Matematica/Italiano - Problemi in cucina

Geografia/Italiano - Il fiume

Una festa di rime intrecciate

Dalle didascalie alle prime forme di racconto

Prime forme di racconto

Dal resoconto al racconto

Osserviamo i gruppi di nomi dal punto di vista della forma: che cosa hanno di uguale? E di diverso?

Completiamo l&rsquo;attivit&agrave; sulla Scheda guidando l&rsquo;individuazione della radice che accomuna le parole di ciascuna famiglia. Ricordiamo che la radice &egrave; la parte della parola base da cui nascono le parole derivate, grazie all&rsquo;aggiunta di&igrave; un prefisso o di un suffisso.

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Attivit&agrave; 1

Attivit&agrave; 2

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Lavoro sull&#39;input

Analizziamo le parole

Consegniamo la SCHEDA Parole derivate, che richiede di abbinare la parola base alla parola derivata e determinare se la derivata contiene un prefisso o un suffisso.

Introduzione

Famiglie di parole

Iniziamo l&rsquo;unit&agrave; di lavoro consegnando alla classe, organizzata in coppie, la SCHEDA Parole in famiglia: dopo aver letto le parole in plenaria, ogni coppia identifica le quattro famiglie di parole, ovvero i gruppi di parole che sono un po&rsquo; &ldquo;parenti&rdquo; tra di loro perch&eacute; si assomigliano e condividono una parte del significato.

Attivit&agrave; 3

Per facilitare la distinzione, ricordiamo che il prefisso &egrave; il &ldquo;pezzetto&rdquo; che viene aggiunto prima della radice, il suffisso quello che viene aggiunto dopo.

Chiediamo ora alla classe di elencare le parole con prefisso individuate nella scheda e annotiamole alla lavagna. Per ogni coppia di parole guidiamo la riflessione per far emergere come cambia il significato.

Domandiamo per esempio:

<ul>
	<li style="text-align: justify;">Come cambia il significato della parola se aggiungo il prefisso in-?</li>
	<li style="text-align: justify;">E se aggiungo pre-? &hellip;</li>
</ul>

Guidiamo la conversazione in modo da arrivare alle seguenti generalizzazioni:

<ul>
	<li style="text-align: justify;">felice-infelice / utile-inutile &rarr; il prefisso informa una parola con significato contrario;</li>
	<li style="text-align: justify;">scuola-prescuola &rarr; il prefisso pre- significa &ldquo;prima&rdquo;;</li>
	<li style="text-align: justify;">onesto-disonesto &rarr; il prefisso dis- forma una parola con significato contrario;</li>
	<li style="text-align: justify;">fare-rifare &rarr; il prefisso ri- indica la ripetizione di un&rsquo;azione.</li>
</ul>

Analizziamo poi le parole con suffisso e portiamo l&rsquo;attenzione sul fatto che in alcuni casi l&rsquo;aggiunta di un suffisso fa cambiare la categoria grammaticale della parola derivata. Individuiamo insieme questi casi nella scheda.

Chiediamo per esempio: &ldquo;Quando aggiungo il suffisso -ezza, che cosa diventa l&rsquo;aggettivo?&rdquo;. Questa riflessione &egrave; utile per ripassare la distinzione tra le parti del discorso:

<ul>
	<li style="text-align: justify;">alto-altezza /gentile-gentilezza &rarr; il suffisso -ezza trasforma un aggettivo in nome;</li>
	<li style="text-align: justify;">semplice-semplicit&agrave; /attivo-attivit&agrave; &rarr; il suffisso -it&agrave; trasforma un aggettivo in nome;</li>
	<li style="text-align: justify;">lento-lentamente &rarr; il suffisso -mente trasforma un aggettivo in avverbio;</li>
	<li style="text-align: justify;">paura-pauroso &rarr; il suffisso -oso trasforma un nome in aggettivo.</li>
</ul>

Per riflettere in chiave plurilingue, possiamo proporre alla classe un parallelo con il processo di derivazione in altre lingue, per esempio in Inglese:

<ul>
	<li style="text-align: justify;">prefissi &rarr; possible-impossible; happy-unhappy;</li>
	<li style="text-align: justify;">suffissi &rarr; light-lightly; light-lightness&hellip;</li>
</ul>

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Conclusione

Formiamo nuove parole

Per concludere giochiamo con le parole e la possibilit&agrave; di inventare, aggiungendo prefissi e suffissi, parole che non esistono in italiano, ma per le quali possiamo immaginarci un significato.

Mettiamo in una scatola alcuni prefissi (pre-, in-, ri-, dis-, s-, anti- &hellip;), in un&rsquo;altra scatola alcuni suffissi (-ezza, -aio/aia, -mente, -oso/osa, -it&agrave;, -are, -ire) e in una terza scatola una serie 
di parole base scegliendo tra nomi, aggettivi e verbi (casa, acqua, penna, montagna, gustoso, attento, ridere&hellip;).

Bambine e bambini, divisi in gruppi di tre componenti, pescano un prefisso, un suffisso e due parole base e decidono come combinarli per formare due parole derivate, una con prefisso e una con suffisso.

Una volta formate le nuove parole, il gruppo discute sui possibili significati e ne scrive una definizione.

Al termine dell&rsquo;attivit&agrave;, ogni gruppo presenta alla classe le parole inventate e i loro significati.

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Disegniamo alla lavagna una tabella con le famiglie di parole formate dalle bambine e dai bambini.

INTRECCI DISCIPLINARI

In raccordo con Inglese, scopriamo come nascono le parole composte anche in questa lingua e quali sono i prefissi e i suffissi pi&ugrave; usati.

schede

<ul>
	<li class="heading5"><a href="#scheda1">SCHEDA DIDATTICA Parole in famiglia</a></li>
	<li class="heading5"><a href="#scheda2">SCHEDA DIDATTICA Parole derivate</a></li>
</ul>

OBIETTIVO

<ul>
	<li class="heading5">Analizzare le parole per riconoscere prefissi e suffissi.</li>
	<li class="heading5">Riflettere sul ruolo dei prefissi e dei suffissi a livello semantico.</li>
</ul>

attivit&agrave;

<ul>
	<li class="heading5"><a href="#att1">Famiglie di parole</a></li>
	<li class="heading5"><a href="#att2">Analizziamo le parole</a></li>
	<li class="heading5"><a href="#att3">Formiamo nuove parole</a></li>
</ul>

Formiamo parole derivate

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