E l’albero era felice

Animazioni in classe per scoprire che l’amicizia non ha età

La scuola inclusiva, un secolo fa

Ripensiamo l'accoglienza

Etci&ugrave;! Qualcuno ha starnutito? In giapponese lo starnuto suonerebbe come hakushon, mentre in turco &egrave; hapsu e in polacco a-psik. Le parole che rappresentano rumori, suoni o versi animali cambiano da lingua a lingua. Pur partendo da una stessa origine, cio&egrave; dal desiderio di rendere un suono attraverso le parole e la scrittura, i passaggi verso la forma scritta hanno comportato una serie di scelte arbitrarie e di adeguamenti alle caratteristiche delle diverse lingue. Ecco allora che il cuore batte e fa tu tum in italiano, doki doki in giapponese e dig dag dug in indonesiano. Un bell&rsquo;esempio di come la lingua sia proprio un artefatto culturale.

Presentare in classe un confronto di onomatopee in varie lingue aiuta gli alunni a capire che non esiste un modo unico o giusto per definire ci&ograve; che si sente e osserva. In diverse parti del mondo e con gli strumenti (fonemi e grafemi) che la loro lingua consentiva, le persone hanno realizzato diversamente lo stesso compito. Con l&rsquo;aiuto delle famiglie possiamo costruire un curioso e vivace repertorio, includendo anche i dialetti: scopriremo che il gallo canta in tante lingue, che la pioggia quando cade fa rumori differenti e che anche il campanello delle porte nel mondo suona diversamente.

La riproduzione dei suoni &egrave; un&rsquo;attivit&agrave; divertente e apprezzata, che suggerisce molti spunti creativi e che permette di proporre numerose attivit&agrave; per lo sviluppo delle competenze linguistiche, attivit&agrave; adattabili a qualsiasi et&agrave; e grado di conoscenza dell&rsquo;italiano come seconda lingua. Possiamo inventare poesie e filastrocche a partire dal nostro repertorio di suoni, visualizzare versi, suoni e rumori su cartelloni, animarli in video e presentazioni, creare lo sfondo sonoro per racconti, collezionarli e catalogarli a seconda dell&rsquo;origine, dell&rsquo;intensit&agrave; o di altri parametri.

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Proposte didattiche dalle scuole

Ecco un divertente <a href="https://www.youtube.com/watch?v=axXFsEwS6aA" target="_blank">video</a>&nbsp;realizzato dalla maestra Daniela per scoprire insieme i rumori della casa. <a href="https://www.youtube.com/watch?v=rk5gLKKUVYE" target="_blank">Qui una filastrocca dei mille rumori</a>&nbsp;e i giochi di riconoscimento delle <a href="https://wordwall.net/it-it/community/le-onomatopee" target="_blank">onomatopee alla pagina&nbsp;di Wordwall.</a> 
Una riflessione a partire dalle onomatopee di origine inglese entrate nell&rsquo;italiano con il linguaggio dei fumetti, nel <a href="https://www.youtube.com/watch?v=WJFhApsGEHE" target="_blank">video</a> dell&rsquo;istituto comprensivo Marcello Candia di Milano.&nbsp;

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Alcuni repertori di immagini

L&rsquo;illustratore James Chapman&nbsp;ha realizzato delle <a href="https://www.soundimals.com/" target="_blank">divertenti tavole</a> che rappresentano versi degli animali, suoni, rumori e la loro trascrizione fonetica in diverse lingue del mondo. Nelle sue pagine sono presenti anche tante belle illustrazioni e numerosi confronti tra proverbi e modi di dire in tante lingue. Ma quest&rsquo;ultimo &egrave;, appunto, un altro paio di maniche, cio&egrave; l&rsquo;argomento di un prossimo articolo.

Etciù! in tutte le lingue del mondo: onomatopee interculturali

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