ARTE E IMMAGINE | Creativit&agrave;

Il barattolo dei giudizi

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Obiettivo

<ul>
	<li style="text-align: justify;">Sperimentare tecniche espressive.</li>
</ul>

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Come si fa

1. Procuriamo cartoncini e colori per ciascun bambino e bambina.

2. Disegniamo un barattolo sul cartoncino e, via via, scriviamo all&rsquo;interno differenti giudizi che ci sentiamo addosso, utilizzando i colori liberamente.

3. L&rsquo;obiettivo &egrave; prendere coscienza dei giudizi presenti nella nostra testa che ci limitano e chiuderli nel barattolo per provare a liberarcene. Se ci venissero in mente altri giudizi possiamo aggiungerli in qualsiasi momento.

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Diciamo: ce la posso fare!

Sperimentiamo, attraverso il linguaggio corporeo, la sensazione provata dai personaggi della storia. Muoviamoci nello spazio, poi fermiamoci sul posto e immaginiamo:

<ul>
	<li style="text-align: justify;">di essere &ldquo;schiacciati&rdquo; dai giudizi, di essere bloccati; non riusciamo a staccare i piedi dal pavimento;</li>
	<li style="text-align: justify;">di &ldquo;liberarci&rdquo; dal peso dei giudizi e iniziamo a muoverci, il corpo &egrave; leggero e libero.</li>
</ul>

Realizziamo un disegno per rappresentare noi stessi in queste due dimensioni emotive: confrontiamole e notiamo le differenze, che cosa ci fa stare meglio?

Continuiamo a filosofare: &ldquo;I giudizi possono condizionarci, ma noi possiamo imparare a gestirli rafforzando la nostra autostima&rdquo;.

Per i pi&ugrave; grandi

Le catene invisibili

Iniziamo a filosofare chiedendo: &ldquo;Che cosa significa avere fiducia in noi stessi?&rdquo;. Diciamo che Ralph Waldo Emerson (filosofo americano nato nel 1803) sosteneva che &ldquo;bisognerebbe aiutarsi da s&eacute;&rdquo;, ossia dovremmo credere di pi&ugrave; nelle nostre risorse, perch&eacute; siamo molto pi&ugrave; capaci di quello che pensiamo.

Filosofiamo insieme su questo concetto e approfondiamo il dialogo chiedendo: &ldquo;Secondo voi i giudizi possono limitare la fiducia in se stessi?&rdquo;. Parliamo delle &ldquo;catene invisibili&rdquo; di cui parla Seneca (filosofo latino, nato nel 4 a.C.): secondo lui siamo tutti &ldquo;prigionieri&rdquo;, abbiamo delle catene che non si vedono, ma che limitano le nostre scelte e la nostra libert&agrave;. Chiediamo: &ldquo;Di cosa si tratta, secondo voi?&rdquo;. I condizionamenti, i giudizi altrui e quelli che ci diamo da soli contribuiscono a creare queste catene: &ldquo;Che cosa ne pensate?&rdquo;. Argomentiamo insieme e proviamo a fare degli esempi.

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Questione di etichette

Sperimentiamo un gioco teatrale incentrato sui giudizi e su quanto possano condizionarci. Iniziamo a camminare nello spazio, nominiamo alcune parole che corrispondono anche a dei giudizi (troppo distratta/o, troppo esuberante, troppo timida/o ecc.) chiedendo a bambine e bambini di interpretare un personaggio in base alle caratteristiche espresse di volta in volta.

Individuiamo insieme altri giudizi che riteniamo limitanti e creiamo delle etichette per assegnare i vari ruoli, poi scambiamole per sperimentare personaggi diversi.

Confrontiamoci: &ldquo;Come si sentono, secondo voi, i personaggi che avete interpretato? Sono liberi o condizionati da quelle etichette? Ci sono giudizi che ci fanno stare a disagio? Perch&eacute;?&rdquo;.

Parliamo insieme delle nostre sensazioni: &ldquo;Come possiamo liberarci da queste etichette che ci fanno sentire inadeguati? Emerson direbbe: credendo di pi&ugrave; nelle nostre capacit&agrave;&rdquo;.

Per i pi&ugrave; piccoli

Non sono capace

Nel cerchio delle storie introduciamo la domanda su cui riflettere: &ldquo;Secondo voi, che cosa sono i giudizi?&rdquo;.

Ascoltiamo i vari pensieri e aggiungiamo: &ldquo;Non esistono solo i giudizi altrui. A volte ci giudichiamo da soli, dicendoci di non essere in grado di fare qualcosa. Ci diciamo &lsquo;Non sei capace! Non sai disegnare&rsquo; oppure &lsquo;Sei un disastro in matematica!&rsquo;. A voi capita? Questi giudizi ci aiutano a stare meglio oppure ci bloccano?&rdquo;.

Leggiamo la storia della SCHEDA La fabbrica dell&rsquo;autostima, per poi approfondire insieme i concetti trattati.

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ATTIVIT&agrave;

<ul>
	<li class="heading5"><a href="#att1">Non sono capace!</a></li>
	<li class="heading5"><a href="#att2">Le catene invisibili</a></li>
	<li class="heading5"><a href="#att3">Il barattolo dei giudizi</a></li>
</ul>

INTRECCI DISCIPLINARI

In raccordo con Arte e immagine, realizziamo un barattolo artistico in cui mettere tutti i giudizi che possono condizionarci e limitarci, lavorando per rafforzare l&rsquo;autostima (Educazione civica).

SCHEDE

<ul>
	<li class="heading5"><a href="#scheda1">SCHEDA La fabbrica dell&rsquo;autostima</a></li>
</ul>

OBIETTIVI

<ul>
	<li class="heading5">Sviluppare autoconsapevolezza emotiva e rafforzare l&rsquo;autostima.</li>
	<li class="heading5">Sviluppare la capacit&agrave; di interrogare e interrogarsi.</li>
</ul>

I giudizi sono importanti?

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