti della giornata, segnandola con degli spaghi.</li>
	<li>Muoviamo al sole legnetti e foglie per osservare la proiezione a terra; catturiamo il raggio luminoso con specchi per riflettere o con carta lucida per creare filtri colorati.</li>
	<li>In una giornata nuvolosa osserviamo il movimento delle nuvole, le forme, le consistenze, cerchiamone l&rsquo;ombra. &ldquo;Catturiamo&rdquo; l&rsquo;aria tenendo dei sacchetti di plastica aperti e tratteniamola con un nodo.</li>
	<li>Seguiamo con lo sguardo la caduta di foglie e semi, cercando di cogliere la presenza dell&rsquo;aria.</li>
	<li>Ascoltiamo e guardiamo lo scendere della pioggia.</li>
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TRA CIELO E TERRA

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	<li>Stimoliamo l&rsquo;indagine proponendo il gioco dell&rsquo;esploratore: &ldquo;Che cosa vuol dire cercare e che cosa osservare? Quali gesti, attenzioni, strumenti?&rdquo;.</li>
	<li>Ricordiamo le abilit&agrave; utili per trovare, scegliere, analizzare, partendo dagli indizi trovati.</li>
	<li>Diamo senso alle raccolte e voce alle percezioni, organizzando il materiale naturale trovato alterniamo i momenti di ricerca con quelli della riflessione: &ldquo;Come definire la durezza della corteccia o di un sasso? Quale differenza tra le cortecce? Quali caratteristiche che osservo sono uniche? E quali rendono simile ad altro?&rdquo;.</li>
	<li>Raccogliamo foto, campioni in scatole con divisori, disegni e frasi in poster o cartelloni, per esempio: 
	&ndash; una raccolta di foglie e di cortecce che raccontano forme, dimensioni, rugosit&agrave;, sfumature diverse; 
	&ndash; uno schedario per gli alberi dove le tipicit&agrave; sono evidenziate per confronto, con foto e disegni; 
	&ndash; terre e terricci dentro a barattoli trasparenti; 
	&ndash; legnetti, semi e foglie raccolti a terra organizzati in mobiles; 
	&ndash; collezioni di sassi dalle pi&ugrave; svariate forme e consistenze.</li>
	<li>In un&rsquo;indagine scientifica che dal particolare porta alla generalizzazione e viceversa, confronti, differenze, similitudini diventano a poco a poco chiavi importanti di lettura.</li>
	<li>Costruiamo storie sulle piccole cose, come quella del bastoncino trovato vicino all&rsquo;albero o della piuma, immaginando trame di questo teatro di vita.</li>
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	<li>Sdraiati osserviamo il prato: notiamo la presenza di sassolini, radici, pezzi di legno e foglie, tocchiamo e muoviamo i tantissimi fili di erba, immaginiamo l&rsquo;intreccio di radici che si ramificano nella terra, ascoltiamo il ronzio degli insetti.</li>
	<li>Con la lente d&rsquo;ingrandimento potenziamo il nostro sguardo.</li>
	<li>Superando il ribrezzo, teniamo in mano, rispettandone le fragilit&agrave;, formiche, forbici, millepiedi, piccole chiocciole, lombrichi; osserviamone il movimento, la forma del corpo, le specificit&agrave;.</li>
	<li>Cerchiamo di trovare una spiegazione alle domande che ci vengono in mente: &ldquo;Di che cosa si accorge la piccola formica? E noi come ci accorgiamo delle sue percezioni? Di che cosa immagino abbia bisogno il lombrico? In che modo si muove, vive e si nutre sottoterra? Quale relazione tra questi viventi? In che modo condividono lo stesso ambiente?&rdquo;.</li>
	<li>Ascoltiamo i pensieri mettendo in evidenza i diversi modi di vivere, di nutrirsi, di proteggersi, di predare, di nascondersi, di crescere&hellip; ogni vita &egrave; preziosa.&nbsp; &nbsp;</li>
	<li>Immaginiamo storie partendo dalle curiosit&agrave; emerse: &ldquo;Come sceglie il fiore la farfalla? Che cosa cerca l&rsquo;ape dentro al fiore? Che cosa succede al seme una volta a terra?&rdquo;. Mettiamo in scena teatrini improvvisati.</li>
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ESPLORAZIONI, RACCOLTE 
E COLLEZIONI

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ABBRACCIAMO GLI ALBERI

Scienze in giardino

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