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Esami universitari

Strada facendo, alla fine di un tempo impegnativo e difficile come quello che abbiamo vissuto, una delle qualità essenziali dell’essere insegnanti che può aiutare a trovare nuovi propositi e risorse per migliorare il futuro è la capacità di tornare sui passi compiuti e riflettere. La riflessione è un atteggiamento necessario per rileggere in modo critico e più profondo le scelte e i vissuti educativi, le procedure e le decisioni che hanno caratterizzato il nostro agire. Rendiamoci disponibili a fare un lavoro di autovalutazione su noi stessi e a condividere nel gruppo di scuola, a vari livelli, il dialogo riflessivo. Poniamoci delle domande di senso sull’esperienza vissuta: <blockquote>Come abbiamo vissuto le relazioni con gli alunni e con la classe? Che cosa abbiamo portato avanti con determinazione? In che cosa abbiamo esagerato o mancato? Che cosa ha funzionato bene con i bambini e con le famiglie? Quando ci siamo sentiti affaticati e perché? Quali buone soluzioni abbiamo costruito? Quali sono i bisogni che sentiamo nel pensare al futuro? &nbsp;</blockquote>

Coltivare amore e passione per la cultura&nbsp; La nostra progettualità si nutre di competenze sempre in movimento, in grado di rinnovare le connessioni tra i contenuti delle discipline e la cultura che vive e si realizza intorno a noi e nel mondo. Dobbiamo frequentare i territori della cultura e partecipare di persona e online, dare il nostro contributo perché i nostri allievi possano apprendere in differenti situazioni e sviluppare l’amore per l’arte, la storia, le scienze, la natura e per ogni manifestazione dell’intelligenza e della creatività. Scopriamo le offerte di musei, gallerie, associazioni e enti nazionali e internazionali. Potremmo anche rilanciare l’uso dei media, partendo dalle competenze dei bambini e utilizzandole per interessanti ricerche e progetti; armonizzare aspetti di tipo esecutivo con situazioni più libere, creative e di valore civico.• Eventi e luoghi di cultura: <a data-cke-saved-href="http://www.BENICULTURALI.IT" href="http://www.BENICULTURALI.IT">beniculturali.it</a>• Musei da visitare (anche online): Trento <a data-cke-saved-href="http://WWW.MART.TRENTO.IT" href="http://WWW.MART.TRENTO.IT">www.mart.trento.it</a>; Verona <a data-cke-saved-href="http://WWW.CMVERONA.IT" href="http://WWW.CMVERONA.IT">www.cmverona.it</a>; Roma <a data-cke-saved-href="http://www.mdbr.it" href="http://www.mdbr.it">www.mdbr.it</a>&nbsp; Ripensare la relazione&nbsp;In ogni condizione di contesto dare valore alla relazione come “luogo dell’apprendere” (Mortari) significare investire molte energie per promuovere la singolarità di ogni alunno e al tempo stesso costruire il senso di appartenenza a una comunità che si forma nel vivere insieme e nel condividere i modi buoni della convivenza: attenzione, rispetto, ascolto e fiducia, ricerca del dialogo, dell’accorgersi e sentire l’altro, tempo per pensare e decidere assieme. Accompagniamo i bambini nella complessità dei rapporti umani, ricercando assieme quelle regole basilari che ci consentono di superare le prove, vivere relazioni autentiche, valorizzare e includere tutti, imparare la libertà e il limite. Come insegnanti, alimentare lo sfondo relazionale vuol dire impegnarsi in un lavoro di cura, di incontro.• Mortari, L. (2010). Dire la pratica, la cultura del fare scuola. Milano: Mondadori.• D’Alonzo, L. (2017). Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Firenze: Giunti Edu.• D’Avenia, A. (2020). L’appello. Milano: Mondadori.• Approfondimenti su <a data-cke-saved-href="http://WWW.GIUNTISCUOLA.IT/TEMI/RELAZIONI&nbsp;" target="_blank" href="http://WWW.GIUNTISCUOLA.IT/TEMI/RELAZIONI&nbsp;">www.giuntiscuola.it/temi/relazioni&nbsp;</a> Stabilire le priorità formative&nbsp;Spesso sentiamo ancora affermare il primato dei contenuti e del “programma”, dell’addestrare e del dare compiti, a volte troppi. Facciamo riferimento ai grandi maestri (Rodari, Lodi, Dolci, Don Milani, Zavalloni e altri), per riequilibrare le nostre proposte e riflettere sui traguardi di competenza più significativi che si raggiungono attraverso un lavoro impegnativo e costante, partecipato, gratificante e affascinante: imparare a pensare, a esprimersi, a comunicare, a ragionare, a creare; a condividere e cooperare, a progettare e costruire assieme; a comprendere e interpretare sé stessi e il mondo; a essere eticamente sensibili e dare valore a ogni cosa.• Bertinato L. (2017), Una scuola felice. Milano: Franco Angeli.• Salviati&nbsp;C.I. (2015). Mario Lodi maestro. Firenze: Giunti.• Pescioli&nbsp;I. (2014). Vivere libertà e nonviolenza nella scuola di tutti. Pisa: ETS.• “Sportello docenti primaria” con Sergio Vastarella: <a data-cke-saved-href="http://GSCUOLA.IT/SPORTELLO-DOCENTI-VASTARELLA&nbsp;" target="_blank" href="http://GSCUOLA.IT/SPORTELLO-DOCENTI-VASTARELLA&nbsp;">gscuola.it/sportello-docenti-vastarella&nbsp;</a> Cercare una nuova alleanza con le famiglie&nbsp;Essere corresponsabili è il traguardo di un percorso complesso e non sempre facile che permetta agli adulti di diventare solidali, capaci di condividere scelte e azioni educative nell’interesse dei bambini. Chiediamoci se e come siamo capaci di costruire spazi di ascolto e di parola nei quali incontrarci, con rispetto e con ogni diversa famiglia; quanto valga la pena praticare l’arte del dialogo tra insegnanti e genitori e come questo possa influire sulla nostra reale conoscenza del bambino, sul percorso scolastico e sullo star bene di tutti.• Contini, M.G. (2015). Molte infanzie, molte famiglie. Roma: Carocci.• Dusi, P. (2012). La comunicazione docenti-genitori. Riflessioni e strumenti per tessere alleanze educative. Milano: Franco Angeli.• Laboratori di comunicazione nonviolenta: <a data-cke-saved-href="http://ARTEDELDIALOGO.IT" target="_blank" href="http://ARTEDELDIALOGO.IT">artedeldialogo.it</a>• <a data-cke-saved-href="https://www.giuntiscuola.it/autori/serena-gaiani-72/faq" target="_blank" href="https://www.giuntiscuola.it/autori/serena-gaiani-72/faq">“Sportello genitori”</a>, pedagogista Serena Gaiani&nbsp;

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