Articoli
La lingua madre in una scuola multiculturale europea
Ogni mese "Sesamo" racconta una scuola multiculturale in un paese europeo. L’esperienza didattica di una scuola internazionale e plurilingue, che accoglie studenti da tutto il mondo, conferma l’importanza del mantenimento e sviluppo della lingua madre. Di Caterina Bertelli.
La lingua madre è un diritto e un’opportunità
Mantenere e
sviluppare la lingua madre andando a scuola in un paese straniero
dovrebbe essere, secondo le raccomandazioni della Comunità europea, un diritto riconosciuto a tutti gli alunni. Purtroppo sappiamo che non è ovunque così.
Esistono tuttavia approcci e metodologie, messe in pratica ormai da decenni, che possono costituire un utile modello di riferimento.
Come insegnante di letteratura e lingua italiana ho avuto l’occasione, in questi ultimi anni, di sperimentare un modello didattico di mantenimento e sviluppo della lingua madre in quello che è stato il primo dei diciassette Collegi del Mondo Unito, (Atlantic College), situato a ridosso della scogliera gallese.
Il college è
nato da un’idea del pedagogista ebreo tedesco Kurt Hahn
alla fine della seconda guerra mondiale. Han aveva pensato ad un modello educativo improntato sulla conoscenza reciproca e su una didattica che contemplasse attività fisica ed intellettuale e un coinvolgimento diretto degli alunni nella comunità. Questo approccio pedagogico avrebbe infatti, secondo Han, facilitato la relazione tra studenti provenienti da tutto il mondo e avrebbe scongiurato, per le nuove generazioni, il sorgere di nuovi conflitti.
Il modello dei collegi del mondo unito
Ancora oggi questo modello è strettamente applicato ad
Atlantic College
, dove risiedono studenti di
90 diverse nazionalità
. Gli alunni seguono un curricolo che abbina alle materie scolastiche innumerevoli attività sportive e sono direttamente coinvolti in una molteplicità di progetti nella comunità locale, in altre zone della Gran Bretagna e all’estero.
Il 55% degli studenti ha una qualche forma di sostegno economico agli studi e, nell’anno scolastico 2016-2017, 95 studenti hanno ottenuto borse di studio complete.
Dal 1971 Atlantic college ha adottato il
baccalaureato internazionale (IB)
e il
Diploma di baccalaureato
per l’ultimo biennio della scuola superiore.
Il Diploma si suddivide su sei aree accademiche e tre materie obbligatorie. Le sei aree accademiche, divise per gruppi di studio, sono:
gruppo 1 studio della lingua e della letteratura;
gruppo 2 acquisizione di una lingua straniera;
gruppo 3 l’individuo e la società;
gruppo 4 scienze sperimentali;
gruppo 5 matematica e informatica;
gruppo 6 le arti.
Le tre materie obbligatorie sono: una ricerca personalizzata (Extended Essay) che gli studenti scelgono, sotto la supervisione di un tutor, tra uno dei sei gruppi accademici e i cui risultati vengono riportati in una tesina di fine anno; un corso sulla teoria della conoscenza e infine un corso che prevede attività pratiche e servizio all’interno della comunità ospitante.
Schema del programma curriculare dell’IB:
Un approccio interculturale
Le l
inee guida dell’IB
(
Guidelines for developing a school language policy
, IB Aprile 2008:1) raccomandano che ciascuna scuola
si doti di una politica linguistica scritta che sia in accordo con i principi dell’IB
; questa deve garantire “dinamicità” e “flessibilità” e tra i vari requisiti deve dimostrare come la scuola sostenga il mantenimento e lo sviluppo della lingua madre per tutti gli studenti.
I motivi e
gli obiettivi del mantenimento linguistico
sono così spiegati:
“[..] le politiche di mantenimento linguistico promuovono il rispetto per l’eredità letteraria della lingua di origine e forniscono agli studenti l’opportunità di continuare a sviluppare le abilità orali e di scrittura nella loro madre-lingua mentre studiano in una lingua diversa” (Guidance for the support of mother tongue in the Diploma Programme, IB ottobre 2009:2). Inoltre, l’IB invita le scuole a trovare opportunità di sostegno della madre lingua all’interno delle tre materie obbligatorie. Nella Guida per il supporto della lingua-madre viene anche evidenziato come il mantenimento linguistico sia una componente essenziale per lo sviluppo della comprensione interculturale.
Ad Atlantic College, in una comunità che riunisce studenti da tutto il mondo,
l’interculturalità è una costante nella vita degli studenti
, sia nelle classi che nella vita quotidiana all’interno del college. Ciascun dormitorio ospita generalmente studenti provenienti da quattro diversi continenti. Il coinvolgimento interculturale degli alunni viene promosso e celebrato attraverso “l’International show” durante il quale alunni della stessa area geografica preparano uno spettacolo culturale a loro scelta che poi mostrano ai compagni.
Come in altre scuole dell’IB, il mantenimento e lo sviluppo della lingua madre sono invece garantiti attraverso lo studio della lingua e della letteratura (gruppo 1).
I vantaggi della lingua madre
Nella mia esperienza di
insegnamento della letteratura italiana agli studenti italiani
che frequentano il college, ho avuto l’opportunità di osservare i molteplici benefici del mantenere la lingua madre attraverso lo studio della letteratura.
Gli studenti infatti, non solo mantengono un contatto diretto con la loro lingua e cultura, ma hanno anche la possibilità di arricchire il loro repertorio linguistico in LM e di trasferire competenze e abilità da una materia all’altra.
Molte sono infatti le abilità e le competenze trasversali sia cognitive che sociali
e il trasferimento di queste aumenta la consapevolezza degli studenti rispetto alle richieste curriculari, rafforza la loro capacità espressiva e di conseguenza la loro autostima. L’individuare quali siano le competenze applicabili a materie diverse permette poi di sviluppare un processo metacognitivo.
Il fatto che molte delle tematiche che affrontano nel corso di letteratura italiana siano poi le stesse che ritrovano in altre materie umanistiche
facilita il loro percorso di studio
e li porta ad una comprensione e riflessione più ampie. Inoltre la prima parte del corso di letteratura prevede lo studio di testi di autori stranieri in traduzione italiana e questo aiuta gli studenti a decentrare il loro punto di vista e a confrontare contesti culturali diversi. Infine, la possibilità di instaurare un discorso narrativo diretto tra studente/lettore-autore e tra studenti all’interno della classe permette di riflettere sul proprio percorso di definizione o ri-definizione culturale ed identitaria.
Per saperne di più
Béacco J. C., Byram M. (2003),
Guide for the development of language education policies in Europe. From linguistic diversity to plurilingual education
, Council of Europe, Strasbourg.
Beacco J.C., (2010),
Guida per l’attuazione di curricoli di educazione plurilingue e interculturale
, Consiglio d’Europa
Leggi anche:
NOTIZIE DA SCHAERBEEK
di Anna Mauro