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Emozioni in gioco

Le emozioni colorano ogni nostro secondo di vita.

Le emozioni colorano ogni nostro secondo di vita.

COLORI DELLE EMOZIONI


 Cambiamenti di stato abitano tanto il nostro mondo interno quanto quello dei bambini e, anzi, nel caso dei più piccoli, le coloriture e i passaggi da uno scenario all’altro sono di frequente intensi e repentini, generando spesso in loro un senso di disorientamento e destabilizzazione che, talvolta, si traduce in “comportamenti scorretti”.


 


 INTERAGIRE CON LE PROPRIE EMOZIONI


 Imparare a padroneggiare i propri stati emotivi, acquisendo la capacità di dirigere consapevolmente il pennello che dipinge la tela (competenza emotiva) è una sfida che connota in modo significativo no

COLORI DELLE EMOZIONICambiamenti di stato abitano tanto il nostro mondo interno quanto quello dei bambini e, anzi, nel caso dei più piccoli, le coloriture e i passaggi da uno scenario all’altro sono di frequente intensi e repentini, generando spesso in loro un senso di disorientamento e destabilizzazione che, talvolta, si traduce in “comportamenti scorretti”.INTERAGIRE CON LE PROPRIE EMOZIONIImparare a padroneggiare i propri stati emotivi, acquisendo la capacità di dirigere consapevolmente il pennello che dipinge la tela (competenza emotiva) è una sfida che connota in modo significativo non solo l’età evolutiva, ma trasversalmente l’intera esistenza di ciascuno di noi.In qualità di insegnanti, come possiamo facilitare nei bambini lo sviluppo della competenza emotiva?SVILUPPARE LA COMPETENZA EMOTIVAIn poche righe non è possibile esaurire il tema, ma possiamo dire quanto sia basilare che ciascuno di noi riconosca il proprio ruolo e come questo si esplichi principalmente su tre fronti:• il modeling, l’adulto rappresenta un esempio significativo a cui il bambino fa riferimento per comprendere, da un lato, come interpretare gli eventi e, dall’altro, come reagire agli stessi. Il processo di apprendimento si svolge, nel tempo, per imitazione e “assorbimento”;• il contingency, vengono acquisite informazioni e (sempre nel tempo) competenze attraverso il modo in cui l’adulto, nelle situazioni contingenti appunto, gestisce i comportamenti del bambino;• il coaching, l’adulto propone, per lo più sul piano didattico, spunti e attività finalizzate all’alfabetizzazione delle emozioni.Ciascuno di questi tre elementi si completa con gli altri, sebbene i primi due siano i più potenti. È essenziale avere in mente come essi si alternino e si intreccino durante le giornate a scuola, affinché sia possibile progettare la nostra azione educativa fondandola su consapevolezza, presenza, intento, con obiettivi chiari e riconoscendo l’importanza del nostro essere, prima di tutto, un esempio.

COLORI DELLE EMOZIONICambiamenti di stato abitano tanto il nostro mondo interno quanto quello dei bambini e, anzi, nel caso dei più piccoli, le coloriture e i passaggi da uno scenario all’altro sono di frequente intensi e repentini, generando spesso in loro un senso di disorientamento e destabilizzazione che, talvolta, si traduce in “comportamenti scorretti”. INTERAGIRE CON LE PROPRIE EMOZIONIImparare a padroneggiare i propri stati emotivi, acquisendo la capacità di dirigere consapevolmente il pennello che dipinge la tela (competenza emotiva) è una sfida che connota in modo significativo non solo l’età evolutiva, ma trasversalmente l’intera esistenza di ciascuno di noi.In qualità di insegnanti, come possiamo facilitare nei bambini lo sviluppo della competenza emotiva? SVILUPPARE LA COMPETENZA EMOTIVAIn poche righe non è possibile esaurire il tema, ma possiamo dire quanto sia basilare che ciascuno di noi riconosca il proprio ruolo e come questo si esplichi principalmente su tre fronti:• il modeling, l’adulto rappresenta un esempio significativo a cui il bambino fa riferimento per comprendere, da un lato, come interpretare gli eventi e, dall’altro, come reagire agli stessi. Il processo di apprendimento si svolge, nel tempo, per imitazione e “assorbimento”;• il contingency, vengono acquisite informazioni e (sempre nel tempo) competenze attraverso il modo in cui l’adulto, nelle situazioni contingenti appunto, gestisce i comportamenti del bambino;• il coaching, l’adulto propone, per lo più sul piano didattico, spunti e attività finalizzate all’alfabetizzazione delle emozioni.Ciascuno di questi tre elementi si completa con gli altri, sebbene i primi due siano i più potenti. È essenziale avere in mente come essi si alternino e si intreccino durante le giornate a scuola, affinché sia possibile progettare la nostra azione educativa fondandola su consapevolezza, presenza, intento, con obiettivi chiari e riconoscendo l’importanza del nostro essere, prima di tutto, un esempio.

Costruire la competenza emotiva

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