Potenziare la lingua dello studio

Nel mare ci sono i coccodrilli

La parola a tutti i bambini

È importante che questa registrazione duri almeno fino al mezzogiorno solare (cioè alle ore 13 circa, visto che c’è l’ora legale).Se registriamo le posizioni dell’occhiolino con il gesso è importante che, dopo, le ripassiamo con un pennarello indelebile (di quelli che scrivono sui CD). È molto importante che questa registrazione resti impressa sul pavimento perché ci dovremo ragionare su nelle settimane che seguono. È la nostra prima “lavagna del cielo” e va protetta.&nbsp;Non ci preoccupiamo troppo del senso complessivo dell’esperimento, per ora. Insieme, piano piano, troveremo il senso di questa registrazione.La linea che tracceremo seguendo l’occhiolino segnerà esattamente la direzione ovest-est. Avremo così, davanti ai nostri occhi, il parallelo che passa per la nostra aula. Ma è presto per svelare questo ai nostri piccoli osservatori.&nbsp;<img filer_id="236750" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/3b/92/3b92ef49-812b-4cce-b643-02a7e10dd872/8_lorenzoni_dipingere_il_nostro_parallelo.jpg__400x533_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="true" width="400" height="">

Inizia l’osservazione&nbsp;

Dalle 10 o 11 del mattino, se l’aula è rivolta a sud, vedremo apparire sul pavimento dell’aula un cerchietto illuminato, contornato da un parallelogramma scuro. A qualsiasi età bambine e bambini possono disegnare a terra con il gesso il rotondo dell’occhiolino. Se lo continuiamo a osservare, ci accorgiamo subito che il nostro occhiolino luminoso si muove e si muove abbastanza velocemente.<ul><li>Perché l’occhiolino si muove?</li><li>In che direzione va?</li><li>Quale percorso farà?</li><li>Andrà dritto o andrà storto?</li><li>Si avvicina o si allontana dalla finestra dove è attaccato il cartoncino bucato?</li><li>Dove arriverà?</li></ul>Possiamo porre queste domande o lasciare che bambine e bambini, ragazze e ragazzi, dicano la loro liberamente, di fronte al fenomeno osservato. Noi annotiamo con cura le risposte date a età differenti non affrettando spiegazioni. Lasciamo per ora tutte le ipotesi e domande aperte.&nbsp;Se non ricordiamo nulla dell’astronomia studiata a scuola (spesso male) non ci preoccupiamo.&nbsp;Per ora non dobbiamo dare risposte, ma ci limitiamo a giocare a osservare con i nostri alunni qualcosa che man mano andremo scoprendo insieme.&nbsp;Una domanda che ci possiamo fare durante l’osservazione è: la luce dell’occhiolino sul pavimento della classe, con il suo movimento che registriamo almeno ogni quarto d’ora, traccerà una linea retta o una curva?&nbsp; Andrà verso che direzione?<img filer_id="236747" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/8d/94/8d9444f4-c0cf-4646-b75e-0e736e2a1127/3_lorenzoni_occhiolino_a_giove.jpg__400x300_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="400" height="300">

Prepariamo il materiale&nbsp;

Io trovo che è un bel modo di “orientare” la nostra aula e cominciare un possibile viaggio nel cosmo, perché tutti noi ruotiamo insieme al pianeta terra e in fondo la scuola comincia a un equinozio e termina a un solstizio e questo vorrà pure dire qualcosa.Tornando da scuola, se avete finestre orientate a sud, potrete continuare questo gioco a casa. La particolarità di quest’anno è che lo potrete proseguire anche la notte questa osservazione, registrando l’occhiolino di luce della luna piena, perché la prossima notte compirà in cielo più o meno lo stesso percorso del sole.Buon anno!<img filer_id="236744" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/97/6e/976e6f65-1b0d-4f00-9f02-e50852e7a706/2_lorenzoni_occhiolino_nella_scuola_di_tramonti.jpg__400x712_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="400" height="712">

L’inizio di un viaggio nel cosmo

Ragionare e domandare&nbsp;

Il giorno dell&rsquo;equinozio il d&igrave; e la notte durano lo stesso tempo, come ci ricorda la parola, ed &egrave; un giorno molto particolare dal punto di vista astronomico. Perch&eacute; ritorni dovremo attendere marzo, quando festeggeremo l&rsquo;arrivo della primavera.&nbsp;

Abbiamo 6 mesi ragionarci su, ma non sprechiamo l&rsquo;occasione di domani (che pu&ograve; essere pure dopodomani o mercoled&igrave; se &egrave; nuvolo&hellip;) per fare una prima osservazione da una finestra della nostra classe o da un&rsquo;altra finestra che guardi verso sud (e non abbia palazzi alti davanti).

La nostra “lavagna del cielo”

Se i bambini non hanno presente e non sanno dove stia il nord, il sud, l’est e l’ovest è meglio che per ora utilizziamo le direzioni che qualcuno può avere percepito, cioè la direzione da dove sorge il sole e la direzione dove tramonta. Sulle pareti che sono in quelle due opposte direzioni possiamo scrivere per ora con il gesso sul muro “alba” e “tramonto”.In città con case alte è più difficile, ma in luoghi aperti bambine e bambini riescono a ricordare “da dove viene il sole la mattina”. In questo caso possiamo ragionare domandandoci, dopo almeno due ore di osservazione registrata, se il nostro occhiolino a terra va verso l’alba o verso il tramonto.E il sole in cielo verso che direzione sta andando?<img filer_id="236746" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/72/8c/728cdcf8-1208-4af4-8420-068e63aa32f3/4_lorenzoni_occhiolino_con_orario.jpg__400x300_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="false" width="400" height="300">

Per preparare questa prima osservazione del percorso che compie il sole nel cielo ritagliamo un quadrato da un cartoncino bristol (o da altro cartone) possibilmente nero o di un colore scuro (ma può essere anche bianco). I lati possono essere di circa 20 cm. Al centro de nostro quadrato di cartoncino ritagliamo un cerchietto che ha un diametro di circa 4 cm. Cerchiamo nella nostra aula o nella nostra scuola una finestra rivolta a sud (in genere le scuole hanno sempre finestre rivolte a sud est o a sud ovest, per via della migliore illuminazione).Sul vetro della finestra che scegliamo, a una altezza che può variare da 100 a 180 cm (meglio più in alto) incolliamo con dello scotch che tenga bene (perché deve stare lì attaccato fino a giugno) il nostro quadrato che ha al centro il buco che i bambini di Giove tanti anni fa, la prima volta che lo abbiamo sperimentato, hanno chiamato&nbsp;occhiolino.&nbsp;<img filer_id="236743" data-cke-saved-src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/de/72/de728d63-13f0-44f6-be7c-dfe9074f0361/1_lorenzoni_ritagliare_locchiolino.jpg__300x139_q85_subsampling-2.jpg" src="/media/filer_public_thumbnails/filer_public/de/72/de728d63-13f0-44f6-be7c-dfe9074f0361/1_lorenzoni_ritagliare_locchiolino.jpg__400x186_q85_subsampling-2.jpg" title="" align="" thumb_option="" original_image="true" width="400" height="186">

Festeggiamo l’equinozio e l’autunno: un'attività per la classe

Dove trovi questo contenuto