Educazione sessuale in classe: chiediamo aiuto ai libri!

Domande imbarazzanti? Leggiamoci sopra!

Gusti e disgusti

Impariamo a rilassarci

Tutti insieme nel gruppo classe

Alleniamo la concentrazione

Il primo terreno su cui i bambini mostrano la loro capacità argomentativa è quello della giustizia e del comportamento morale. Obbedire alla volontà altrui e non vedere riconosciuti i propri bisogni e le proprie ragioni è difficile, a 3 come a 100 anni! Importanti informazioni al riguardo vengono dalle ricerche sullo stile educativo genitoriale. Genitori che utilizzano tecniche di richiesta che invitano al ragionamento, e che forniscono argomenti per convincere i bambini del perché dovrebbero eseguire o meno una determinata azione, hanno più successo nel promuovere nei figli la capacità di resistere alla tentazione di comportarsi male, di porre in atto comportamenti di riparazione dopo la trasgressione, di mostrarsi più altruisti e generosi. 
Le capacità argomentative dei bambini non si esauriscono nel recepire passivamente le spiegazioni fornite loro dagli adulti: molto presto incominciano a valutare tali spiegazioni e a reagirvi in modo diverso. Vari studi hanno osservato direttamente il comportamento dei piccoli a seguito di richieste di compiere un atto morale, come la condivisione di giocattoli o caramelle, accompagnate da diversi tipi di argomentazioni. Argomenti che fanno leva sull&rsquo;empatia (per esempio: &ldquo;Tutti i bambini sarebbero felici ed entusiasti se potessero comprare cibo e giocattoli&rdquo;) erano molto più efficaci degli argomenti &ldquo;normativi&rdquo; (&ldquo;è giusto dare un po&rsquo; dei nostri giocattoli ad altri più poveri di noi&rdquo;). È interessante notare che le ragioni meno efficaci sono quelle che cercano di persuadere il bambino facendo leva sulle sue emozioni, promettendogli vantaggi emotivi.

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A spiegarsi si impara

Esporre le proprie ragioni

Numerosi studi mostrano come la capacità di esporre e sostenere la propria posizione, già naturalmente presente sin dalle prime età della vita, possa essere stimolata e accresciuta da un contesto educativo che guida l&rsquo;impiego del ragionamento logico attraverso la predisposizione di specifiche circostanze ed esperienze.

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	<li style="text-align: justify;">Motivare a discutere &ndash; Una motivazione adeguata è fondamentale perché i bambini siano indotti a fornire buone argomentazioni: queste ultime aumentano quanto più i bambini hanno a cuore il risultato, quando gli scambi sono personalmente significativi e hanno un impatto diretto sui loro obiettivi e sul loro benessere. Particolarmente favorevoli a questo fine sono le situazioni come: 
	&bull; il gioco condiviso, nel quale sono essenziali, perché il gioco stesso si realizzi, il coordinamento reciproco, a volte complesso, degli obiettivi, delle azioni e dei punti di vista e la ricerca di un terreno comune; 
	&bull; l&rsquo;apprendere insieme, come l&rsquo;osservazione di fenomeni scientifici; i bambini ragionano in gruppo, acquisendo competenze per la gestione dei conflitti cognitivi, come la presa di posizione, il compromesso, il cambiamento concettuale.</li>
	<li style="text-align: justify;">
	Incoraggiare la curiosità &ndash; Chiedere &ldquo;perché&rdquo; è la cosa più naturale che i bambini possano fare nel tentativo di dare un senso al mondo. Questa domanda può risultare pesante per gli adulti, di ostacolo a una rapida esecuzione delle azioni necessarie: agli educatori è necessaria una grande pazienza! 
	&bull; Non sentitevi obbligati a fornire tutte le risposte, incorag- giate i bambini e le bambine a scoprirle da soli, fate domande ancora più penetranti delle loro. 
	&bull; Condividete la loro curiosità e insistete affinché vi illustrino il loro pensiero e le loro argomentazioni.
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	<li style="text-align: justify;">
	Dare il buon esempio &ndash; Molti adulti hanno paura di cambiare posizione per non essere considerati volubili o deboli. In realtà ammettere di avere sbagliato e cambiare idea sulla base di nuove prove o di argomenti migliori è un&rsquo;abilità vitale in un&rsquo;epoca di informazioni in rapido cambiamento. Nel corso della vita siamo costantemente accompagnati dalla necessità di sentire che le nostre ragioni sono rispettate e di adattarci a quelle altrui, dei nostri familiari, degli amici, dei colleghi, delle autorità. I bambini hanno bisogno di passare da una visione del mondo egocentrica a una in cui le posizioni e le idee degli altri contribuiscono al benessere personale e collettivo. Abbiamo bisogno di sapere come la pensano gli altri se vogliamo espandere la nostra capacità di pensare in modo efficace, utilizzando il pensiero altrui per migliorare le nostre argomentazioni.
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Comprendere e valutare le ragioni altrui

Le capacità cognitive si sono evolute proprio per aiutare i membri di un gruppo sociale a comprendere le origini delle cose, a trovare ed esprimere le proprie ragioni e a valutare quelle altrui, facendo del ragionamento un dispositivo sociale fondamentalmente argomentativo. L&rsquo;esordio di queste capacità è assai precoce: i bambini, sin dalla scuola dell&rsquo;infanzia, possono sia capire e valutare le argomentazioni altrui, sia produrne di proprie.

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All&rsquo;età di 3 anni i bambini sono in grado non solo di capire le ragioni altrui, ma anche di fornire delle spiegazioni a sostegno dei propri comportamenti, e di usarle per giustificare le loro trasgressioni e disobbedienze o per discutere con i genitori o i fratelli: un bambino giustifica il suo rifiuto di mettere in ordine i giocattoli affermando &ldquo;No. Sono stanco&rdquo;; un altro si rifiuta di camminare dicendo al genitore &ldquo;Prendimi in braccio, sono pic- colo!&rdquo;; un altro reclama un giocattolo dalla sorella con la giustificazione che &ldquo;Lo hanno regalato a me!&rdquo;. Nel corso delle trattative i bambini in età prescolare non cercano di mettere in discussione le regole morali in generale: non sosterranno per esempio che rubare giusto, ma invece di aver subito in precedenza un torto dalla vittima o che il giocattolo conteso è sempre stato il loro.

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Domande per crescere

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