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Imparare l'italiano con le scienze
La presenza di alunni di altra madrelingua ci porta a prestare attenzione agli aspetti linguistici dell'insegnamento scientifico, ma il lavoro che facciamo in questo senso può aiutare veramente tutti, italiani e non. Di Maria Frigo.
Osservo, faccio, capisco e imparo
Osservate questa fotografia. Secondo voi,
che cosa sta facendo la bambina
con le treccine? Forse, insieme ai compagni, prepara un dolce, oppure la pasta di sale per modellare o magari l'impasto di colla per la cartapesta. Se la situazione rappresentata nella fotografia la immaginiamo
finalizzata all'apprendimento di un contenuto disciplinare
, possiamo pensare a vari argomenti: per esempio, in Matematica, provare sul campo che cosa significano le quantità e gli strumenti di misura; con Scienze, osservare il comportamento di diverse sostanze e ragionare di polveri, miscugli e soluzioni; o ancora, in Italiano, sperimentare la scrittura di un testo regolativo.
In realtà non sappiamo quale sia lo scopo dell'attività proposta dall'insegnante, ma possiamo osservare che tutti i bambini intorno al tavolo sono partecipi e coinvolti. E anche la bambina con le treccine, che magari è giunta da poco in Italia, è attiva e può capire e imparare insieme ai compagni.
Le situazioni di apprendimento contestualizzato
, come quella presentata nella fotografia, sono
accessibili anche ad alunni con limitate competenze linguistiche in italiano
; allo stesso tempo, le situazioni di apprendimento contestualizzato permettono di sviluppare le competenze linguistiche perché le parole e strutture dell'italiano sono legate a esperienze sensoriali e motorie che le rendono comprensibili. Gli argomenti scientifici del curricolo, se affrontati attraverso l'osservazione del reale e l'esperienza diretta, sono difatti fondamentali occasioni per imparare a usare la lingua italiana in modo preciso e efficace.
Fare scienze con metodo e attenzione permette ai ragazzi di misurarsi con le competenze linguistiche più complesse
come descrivere, confrontare, generalizzare, definire.
La presenza di alunni di altra madrelingua ci porta a prestare attenzione agli aspetti linguistici dell'insegnamento scientifico, ma il lavoro che facciamo in questo senso può aiutare veramente tutti, italiani e non, in particolare se l'ambiente famigliare propone modelli linguistici limitati o poco curati.
Attenzioni linguistiche
Proprio per sviluppare queste opportunità,
costruiamo situazioni nelle quali i bambini possano usare il linguaggio scientifico
. Ecco alcuni suggerimenti e materiali esemplificativi:
-
Nominare e descrivere
. Identifichiamo un gruppo di termini specifici e in seguito proponiamo attività di riutilizzo dei termini stessi. Per esempio nel
materiale allegato
[Animali, vegetali: schede 2, 3, 4, 5] si porta prima l'attenzione sul lessico specifico necessario per identificare le parti del corpo di un animale (artigli, piume, becco, ...) e in seguito si chiede di descrivere fotografie di animali.
-
Classificare
. Anche in questo caso portiamo prima l'attenzione a uno o più criteri distintivi e poi chiediamo di raggruppare in due o più categorie. Svolgiamo l'attività con un supporto concreto, cioè attraverso oggetti o
immagini
. [
Animali, vegetali
, scheda 1; materiali, scheda 4].
-
Individuare relazioni
. Stabiliamo dei rapporti di relazione tra un oggetto e la materia prima da cui deriva [
Materiali
, schede 2, 3].
-
Confrontare, generalizzare, astrarre
. Proponiamo confronti basati su una polarizzazione di aspetti visibili e misurabili, come le dimensioni o la presenza/assenza di certe caratteristiche. Osserviamo
proprietà di un oggetto
come per esempio la sua consistenza, la trasparenza, ecc [
Materiali
, scheda 1].