La mamma, su Skype

Scuola-famiglia: quale alleanza?

Tempo di adozioni. Con gli occhi dei bambini

INIZIATIVE UTILI <ul><li>Organizzare un incontro tra genitori, con il supporto di un educatore, di scambio e confronto dedicato all’ascolto delle loro preoccupazioni, dei loro timori, dando parola alle emozioni per comprendere ciò che sta accadendo. </li><li>Invitare al nido un esperto di psicologia dello sviluppo per illustrare e ripercorrere insieme le fasi della crescita, al fine di mettere i genitori in grado di comprendere il comportamento del bambino: è rassicurante scoprire che certi comportamenti sono fisiologici. </li><li>Allestire, nello spazio accoglienza del nido, un monitor per lo scorrere di immagini e video dei vari momenti della giornata così da dare evidenza alle famiglie delle competenze per loro “inaspettate” dei bambini. </li></ul>

Il bambino vuole acquisire autonomia, ma a volte non ne ha la possibilità perché gli adulti si sostituiscono a lui, facendolo rimanere in una condizione di dipendenza continua. Questo succede per mancanza di tempo o perché sembra in quel momento la soluzione migliore. L’adulto pensa di dover fare tutto per lui, ma così facendo inconsapevolmente ostacola la sua crescita. Il bambino ha bisogno invece di sentire che il genitore ha fiducia nelle sue capacità, che lo apprezza e lo valorizza.

Il bambino vuole acquisire autonomia, ma a volte non ne ha la possibilità perché gli adulti si sostituiscono a lui, facendolo rimanere in una condizione di dipendenza continua. Questo succede per mancanza di tempo o perché sembra in quel momento la soluzione migliore. L’adulto pensa di dover fare tutto per lui, ma così facendo inconsapevolmente ostacola la sua crescita. Il bambino ha bisogno invece di sentire che il genitore ha fiducia nelle sue capacità, che lo apprezza e lo valorizza.

IL RUOLO DEL NIDO Al nido i bambini sono protagonisti attivi, hanno la possibilità di provare, sperimentare e acquisire gradualmente nuove capacità. Le esperienze fatte al nido diventano “serbatoi di possibilità cui attingere per esperienze molteplici e varie, consentendo ai bambini di orientarsi, conoscere, scegliere tra le diverse opportunità” (Catarsi, Fortunati, 2004). Gli educatori hanno l’opportunità per rimandare al genitore, attraverso i loro racconti, l’immagine del figlio reale, delle sue competenze e conquiste quotidiane. Lo sguardo del genitore necessita di un confronto con lo sguardo dell’educatore che si prende cura di lui, che comprende la difficoltà del suo ruolo, che lo aiuta a dare un senso e un significato a ciò che vede o a ciò che, a volte, non riesce a vedere. Un approccio positivo e incoraggiante con i genitori stimola riflessioni e ricerca condivisa di strategie.

IL RUOLO DEL NIDO
 


 Al nido i bambini sono protagonisti attivi, hanno la possibilità di provare, sperimentare e acquisire gradualmente nuove capacità. Le es

IL RUOLO DEL NIDO Al nido i bambini sono protagonisti attivi, hanno la possibilità di provare, sperimentare e acquisire gradualmente nuove capacità. Le esperienze fatte al nido diventano “serbatoi di possibilità cui attingere per esperienze molteplici e varie, consentendo ai bambini di orientarsi, conoscere, scegliere tra le diverse opportunità” (Catarsi, Fortunati, 2004). Gli educatori hanno l’opportunità per rimandare al genitore, attraverso i loro racconti, l’immagine del figlio reale, delle sue competenze e conquiste quotidiane. Lo sguardo del genitore necessita di un confronto con lo sguardo dell’educatore che si prende cura di lui, che comprende la difficoltà del suo ruolo, che lo aiuta a dare un senso e un significato a ciò che vede o a ciò che, a volte, non riesce a vedere. Un approccio positivo e incoraggiante con i genitori stimola riflessioni e ricerca condivisa di strategie.

Una proposta di scaletta per l’incontro di confronto e scambio con i genitori:<ul><li>riflessione su alcuni dei bisogni irrinunciabili dei bambini; </li><li>lavoro individuale per il genitore: individuare i bisogni e i punti di forza del proprio bambino; </li><li>condivisione in gruppo di strategie educative per affrontare con serenità la crescita: accompagnare il bambino alla scoperta del mondo, camminando al suo fianco ed evitando di spianare la strada che dovrà percorrere.</li></ul>

FAQ 15. La famiglia può chiedere di tenere nascosto il disturbo e applicare solo forme di tutela che non siano visibili o riconoscibili come tali dai compagni? (ed. PLUS)

Genitori tra autonomia e dipendenza

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