Valutare chi, valutare cosa...

Iniziare dalla fine: progettazione e “nuova” valutazione

La Vita Scolastica di settembre: Intrecci

Prima volta | Progettazione, come iniziare

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 La normativa 2025 sulla valutazione alla scuola primaria ha introdotto alcune significative novità che rendono necessario riflettere su come applicare queste Indicazioni senza perdere di vista il grande lavoro e le buone pratiche svolte dai docenti negli ultimi anni. Uno dei cambiamenti introdotti riguarda il fatto che la valutazione finale debba essere attribuita attraverso un giudizio sintetico relativo a ciascuna disciplina, e non più ai singoli obiettivi di apprendimento. La normativa, tuttavia, insiste a più riprese sul valore formativo della valutazione, che eviti comparazioni di tipo classificatorio e che aiuti i bambini e le bamb
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La normativa 2025 sulla valutazione alla scuola primaria ha introdotto alcune significative novità che rendono necessario riflettere su come applicare queste Indicazioni senza perdere di vista il grande lavoro e le buone pratiche svolte dai docenti negli ultimi anni. Uno dei cambiamenti introdotti riguarda il fatto che la valutazione finale debba essere attribuita attraverso un giudizio sintetico relativo a ciascuna disciplina, e non più ai singoli obiettivi di apprendimento. La normativa, tuttavia, insiste a più riprese sul valore formativo della valutazione, che eviti comparazioni di tipo classificatorio e che aiuti i bambini e le bambine a divenire sempre più consapevoli dei propri apprendimenti, e questo non può che avvenire attraverso un lavoro da fare fin da subito e in itinere.
Tra progettazione e valutazione
È dunque molto importante non perdere di vista:
•l’autonomia e la consapevolezza nel portare a termine le attività;
•la complessità delle situazioni che l’alunno riesce ad affrontare;
•la continuità nell’uso dei contenuti disciplinari, delle abilità e delle competenze;
•la capacità di espressione e rielaborazione personale.
È dunque necessaria una stretta relazione tra progettazione e valutazione, rendendo imprescindibile una chiara definizione a monte degli obiettivi e una progettazione di percorsi didattici che permettano di raccogliere nel corso dell’anno scolastico evidenze significative sul percorso di apprendimento degli alunni. Occorre scongiurare il rischio di utilizzare unicamente prove che siano schiacciate sulla ripetizione e sull’applicazione di abilità automatizzate, aprendosi all’uso di molteplici strumenti e proponendo situazioni nelle quali l’apprendimento diventi visibile proprio perché assume la forma di comportamenti concreti. Vediamo un esempio in cui sono state raccolte evidenze degli apprendimenti in una classe terza, nell’ambito di un percorso svolto sui passaggi di stato e sul ciclo dell’acqua.


Progettare bene per valutare meglio

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