Si va in scena!

Dalla parte dell’arte. Un breve percorso sull’esperienza dell’osservare, pensare e produrre immagini nella scuola dell’infanzia

"Suoni e musica in gioco" - Vi proponiamo di leggere insieme l'introduzione del volume, disponibile a prezzo speciale per tutti gli abbonati a "Scuola dell'infanzia"

Comunicare con la musica

Cantare è emozione

Arte sugli alberi

Nell’ultimo periodo della sua vita Matisse, costretto a letto da una grave malattia, si dedicò a realizzare i papiers découpés (“carte ritagliate” da grandi fogli colorati a gouache, cioè una tempera molto coprente), inaugurando un momento rivoluzionario della sua arte e dell’arte intera. Egli paragonava l’esecuzione dei papiers al “gesto diretto degli scultori”: “Ritagliare direttamente nel colore mi ricorda il lavoro dello scultore con la pietra” (Matisse).Rielaboriamo l’opera Il Parrocchetto e la sirena con la stessa tecnica utilizzata da Matisse. Si tratta di un giardino sottomarino che evoca i ricordi del soggiorno dell’artista a Tahiti; composto da forme botaniche simili a alghe, un fitto fogliame di molti colori, rosa rosso arancione giallo e turchese, sfumature di verde e blu, melograni blu che fluttuano contro il fondo bianco. A sinistra l’uccello, un’elegante forma blu oltremare. Sulla destra la sirena, formata da tre pezzi di carta.

Nell’ultimo periodo della sua vita Matisse, costretto a letto da una grave malattia, si dedicò a realizzare i
 
 papiers découpés
 
 (“carte ritagliate” da grandi fogli colorati a
 
 gouache
 
 ,
 
 
 cioè una tempera molto coprente), inaugurando un momento rivoluzionario della sua arte e dell’arte intera.
 
 Egli paragonava l’esecuzione dei
 
 papiers
 
 al “gesto diretto degli scultori”: “Ritagliare direttamente nel colore mi ricorda il lavoro dello scultore con la pietra” (Matisse).


 Rielaboriamo l’opera
 
 Il Parrocchetto e la sirena
 
 con la stessa tecnica utilizzata da Matisse. Si tratta di un giardino sottomarino che evoca i ricordi del soggiorno dell’artista a Tah

Nell’ultimo periodo della sua vita Matisse, costretto a letto da una grave malattia, si dedicò a realizzare i papiers découpés (“carte ritagliate” da grandi fogli colorati a gouache, cioè una tempera molto coprente), inaugurando un momento rivoluzionario della sua arte e dell’arte intera.Egli paragonava l’esecuzione dei papiers al “gesto diretto degli scultori”: “Ritagliare direttamente nel colore mi ricorda il lavoro dello scultore con la pietra” (Matisse).Rielaboriamo l’opera Il Parrocchetto e la sirena con la stessa tecnica utilizzata da Matisse. Si tratta di un giardino sottomarino che evoca i ricordi del soggiorno dell’artista a Tahiti; composto da forme botaniche simili a alghe, un fitto fogliame di molti colori, rosa rosso arancione giallo e turchese, sfumature di verde e blu, melograni blu che fluttuano contro il fondo bianco. A sinistra l’uccello, un’elegante forma blu oltremare. Sulla destra la sirena, formata da tre pezzi di carta.

LAVORIAMO CON L‘ARTE

<ul><li>Guarda il <a data-cke-saved-href="https://fb.watch/726-tdOh2E/" href="https://fb.watch/726-tdOh2E/" target="_blank">video</a> con delle forme fluttuanti, che viaggiano e trovano il loro posto dentro i quadri di Matisse.</li><li>Sulla storia e il metodo dei goauches découpées (dipinti ritagliati): Van Haeringen, A. (2016). Il parrocchetto, la sirena e la chiocciola del signor Matisse. Novara: De Agostini.</li></ul>

<ol><li>Disegniamo le varie sagome (frutti, fiori) su cartoncino colorato, l’uccello su un pezzo di carta blu, da far ritagliare. Possiamo ricalcare anche forme di elementi naturali (foglie) o ripassare le manine dei bambini per le alghe, o provare a tagliare direttamente sul foglio come faceva con maestria Matisse. “La carta ritagliata mi permette di disegnare nel colore. Si tratta per me di una semplificazione. Invece di disegnare il contorno e di inserirvi il colore io disegno direttamente nel colore”.&nbsp; &nbsp;</li><li>Incolliamo le forme su un grande rotolo di cartoncino bianco di circa 1 metro e mezzo: un universo colorato (lavoro realizzato in collaborazione con il maestro Maurizio Fuoco). L’arte è il prodotto di una condizione di libertà, è un modo di sperimentare la libertà: “Mentre le sue forbici correvano sul foglio, fantasticò su come deve sentirsi un uccello quando vola. E mentre ritagliava, Matisse si sentì come se anche lui stesse volando” (Friedman, S., Amodeo C. (2015). Il giardino di Matisse. MoMa. Casalecchio di Reno (Bo): Fatatrac). Possiamo anche strappare la carta in forme casuali, farle cadere sul foglio e incollare dove capita che cadono (il ruolo creatore del caso).</li><li>Completiamo con il pennarello nero, aggiungendo dei particolari. Componiamo immagini giocando, liberiamo la fantasia e divertiamoci, ispirandoci al lavoro di artisti come Hans Arp e S. Tauber- Arp.</li></ol>

Lavorare con le forbici

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