Alberi: i “grandi vecchi” che raccontano la storia del mondo

La loro capacità è quella di fare da sfondo a tante storie e leggende dedicate all’infanzia, perché danno voce alla saggezza degli anziani

di Angela Maltoni18 aprile 20193 minuti di lettura
Alberi: i “grandi vecchi” che raccontano la storia del mondo | Giunti Scuola
Nei libri per bambini la presenza dell’albero è legata il più delle volte all’avvicendarsi delle stagioni. Oltre che dal punto di vista ecologico, a me piace parlarne anche in un’ottica interculturale perché la sua presenza è trasversale alle culture dei popoli della terra.

Proprio parlando di stagionalità, ai bambini più piccoli ho proposto la lettura del bellissimo silent book di Iela Mari L’albero, edito da Babalibri, che con immagini semplici e immediate aiuta a capire la ciclicità degli eventi. Lo stesso vale per Albero , di Britta Teckentrup e Patricia Hegarty per Sassi Edizioni, un libro interattivo con pagine sapientemente forate.

Disegnare al di là degli stereotipi

I bambini quando vengono invitati a disegnare un albero tendono sempre, in modo stereotipato, a riprodurre un tronco sormontato da una sorta di “nuvoletta” che rappresenta la parte superiore, foglie e rami compresi. Per lavorare sulle chiome e sulle ramificazioni, oltre all’osservazione diretta nel bosco ho utilizzato un piccolo libro pieno di stimoli – Saremo alberi di Mauro Evangelista per Artebambini – che li aiuta, grazie alla manipolazione di un piccolo pezzo di corda allegato al libro, a creare il loro albero.

Cantastorie naturali

Ci sono poi libri che raccontano di alberi “cantastorie”: Il Guerriero di legno di Lorenza Farina e Manuela Simoncelli (riedito da Edizioni Paoline) può fornire lo spunto per lavori interessanti sulla memoria. Qualche anno fa, partendo proprio da questo testo, avevo fatto intervistare nonni e bisnonni per raccogliere le loro “memorie” rispetto alla natura e in particolare agli alberi. Un altro libro denso di significato è Amali e l’albero di Chiara Lorenzoni edito da Giralangolo, che racconta di due viaggiatori accomunati dalla mancanza di radici: un albero in cerca di un luogo dove vivere e una bambina migrante. Stimola molto i bambini a raccontare episodi o momenti della loro vita o di quella dei loro genitori in cui si sono sentiti in qualche modo sradicati e senza punti di riferimento.

La natura e la prepotenza dell’uomo

Moabi , di Mickaël El Fathi per Terre di Mezzo, veicola invece un grande messaggio di speranza e di pace tra l’uomo e la natura parlando di un gigante millenario che dopo aver visto l’intera evoluzione del creato fino alla comparsa dell’uomo rischia di essere tagliato fuori. Il libro, bellissimo anche per le sue illustrazioni, è un ottimo spunto per lavorare sulle sfumature della natura creando colori, triturando foglie e bacche o utilizzando terre.

Molto interessante per i più piccoli, e con un grande messaggio di rinascita, L’albero azzurro di Amin Hassanzadeh Sharif per Kite Edizioni, che utilizzo per le attività di continuità con la scuola dell’infanzia. Il libro, quasi monocromatico, fa capire come la natura possa con la sua forza vincere qualsiasi nemico, anche un re tiranno che fa tagliare un albero centenario. Dopo la lettura solitamente propongo un lavoro creativo in cui ogni bambino modella il proprio albero con carta crespa azzurra. La riflessione invece, in cerchio con la partecipazione dei piccoli dell’infanzia, verte sulla prepotenza dei potenti di turno.

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