Psicologia e scuola di Novembre-Dicembre: la scuola è #cittadinanza

L'importanza del dialogo con i bambini - “Pillole” per cominciare bene

Bambini adottati in classe - “Pillole” per cominciare bene

La Gioia di ricominciare

Muoviamo i primi passi

Ciao, finalmente!

Le schede seguenti vanno modulate in modo differente a seconda degli ordini di scuola e delle specificit&agrave; delle classi. &Egrave; necessario vigilare in modo tale che tutti abbiano la possibilit&agrave; di partecipare liberamente senza pressioni da parte del gruppo o di noi adulti. Iniziare con lavori a coppie, prima che in gruppo, potrebbe agevolare scambi pi&ugrave; prossimi tra gli allievi in modo che soprattutto quelli pi&ugrave; timidi si sentano liberi di esprimersi. Nella creazione delle coppie potrebbe essere utile mettere insieme allievi con caratteristiche differenti. In generale sarebbe auspicabile fare in modo che le coppie e i piccoli gruppi, nelle varie attivit&agrave; scolastiche, siano sempre composti da persone diverse cos&igrave; da nutrire uno scambio che favorisca processi di conoscenza reciproca.

Nei lavori di gruppo &egrave; importante incoraggiare qualunque forma di espressione, purch&eacute; rispettosa dello spazio altrui, e fare attenzione a generare confronti tra le persone.

La condivisione dopo ogni esperienza aiuta a rintracciarne pi&ugrave; chiaramente gli effetti, la rende pi&ugrave; tangibile. Al tempo stesso, aiuta i partecipanti a praticare una riflessione sui propri vissuti, utile a renderli consapevoli di ci&ograve; che accade loro e a non subirlo in modo passivo.

Le relazioni sono un evento dinamico, prendono forma man mano che avvengono e sono in continuo divenire grazie allo scambio tra i membri del gruppo che crea continue nuove sintesi. Perch&eacute; gli allievi abbiano la percezione di far parte del gruppo classe di riferimento, &egrave; importante offrire loro occasioni dove tutti siano attivamente coinvolti e percepiscano di essere inclusi nel sistema: una scuola inclusiva &egrave; prima di tutto una comunit&agrave; dove le differenze individuali sono valorizzate, dove ognuno sa di dare un contributo importante grazie alla propria specificit&agrave;.

A questo scopo &egrave; utile offrire agli allievi, insieme e oltre i contenuti didattici, esperienze che permettano a ciascuno di partecipare alla vita di classe e all&rsquo;apprendimento, nella maniera pi&ugrave; attiva e coinvolgente possibile. In particolare &egrave; utile guidarli a svolgere insieme attivit&agrave; di collaborazione tra pari che li portino a mobilitare la propria dimensione creativa, a raccontare e raccontarsi, alimentando lo scambio dialogico tra loro in modo da nutrire la riflessione su loro stessi e su ci&ograve; che vivono.

Promuovere un senso comunitario &egrave; anche un antidoto a un uso autoreferenziale e inerte del digitale, sempre pi&ugrave; frequente anche in et&agrave; infantile, non solo tra gli adolescenti, e che rischia di incrementare spazi di solitudine: &laquo;La comunicazione digitale ci orienta verso una comunicazione senza comunit&agrave;&raquo; come dice Byng Chul Han (2021), crea isolamento, porta a esibirsi per ottenere attenzione, consenso, visibilit&agrave;, approvazione. Quest&rsquo;uso egoriferito del digitale rischia di condurre a processi di esclusione e di autoesclusione. Anche per questo &egrave; importante alimentare costantemente negli allievi l&rsquo;interazione e la condivisione tra pari, in modo che ognuno metta in campo le proprie risorse, dando un contributo all&rsquo;insieme a sostegno di una cultura inclusiva che porti a concepire il gruppo come una risorsa preziosa in ogni ambito della vita.

Un antidoto alla solitudine del digitale

<ul>
	<li>Han, B.-C. (2021). La scomparsa dei riti. Milano: Nottetempo.</li>
	<li>Campbell, J. (1993). Attivit&agrave; artistiche in gruppo. Trento: Erickson.</li>
	<li>Rogers, C. (2012). Un modo di essere. Firenze: Giunti.</li>
</ul>

Modalit&agrave; di partecipazione

Costruire relazioni inclusive

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