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Muoviamo i primi passi

Ciao, finalmente!

Ma che cosa possiamo fare davvero alla scuola dell&rsquo;infanzia? Quali prerequisiti servono? Ecco qualche indicazione pratica per portare un minuto di mindfulness in sezione.

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	<li>Introduciamo un minuto di mindfulness quotidiano prima del circle time, in cui ascoltiamo dei suoni dell&rsquo;ambiente naturale, di animali o di altri ambienti. Chiediamo a bambine e bambini di prestare attenzione su ci&ograve; che sentono.</li>
	<li>Partecipiamo attivamente dando l&rsquo;esempio: bambine e bambini imparano guardandoci.</li>
	<li>Ogni volta che termina l&rsquo;ascolto (all&rsquo;inizio per circa 1 minuto, ma quando sono allenati anche 5 minuti) chiediamo sempre come si sono sentiti nell&rsquo;ascoltare (non chiediamo quanti suoni hanno sentito o quali altrimenti sembra un esercizio di memoria, ma concentriamoci su come &egrave; stato ascoltarli).</li>
	<li>Non pretendiamo che siano attenti sempre, l&rsquo;importante &egrave; che l&rsquo;esperienza nel suo complesso sia piacevole.</li>
	<li>Raccontiamo ai genitori questa pratica e diciamo loro di chiedere informazioni a bambine e bambini e di lodarli se ne parlano a casa.</li>
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SECONDO PASSO: COINVOLGIAMO I BAMBINI

Intorno ai 2/3 anni, in corrispondenza dell&rsquo;evoluzione del linguaggio, nella testa di bambine e bambini arrivano i pensieri, ma non essendo ancora abituati a pensare spesso &ldquo;si perdono&rdquo; e non riescono a connettersi con il presente e a vivere con serenit&agrave; le esperienze scolastiche.

Pensiamo a un bambino che, appena entrato in sezione, ci racconta di essere agitato perch&eacute; all&rsquo;uscita lo prender&agrave; la nonna, mentre lui avrebbe desiderato la mamma. Durante la mattinata ci capiter&agrave; di osservarlo intento a pensare, meno sereno nel gioco con i compagni, e ci verr&agrave; spontaneo dirgli: &ldquo;Non pensarci!&rdquo;. Ma sappiamo bene che &egrave; difficile riuscire a non pensare a qualcosa&hellip;

Quello che possiamo insegnare a bambine e bambini &egrave; che i pensieri sono solo una parte di quello che accade nella nostra mente e che ci sono tanti altri eventi mentali a cui dobbiamo imparare a dare la giusta attenzione.

Usiamo metafore per raccontare tutto ci&ograve; (la nostra attenzione &egrave; come un cavallo che corre liberamente&hellip;), facciamo esempi personali (per esempio &ldquo;Sapete che ieri continuavo a pensare che&hellip; e non riuscivo a&hellip;?&rdquo;), raccontiamo la nostra esperienza e le perplessit&agrave; che possiamo avere (anche la maestra a volte si perde e pensa alle cose da fare a casa!).

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CHE COSA &Egrave; E CHE COSA SI PU&Ograve; FARE

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	<li><a href="https://giuntiedu.it/products/mindfulness-alla-scuola-dell-infanzia-strategie-e-attivita-da-proporre-in-classe-con-i-bambini-da-3-a-5-anni" target="_blank">Corso online: Mindfulness alla scuola dell&rsquo;infanzia: strategie e attivit&agrave; da proporre in classe con i bambini da 3 a 5 anni</a>, www.giuntiedu.it</li>
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UN MINUTO DI MINDFULNESS CON I SUONI

Iniziamo dalla &ldquo;mindfulness dei sensi&rdquo; facendo un piccolo viaggio nella nostra mente, nei nostri pensieri e nelle nostre sensazioni. La nostra mente pensa sempre! Fare mindfulness vuol dire scegliere di diventare consapevoli di quello che accade nella nostra mente e notare dove &egrave; la nostra attenzione, su che cosa &egrave; concentrata e su cosa no.

Per esempio, proviamo a chiudere gli occhi e ad ascoltare i rumori intorno a noi per circa 1 minuto: &ldquo;Che cosa abbiamo provato? Quanti suoni in pi&ugrave; abbiamo sentito? Mentre pensiamo la nostra attenzione era completamente rapita dai pensieri?&rdquo;

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PRIMO PASSO: SPERIMENTIAMO

Con il termine mindfulness si intende saper stare nel presente, nel qui e ora, consapevoli dei nostri pensieri, sensazioni ed emozioni che accadono nella nostra mente. Ma che cosa vuol dire davvero essere consapevoli?

&Egrave; vero che ognuno di noi &egrave; generalmente consapevole dei propri pensieri, ma non si accorge che nel suo presente mentale ci sono le sensazioni (ci&ograve; che sento, annuso, vedo, la percezione del corpo) e le emozioni (che cosa provo? come mi sento?).

Fare mindfulness vuol dire allora allenare la propria attenzione a vedere non solo i contenuti del proprio pensare, ma anche le sensazioni e le emozioni e, attraverso questo processo, accorgerci che stiamo pensando (o che ci stiamo perdendo nei nostri pensieri).

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Mindfulness tra sogno e realtà

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