Matematica/Italiano - Problemi in cucina

Geografia/Italiano - Il fiume

Una festa di rime intrecciate

Dalle didascalie alle prime forme di racconto

Prime forme di racconto

Dal resoconto al racconto

Chiediamo poi ai bambini di scegliere una delle situazioni e di prepararsi a mettere in&nbsp;scena il dialogo davanti alla classe. Invitiamoli a risolvere ove possibile il problema in modo efficace e positivo, evitando capricci, offese, urla e parolacce. Man mano che si procede con le rappresentazioni, chiediamo a chi osserva di aiutare l’insegnante a compilare una tabella riassuntiva alla lavagna, annotando chi sono i parlanti nel dialogo, dove sono e quali parole usano (Fig. 1).

Attività 3

Attività 4

Apriamo una discussione in classe su esperienze di conflitto o litigio a scuola o al di fuori della scuola. Organizziamo i bambini in piccoli gruppi e proponiamo alcune domande per raccogliere le idee: cosa vuol dire per te litigare? Quali sono le situazioni in cui finisci con il litigare? Cosa fai o dici quando litighi? Guidiamo poi la condivisione a classe intera portando i bambini a fare attenzione alle parole che generano o possono attenuare una situazione di conflitto.

Proponiamo ai bambini la SCHEDA Cosa facciamo con le parole. Proviamo ad analizzare insieme le battute e spiegare cosa fanno i bambini con le parole. Osserviamo con attenzione come si aprono le due conversazioni. In tutti i casi, il primo interlocutore chiede di poter usare l’ipad e il secondo interlocutore risponde negativamente, aggiungendo una motivazione.

Esercitiamoci ancora

Carta e penna

1. Organizziamo la classe in piccoli gruppi e invitiamo i bambini a ripercorrere i dialoghi prodotti o analizzati durante il percorso didattico. 2. Invitiamo i bambini a confrontarsi sulle proprie risposte.3. Prepariamo insieme un elenco di strategie linguistiche per evitare inutili conflitti verbali. Annotiamo parole e strategie utili.4. Costruiamo un cartellone con i nostri “consigli” e chiediamo ai bambini di illustrarli.

Osserviamo insieme

Capita a tutti di litigare

Apriamo una discussione in classe su esperienze di conflitto o litigio a scuola o al di fuori della scuola. Organizziamo i bambini in piccoli gruppi e proponiamo alcune domande per raccogliere le idee: cosa vuol dire per te litigare? Quali sono le situazioni in cui finisci con il litigare? Cosa fai o dici quando litighi? Guidiamo poi la condivisione a classe intera portando i bambini a fare attenzione alle parole che generano o possono attenuare una situazione di conflitto.

Attività 1

Trovandosi di fronte al compito di gestire il rifiuto, nei due dialoghi i parlanti scelgono strade diverse. Nel primo caso il bambino reagisce offendendo e prendendo in giro il pari, che a sua volta risponde a tono. Il risultato finale è un litigio, senza la possibilità di ottenere l’oggetto desiderato.&nbsp; Nel secondo dialogo invece il bambino che desidera usare l’ipad mette in campo una strategia diversa: mostra di accettare il rifiuto e fa una controproposta, ritardando nel tempo la sua richiesta. In questo modo il bambino può ottenere l’oggetto desiderato.

Litigare? Solo se serve

Le parole hanno conseguenze Analizziamo insieme le strategie linguistiche utilizzate: <ul><li style="text-align: justify;">Quali elementi - parole, gesti o tono della voce - rischiano di generare il litigio? </li><li style="text-align: justify;">Quali invece possono aiutare a risolvere la situazione in modo positivo? </li></ul>Osserviamo con i bambini come in tutte le situazioni proposte uno dei due protagonisti abbia in qualche modo trasgredito una norma di comportamento. Chi subisce la trasgressione si trova a dover agire linguisticamente combinando due macro azioni: esprimere un giudizio sull’azione compiuta dal compagno e richiedere una riparazione. Nell’esprimere il giudizio abbiamo due possibilità: utilizzare strategie dirette come l’accusa o la critica o strategie meno dirette, per esempio facendo riferimento alla norma vio- lata o chiedendo spiegazioni. La scelta della seconda strada può aiutarci a ottenere più facilmente una soluzione positiva.&nbsp; La richiesta di riparazione invece può essere in alcuni casi realizzata insieme all’espressione di giudizio, in altri casi può essere posticipata nei turni successivi, lasciando così all’interlocutore lo spazio per avviare autonomamente la riparazione, per esempio porgendo le sue scuse o proponendo una possibile soluzione. Tenendo conto del contesto comunicativo, ossia della gravità della violazione e della possibilità o meno di ottenere una riparazione, chi protesta può impiegare strategie meno dirette, facilitando così la riparazione stessa.

