Giornata della terra: iniziative e materiali

Feste di primavera: è tempo di Mărţişor

Un piano per il pianeta: materiali per la classe

La Gioia di ricominciare

Ripensiamo l'accoglienza

Scienze in giardino

​​​​​​A questa prima esperienza è seguita la partecipazione attiva alla Giornata della Terra. Abbiamo&nbsp; insegnato ai bambini a preparare delle piccole mangiatoie con bottiglie di plastica riciclate; le abbiamo riempite di semi e di briciole di pane, per poi appenderle agli alberi del nostro cortile. Si è trattato di un piccolo gesto di cura per gli uccelli del nostro giardino che i bambini hanno molto apprezzato.Abbiamo voluto&nbsp; lasciare traccia&nbsp; di questo piccolo evento, scrivendo e illustrando un testo di cronaca della giornata. Racconto che tutti&nbsp;gli alunni hanno letto volentieri perché aveva come protagonisti principali loro stessi, gli alberi del cortile, gli uccellini che hanno imparato a osservare.&nbsp;Ogni esperienza viene raccontata da ciascuno e anche chi ha ancora poche parole in italiano, amplia il suo lessico con più facilità perché&nbsp; i nuovi termini sono legati a fatti e vissuti reali. &nbsp;

Il nostro albero di fico

<blockquote>Albero,tu sei un amico.tu ci vuoi bene.noi ti vogliamo bene,così puoi crescere.</blockquote>

Per cominciare: un bulbo di tulipano

Voglio condividere alcune idee ed esperienze che abbiamo fatto nella nostra classe lo scorso anno sull’educazione ecologica.&nbsp; Esperienze che vogliamo riprendere e continuare anche quest’anno, ancora più convinti&nbsp; della necessità di educare i bambini al rispetto e alla cura della natura e dell’ambiente.&nbsp; &nbsp; Nel suo libro La pianta del mondo, Stefano Mancuso, riferisce le conclusioni di uno&nbsp; studio condotto da&nbsp; un team di ricercatori di Zurigo i quali affermano che&nbsp;la soluzione più efficace per eliminare l’anidride carbonica dalle grandi città, principale causa del surriscaldamento globale della Terra,&nbsp;sarebbe il piantare, a livello planetario, mille miliardi di alberi.&nbsp;

Dopo la piantumazione, ogni bambino ha versato sul terreno un po’ d’acqua segno di cura e d’impegno per il nostro amico albero.&nbsp; Infine, abbiamo cantato una canzone&nbsp;e salutato il nostro nuovo amico con una carezza. Un momento di gioia per tutti. Un rito da rinnovare ogni anno come impegno assoluto per il nostro pianeta Terra. Un impegno d’amore per&nbsp; i nostri alberi, come ha scritto la piccola&nbsp; Noemy nella sua poesia spontanea.

Mangiatoie per gli uccellini&nbsp;

Abbiamo finalmente comprato l’albero del fico e lo abbiamo piantato tutti insieme nel cortile della scuola. Giovanni, il nostro commesso, è stato il&nbsp; capo giardiniere con gli 80 alunni-aiutanti&nbsp;emozionati. Abbiamo misurato l’altezza del tronco e il suo diametro per poter osservare e confrontare i cambiamenti nel tempo.&nbsp;

Poi sono cominciati i preparativi per la piantumazione dell’albero nel nostro cortile. Abbiamo letto e ammirato il bel libro di Emilie Vast, Storia di un albero, edizioni Gallucci. Un libro&nbsp;con parole&nbsp;poetiche sull’albero e con illustrazioni di grande fascino. Un libro stimolo che ha sollecitato i bambini a cercare altre caratteristiche e specificità dell’albero, legate alla loro esperienza e ai loro ricordi. Hanno poi&nbsp; scritto le loro frasi sugli alberi e ne hanno scelta una come messaggio collettivo&nbsp; per scriverla sul cartello da appendere al collo il giorno della piantumazione dell’albero. Alcuni esempi:&nbsp;<blockquote>L ’albero aspetta i bambini.&nbsp;Con l’albero si può fare il picnic.&nbsp;L’albero mi aiuta a nascondermi.&nbsp;L’albero ci unisce.L’albero mi ricorda mio nonno in Romania...</blockquote>

“Piantare alberi: un impegno alla portata di tutti”. “Può diventare un impegno anche alla portata delle nostri alunni”.&nbsp;&nbsp; Un compito di realtà necessario a sviluppare&nbsp;una coscienza ecologica costruttiva. Piantare gli alberi nella scuola non è una novità. Nella scuola, gli alberi si sono sempre piantati, quella che, secondo me, rappresenta&nbsp; la novità e il&nbsp; cominciare a considerarlo un compito di realtà necessario e costante. Il cambiamento di rotta educativo è farlo diventare un gesto e un appuntamento sistematici attorno ai quali, anno dopo anno, si può costruire un sapere sul mondo delle piante e sulla salvaguardia del nostro pianeta. Abbiamo cominciato con un bulbo di tulipano. Ogni bambino l’ha piantato, poi abbiamo atteso, osservato quotidianamente i piccoli cambiamenti e, quando è spuntato il primo fiore, lo abbiamo ammirato, disegnato e raccontato con&nbsp; parole di&nbsp; stupore diventate testo collettivo.

I bambini che piantano alberi

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