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Geografia/Italiano - Il fiume

Cicale, formiche e Costituzione

A scuola di rispetto

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Disegno di Roberto Luciani, tratto da Anna Cerasoli, &quot;I magnifici dieci&quot;, Editoriale Scienza.

Anche un&rsquo;attivit&agrave; semplice, come scrivere una storia o risolvere un problema tutti insieme con l&rsquo;aiuto di un&rsquo;app, pu&ograve; diventare un momento di metacognizione: che cosa ho chiesto? Mi fido della risposta? Un esempio pratico potrebbe essere chiedere ai bambini di confrontare le risposte di un assistente vocale con quelle di un adulto, riflettendo insieme sulle differenze e sull&rsquo;affidabilit&agrave; percepita.

Un&rsquo;educazione alla cittadinanza

Parlare di IA a scuola &egrave; anche un modo per allenare lo sguardo critico e la consapevolezza etica. Chi le progetta? Sulla base di quali dati? Un&rsquo;attivit&agrave; utile da fare tutti insieme potrebbe essere chiedere ai bambini di osservare come cambiano le risposte di un assistente vocale a seconda di chi fa la domanda o del tipo di domanda posta, evidenziando come i dati influenzano le risposte. In questa prospettiva, l&rsquo;educazione all&rsquo;IA diventa parte di una pi&ugrave; ampia alfabetizzazione civica e mediale: &egrave; una sfida pedagogica che chiama in causa anche il ruolo degli insegnanti come mediatori culturali, capaci di sviluppare competenze specifiche quali l&rsquo;analisi critica dei media, la facilitazione della discussione aperta e inclusiva, e la capacit&agrave; di guidare attivit&agrave; esplorative che avvicinano i bambini ai temi dell&rsquo;IA per tradurre concetti complessi in esperienze formative accessibili e stimolanti.

Imparare a domandare

Una delle competenze pi&ugrave; importanti in un mondo popolato da agenti autonomi &egrave; saper fare le domande giuste. Le IA non &ldquo;pensano&rdquo; come gli esseri umani: riconoscono pattern, elaborano probabilit&agrave;, generano risposte sulla base di enormi quantit&agrave; di dati. Questo offre alla scuola un&rsquo;occasione preziosa per stimolare la riflessione sul linguaggio, sulla costruzione del senso, sulla responsabilit&agrave; dell&rsquo;agire comunicativo.

L&rsquo;IA viene spesso percepita come un ambito troppo tecnico per l&rsquo;et&agrave; della scuola primaria. Eppure molti strumenti utilizzati quotidianamente &ndash; dai traduttori automatici agli assistenti vocali, fino ai giochi educativi adattivi &ndash; si basano su tecnologie IA. Anche semplici app per il disegno o la musica contengono algoritmi che gestiscono in vario modo i comportamenti degli utenti. 
Cominciare a parlarne con i bambini, in modo semplice ma non semplicistico, significa prepararli al loro presente e al loro futuro. 
L&rsquo;obiettivo &egrave; aiutarli a diventare soggetti consapevoli in un ambiente tecnologicamente complesso, anche includendo la riflessione sull&rsquo;uso quotidiano di queste tecnologie: quando si attiva un assistente vocale? Come viene generata una risposta automatica?

IA: una sfida educativa

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