Riprendiamo alcune delle possibili situazioni di conflitto condivise nell’attività precedente, or

Riprendiamo alcune delle possibili situazioni di conflitto condivise nell’attività precedente, organizziamo poi la classe in coppie o piccoli gruppi e affidiamo a ciascuno una situazione diversa.Utilizziamo gli esempi riportati nelle SCHEDE Cosa diresti in queste situazioni? A e B, affidando ad alcune coppie le situazioni relative all’ambiente scolastico (scheda A) e ad altre quelle relative all’ambiente domestico (scheda B).

L’alunna/o: <ul><li style="text-align: justify;">riflette sulle scelte linguistiche mirate a mettersi d’accordo; </li><li style="text-align: justify;">mette in scena situazioni comunicative. </li></ul>In modo completo, sicuro e autonomo, con tempi rapidi e spunti personali (Avanzato); con qualche incertezza soprattutto in situazioni non note (Intermedio); in modo incerto e non del tutto autonomo (Base); in modo incompleto e solo se guidato (In via di prima acquisizione).&nbsp; Per il quaderno della documentazione: conserviamo il materiale prodotto nel laboratorio.

Consideriamo nuovamente le situazioni su cui ci siamo esercitati nelle attività precedenti. Rimettiamone in scena alcune ed esercitiamoci a riformulare in modi diversi i dialoghi, provando a sfruttare le nostre risorse linguistiche per arrivare a una soluzione positiva.

Riprendiamo alcune delle possibili situazioni di conflitto condivise nell’attività precedente, organizziamo poi la classe in coppie o piccoli&nbsp;gruppi e affidiamo a ciascuno una situazione diversa. Utilizziamo gli esempi riportati nelle SCHEDE Cosa diresti in queste situazioni? A e B, affidando ad alcune coppie le situazioni relative all’ambiente scolastico (scheda A) e ad altre quelle relative all’ambiente domestico (scheda B).

Per approfondire il tema della gestione verbale in situazione di conflitto possiamo fare riferimento all’<a data-cke-saved-href="http://www.e-journall.org/wp-content/uploads/Ferrari_6.1.pdf" target="_blank" href="http://www.e-journall.org/wp-content/uploads/Ferrari_6.1.pdf">ARTICOLO&nbsp;Usare le parole per gestire situazioni di conflitto alla scuola primaria</a>.

Attività 2

Nel LABORATORIO, chiediamo ai bambini di provare a scrivere un elenco di consigli utili a gestire situazioni di conflitto.

<ul><li class="heading5">Riflettere sulle parole che usiamo in situazioni di conflitto con pari o adulti.</li><li class="heading5">Riflettere sulle strategie linguistiche mirate a mettersi d’accordo ed evitare inutili litigi. </li><li class="heading5">Mettere in scena interazioni quotidiane.</li></ul>

Attività

<ul><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda1" href="#scheda1">SCHEDA Cosa diresti in queste situazioni? A</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda1" href="#scheda1">SCHEDA Cosa diresti in queste situazioni? B </a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda2" href="#scheda2">SCHEDA Cosa facciamo con le parole</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#scheda3" href="#scheda3">ARTICOLO Usare le parole per gestire situazioni di conflitto alla scuola primaria</a></li></ul>

<ol><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att1" href="#att1">Capita a tutti di litigare</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att2" href="#att2">Litigare? Solo se serve</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att3" href="#att3">Osserviamo insieme</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att4" href="#att4">Esercitiamoci ancora</a></li><li class="heading5"><a data-cke-saved-href="#att5" href="#att5">LABORATORIO Come evitare litigi inutili</a></li></ol>

SCHEDE E ARTICOLI |&nbsp;DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA -&nbsp;DDI<ul></ul><ul></ul><ul></ul>

Obiettivi di apprendimento

Parole per mettersi d’accordo

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