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Trasversalità dell'Educazione civica

Facciamo il punto

Il modello Educazione civica e le altre discipline&nbsp;fornisce un percorso formativo di Educazione civica organico e completo, una proposta di programmazione per tutte le classi. In questo modello i tre nuclei concettuali dell’Educazione civica sono stati declinati nei vari traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine del primo ciclo di istruzione, ai quali vengono ricondotti specifici obiettivi di apprendimento disciplinari e possibili attività.Sotto il modello scaricabile, facciamo il punto sugli aspetti metodologici-organizzativi e i contenuti dell’insegnamento dell’Educazione civica nella scuola primaria.

Il testo ministeriale sottolinea che la conoscenza della nostra Carta Costituzionale è il “primo e fondamentale aspetto da trattare” che “contiene e prevede tutte le altre tematiche”: essa, infatti, orienta e indirizza i comportamenti dei cittadini di ogni età. È in questo primo nucleo concettuale che rientrano le corrette informazioni sull’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali e delle organizzazioni internazionali e sovranazionali, nonché i concetti di legalità, di rispetto delle leggi e delle regole comuni in tutti gli ambienti di convivenza (come ad esempio il codice della strada, i regolamenti scolastici, la conoscenza dell’Inno e della Bandiera nazionale).&nbsp;

Cittadinanza digitale

Il modello Educazione civica e le altre discipline fornisce un percorso formativo di Educazione civica organico e completo, una proposta di programmazione per tutte le classi.In questo modello i tre nuclei concettuali dell’Educazione civica sono stati declinati nei vari traguardi per lo sviluppo delle competenze alla fine del primo ciclo di istruzione, ai quali vengono ricondotti specifici obiettivi di apprendimento disciplinari e possibili attività.Sotto il modello scaricabile, facciamo il punto sugli aspetti metodologici-organizzativi e i contenuti dell’insegnamento dell’Educazione civica nella scuola primaria.

Contenuti

Con l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 è stato ufficialmente reintrodotto l’insegnamento dell’Educazione civica (Legge 92 del 20/08/2019). Fin dal primo articolo, la Riforma esorta fortemente la comunità scolastica ad attuare azioni di sensibilizzazione alla cittadinanza attiva e responsabile, a partire dalla scuola dell’infanzia.&nbsp; Per esplicare gli aspetti contenutistici e metodologici della Legge il Ministero dell’Istruzione ha divulgato le <a data-cke-saved-href="https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/ALL.+Linee_guida_educazione_civica_dopoCSPI.pdf/8ed02589-e25e-1aed-1afb-291ce7cd119e?t=1592916355306" target="_blank" href="https://www.miur.gov.it/documents/20182/0/ALL.+Linee_guida_educazione_civica_dopoCSPI.pdf/8ed02589-e25e-1aed-1afb-291ce7cd119e?t=1592916355306">Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica</a>, che individuano specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi specifici di apprendimento e che evidenziano gli aspetti della trasversalità dell’insegnamento, della contitolarità e della valutazione di fine anno.&nbsp;

Con l’avvio dell’anno scolastico 2020/21 è stato ufficialmente reintrodotto l’insegnamento dell’Educazione civica (Legge 92 del 20/08/2019). Fin dal primo articolo, la Riforma esorta fortemente la comunità scolastica ad attuare azioni di sensibilizzazione alla cittadinanza attiva e responsabile, a partire dalla scuola dell’infanzia. Per esplicare gli aspetti contenutistici e metodologici della Legge il Ministero dell’Istruzione ha divulgato le Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, che individuano specifici traguardi per lo sviluppo delle competenze e obiettivi specifici di apprendimento e che evidenziano gli aspetti della trasversalità dell’insegnamento, della contitolarità e della valutazione di fine anno. 

l testo di Legge prevede di arrivare a un minimo di 33 ore annue di insegnamento, da organizzare in moduli o pacchetti orari a beneficio di un apprendimento efficace. All’Educazione civica non viene delegato un solo insegnante, ma tutti i docenti concorrono all’insegnamento e tra essi viene individuato un coordinatore. L’insegnamento dell’Educazione civica è trasversale, in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze da raggiungere, che non possono essere ricondotti a un’unica disciplina. I temi di Educazione civica, dunque, non sono argomenti estranei ai contenuti didattici, ma un arricchimento culturale delle tematiche curriculari che, abbinando nozioni teoriche a metodologie operative, acquistano una forte valenza formativa.&nbsp;

Il secondo pilastro dell’Educazione civica è lo sviluppo sostenibile, con esplicito riferimento ai 17 obiettivi dell’Agenda 2030 che tutti gli Stati devono impegnarsi a perseguire per eliminare la povertà e che non riguardano solo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche lo sviluppo socio-culturale e la crescita globale dell’economia. A questa sessione afferiscono temi quali i diritti fondamentali delle persone (salute, benessere, istruzione…) e la tutela dei beni che rappresentano il patrimonio collettivo delle comunità, indirizzando i bambini a riflettere sull’importanza della cittadinanza responsabile e attiva, incentivandoli nel raggiungimento di competenze specifiche che si tradurranno in modi di vivere inclusivi e rispettosi.

Sviluppo sostenibile

L’insegnamento di Educazione civica si sviluppa attorno a tre nuclei concettuali: la Costituzione, lo Sviluppo sostenibile, la Cittadinanza digitale. Il concetto chiave che collega tutte le tematiche sopra elencate è quello di responsabilità, declinato in tutti gli ambiti della realtà, dal digitale al sociale, passando per la salvaguardia del patrimonio naturale locale e globale; una responsabilità che prende forma con il concretizzarsi di azioni volte alla cooperazione e alla solidarietà, valori imprescindibili per la costruzione di una cultura di pace.

Per Cittadinanza digitale si intende la capacità di un individuo di avvalersi consapevolmente e responsabilmente dei mezzi di comunicazione virtuali e l’art. 5 della Legge esplicita le abilità essenziali da sviluppare nei curricoli delle scuole, in modo graduale e tenendo conto dell’età degli studenti. Per sviluppare le competenze digitali degli alunni occorre educarli all’utilizzo corretto dei mezzi informatici, mettendoli al corrente dei rischi e delle insidie che l’ambiente digitale comporta e portandoli a riflettere particolarmente sull’utilizzo etico dei dispositivi e della navigazione in rete, a tutela del rispetto tra le persone, della riservatezza, dell’identità e dei dati personali.

Educazione civica e le altre discipline: un modello da scaricare

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