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Modi di dire in tante lingue
Conosciamo alcuni modi di dire in varie lingue e scopriamo come ogni lingua usa metafore simili o totalmente differenti. Riflettiamo sulle diverse accezioni delle parole in lingue diverse e sulla possibilità di tradurre in modo letterale.
Obiettivi, attività, materiali
obiettivi di apprendimento
- Fare inferenze sul significato di semplici modi di dire plurilingui.
- Individuare l’accezione specifica di una parola in una frase e in un testo in varie lingue.
Attività 1
INTRODUZIONE
Dammi una mano
Dividiamo la classe in gruppi, consegniamo a ogni gruppo la SCHEDA Tante parole per un’immagine.
Chiediamo di associare le parole o i sintagmi plurilingui alle immagini (vedi la SCHEDA Modi di dire in tante lingue. Soluzioni). Si tratta di un’attività non semplicissima, ma in grado di stimolare il ragionamento inferenziale attraverso l’uso di lingue affini all’italiano come le lingue romanze qui presentate, e resa fattibile per l’essere eseguita in gruppo.
Mostriamo poi la scheda alla LIM per la correzione in modo che tutte/i abbiano un glossario plurilingue con immagini. In raccordo con Educazione civica riflettiamo sull’importanza di collaborare con gli altri e dell’uguale importanza di ogni lingua.
Con il lessico introdotto nella scheda facciamo insieme il GIOCO INTERATTIVO Words from idioms.
Mostriamo poi un’immagine sull’espressione dare una mano e chiediamo a bambine e bambini se ne conoscono il significato, cercando di far emergere sia quello letterale sia quello metaforico. Possiamo espandere l’attività chiedendo altre espressioni con la parola “mano” (per es. “stare con le mani in mano” oppure “avere le mani bucate”), rinforzando l’idea che si tratta di espressioni fisse e che non è possibile cambiare numero o aggiungere elementi (per es. “stare con la mano in mano” o “avere la mia mano bucata”).
Attività 2
LAVORO SULL'INPUT
Il significato metaforico
Consegniamo a ogni gruppo un modo di dire in italiano tra quelli proposti nel box che segue e chiediamo di spiegarne il significato con un disegno, con frasi o semplici storie e, se possibile, traducendo in altre lingue.
- Perdersi o annegare in un bicchier d’acqua
- Avere la testa fra le nuvole
- Avere la pelle d’oca
- Dare una mano
- Nascondere la testa nella sabbia
- Avere le farfalle nello stomaco
- Non avere né capo né coda
- Quando gli asini voleranno
In seguito, invitiamo i gruppi a presentare il proprio lavoro alla classe.
Avviamo una conversazione sul significato metaforico di queste espressioni, o di altre conosciute dalla classe che possono emergere nella discussione, poi consegniamo a ogni gruppo la SCHEDA Come si dice in…? e chiediamo di abbinare le espressioni in italiano con le equivalenti in inglese, spagnolo, francese, portoghese.
L’obiettivo principale dell’attività è acquisire la consapevolezza che i modi di dire appartengono a tutte le lingue, ma che non sono sempre traducibili in modo letterale da una lingua all’altra.
Chiediamo a ogni gruppo di cercare somiglianze e differenze tra le varie versioni, per esempio la differenza fra l’italiano “perdersi in un bicchier d’acqua” e lo spagnolo e portoghese “fare una tempesta in un bicchiere d’acqua” o l’inglese “una tempesta in una tazza” (vedi la SCHEDA Modi di dire in tante lingue. Soluzioni).
Chiediamo poi alla classe di scrivere un dialogo che contenga una delle espressioni apprese.
Infine mostriamo la SCHEDA A ogni lingua il suo schema alla LIM e invitiamo la classe a notare che l’espressione “dare una mano” corrisponde al verbo “aiutare” e che questo può produrre nelle diverse lingue schemi simili, come nel caso di inglese, portoghese e francese, o schemi diversi, come nel caso dello spagnolo.
Attività 3
COMPITO AUTENTICO
Il fumetto plurilingue
Mostriamo alla classe alcuni esempi di fumetti e osserviamo insieme la forma delle vignette e delle nuvolette, i tipi di caratteri usati, le didascalie, le battute dei personaggi e le onomatopee (attività in collegamento con Arte e Immagine).
Riprendiamo i gruppi di lavoro e chiediamo a ciascuno di rileggere il dialogo composto nella precedente attività, poi consegniamo una striscia con 4 vignette e chiediamo di trasformare il dialogo in un fumetto includendo più lingue, per esempio associando lingue diverse a ogni personaggio.
Per approfondimenti sulla didattica in lingue diverse e il translaguaging, vedi l’ARTICOLO Translanguaging: strategie inclusive per l’apprendimento.
Osserviamo la partecipazione attiva, le strategie messe in atto per riconoscere parole in altre lingue e la pertinenza delle associazioni fra modi di dire.
Documentiamo con le schede svolte e con i dialoghi creati.
Valutiamo il raggiungimento degli obiettivi.