Avanguardia didattica in pratica: flipped classroom e integrazione CDD/libri di testo

Nuovi spazi educativi tra pedagogia e architettura

Intessere trame: l'ambiente di apprendimento

Come gestire gli spazi, le riflessioni di Tania Pasquali

ATTORNO AL TAVOLO A FIORE Osservazione oggettiva Un gruppo eterogeneo d’età di sei bambini si trova in piedi attorno a un tavolo a forma di fiore per decidere di che colore fare un cartellone, al centro del tavolo c’è una vaschetta con tanti pastelli a cera colorati. I bambini sono molto vicini, parlano fitto e scopriamo che per decidere hanno predisposto una modalità che permette a ognuno di loro di partecipare: • Maria prende un pastello rosso e dice che a lei piace il rosso; • Luca dice che a lui piace il verde; • Alessio conferma la preferenza per il rosso prendendo un pastello rosso; • Stefano prende il giallo e chiede a chi piace il colore giallo. Maria invita a esprimere la preferenza alzando la propria mano: il giallo piace a quattro bambini; il rosso a tre; Luca vota per il verde. La conversazione e il confronto proseguono molto a lungo, perché tra i pastelli ci sono colori molto accattivanti e la scelta si fa complessa, ma non rinunciano a trovare una mediazione e proseguono alla ricerca del colore che soddisfi la maggioranza.

Che cosa è successo? La forma&nbsp;rettangolare del tavolo ha impedito la vicinanza fisica di tutti e cinque i bambini del gruppo, impedendo la partecipazione di tutti. Il contesto, nella fattispecie l’arredo, suggerisce delle azioni e il come stare, permette o meno la partecipazione, l’interazione, la collaborazione, la comunicazione, la contaminazione di idee e di competenze, gli apprendimenti.

Che cosa è successo? La pedana in questione è un ampio piano rotondo al quale sono fissati dei piedi alti 15 cm, questo permette ai bambini di muoversi attorno con libertà, accucciarsi e sporgersi su di essa per raggiungere qualsiasi punto, è ben ferma e salda ed è dichiarato che ciò che si crea può rimanere più giorni finché non si decide che il progetto è terminato e può essere smontato per passare a un altro. La circolarità permette il fluire delle idee e delle interazioni: attorno alla pedana ci si scambiano oggetti e pensieri, materiali e idee.

ATTORNO ALLA PEDANA ROTONDAOsservazione oggettiva Un gruppo stabile di età eterogenea di cinque bambini si trova nello spazio dedicato alla costruttività per costruireinsieme una città sulla pedana. I bambini si muovono attorno alla pedana per prendere i materiali riposti nelle scaffalature lungo le pareti: • Diego e Giulio si muovono vicini e mostrano l’uno all’altro il materiale che prendono in mano dai ripiani e conversano sul possibile uso, si chinano sulla pedana e provano a predisporre dei blocchi di legno come base di sostegno a un foglio di compensato; • Alessia si avvicina e sparge sul tavolo delle catenelle di plastica, “Sono strade” dice; • Marco tocca le catenelle, Alessia fa lo stesso e Giulio sostiene l’intuizione cercando di dare una direzione alle catenelle; • Diego prende dei tubi di cartone spesso e li appoggia sulla pedana, Federico, che sta osservando seduto in ginocchio vicino alla pedana si alza, prende altri tubi e li posiziona sopra i tubi di Diego. Alessia chiede se sono i pali della luce e Federico le risponde che sono gli alberi; • Giulio si volta e chiede alla maestra di lasciare la costruzione fino alle 16 per mostrarla ai genitori.

Che cosa è successo? La forma e la dimensione a fiore del tavolo hanno creato la situazione perfetta per l’ascolto, lo scambio di opinioni e il dibattito sul colore: gli spazi tra i petali consentono ai bambini di infilarsi e avvicinarsi fra loro e permettono a tutti di partecipare. I bambini potevano guardarsi&nbsp;negli occhi e la loro attenzione era altissima; abbassavano lo sguardo sulla vaschetta di pastelli solo per andare a scovare nuovi colori e proseguire così nella ricerca del colore perfetto.

ATTORNO AL TAVOLO RETTANGOLARE


 
 Osservazione oggettiva
 
 
 Cinque bambini di età eterogenea sono seduti attorno a un tavolo rettangolare: Beatrice, tre anni, si trova su uno dei due lati corti, allunga il suo sguardo, tende le orecchie; Andrea, quattro anni, seduto alla sua sinistra si volta per guardare fuori dalla finestra, alla sua destra non c’è nessuno. Gli altri tre bambini stanno osservando dei fogli e li passano di mano in mano scambiandosi delle ipotesi: l’insegnante ha formulato con tutto il gruppo un compito a cui aderire e li sta osservando. Questi bambini hanno preso posto sulle sedie a propria scelta e, una volta seduti, osservand

ATTORNO AL TAVOLO RETTANGOLAREOsservazione oggettivaCinque bambini di età eterogenea sono seduti attorno a un tavolo rettangolare: Beatrice, tre anni, si trova su uno dei due lati corti, allunga il suo sguardo, tende le orecchie; Andrea, quattro anni, seduto alla sua sinistra si volta per guardare fuori dalla finestra, alla sua destra non c’è nessuno. Gli altri tre bambini stanno osservando dei fogli e li passano di mano in mano scambiandosi delle ipotesi: l’insegnante ha formulato con tutto il gruppo un compito a cui aderire e li sta osservando. Questi bambini hanno preso posto sulle sedie a propria scelta e, una volta seduti, osservandoli bene, capiamo dai suoi sforzi che Beatrice vorrebbe, ma non ha la possibilità di interagire con chi sta lavorando. Proponiamo a Beatrice di avvicinarsi rimanendo in piedi o spostando la seggiolina vicino ai tre bambini: lei accetta e si avvicina, ora può partecipare anche lei.

ATTORNO AL TAVOLO RETTANGOLAREOsservazione oggettiva Cinque bambini di età eterogenea sono seduti attorno a un tavolo rettangolare: Beatrice, tre anni, si trova su uno dei due lati corti, allunga il suo sguardo, tende le orecchie; Andrea, quattro anni, seduto alla sua sinistra si volta per guardare fuori dalla finestra, alla sua destra non c’è nessuno. Gli altri tre bambini stanno osservando dei fogli e li passano di mano in mano scambiandosi delle ipotesi: l’insegnante ha formulato con tutto il gruppo un compito a cui aderire e li sta osservando. Questi bambini hanno preso posto sulle sedie a propria scelta e, una volta seduti, osservandoli bene, capiamo dai suoi sforzi che Beatrice vorrebbe, ma non ha la possibilità di interagire con chi sta lavorando. Proponiamo a Beatrice di avvicinarsi rimanendo in piedi o spostando la seggiolina vicino ai tre bambini: lei accetta e si avvicina, ora può partecipare anche lei.

La forma del tavolo, solo un arredo?

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