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Come nascono le parole
In questo percorso guidiamo alunne e alunni a scoprire come si formano le parole, proponendo attività di osservazione di parole derivate da una parola base con l’aggiunta di prefissi e suffissi.
Obiettivi, attività, materiali
obiettivi di apprendimento
- Riconoscere la presenza di un prefisso o di un suffisso nelle parole derivate.
- Manipolare parole base per formare parole derivate.
attività 1
INTRODUZIONE
Da una parola all'altra
Per iniziare mostriamo alla LIM la SCHEDA Oggetti e mestieri e chiediamo di nominare le immagini per attivare il lessico che sarà utile nelle attività successive.
attività 2
LAVORO SULL'INPUT
Parole derivate: i suffissi
Distribuiamo la SCHEDA Completa e osserva e chiediamo di completare la parola relativa a ciascuna immagine utilizzando le caselle date.
Chiediamo quindi di rileggere le parole e in ciascuna coppia colorare di giallo le lettere in comune, di verde le lettere diverse.
Una volta terminata l’attività, in plenaria, proiettiamo la Scheda alla LIM e insieme analizziamo le differenze tra la prima e la seconda parola di ogni coppia (per es. giardino e giardiniera). Domandiamo:
- Che cosa abbiamo aggiunto alla parola giardino per trasformarla in giardiniera?
- Dove abbiamo aggiunto le lettere, all’inizio o alla fine della parola?
Per ogni coppia di parole, annotiamo alla lavagna le risposte (-iera, -aio/aia, -ista) e spieghiamo che quando aggiungiamo queste lettere alla fine di un nome possiamo formare un’altra parola.
A partire dai “pezzetti” (suffissi) ricavati dall’attività, proponiamo alla classe di pensare ad altre parole che terminano in -aio/aia, -iere/iera, -ista.
Possiamo arricchire le liste di parole derivate con un gioco.
Forniamo due serie di cartellini: su una scriviamo una serie di suffissi, sull’altra una serie
di nomi, per esempio attingendo a questi ambiti lessicali:
- sport (tennis, pallavolo, ciclismo…);
- emozioni (amore, paura, affetto...);
- oggetti (libro, profumo, gelato…).
Per ogni categoria, chiediamo alla classe organizzata in gruppi di abbinare nomi e suffissi e comporre nuove parole.
Quando ogni gruppo ha terminato, controlliamo xle parole trovate per verificare se esistono e se sono realmente derivate dai nomi primitivi dati, eventualmente con l’aiuto di un vocabolario.
Parole derivate: i prefissi
Continuiamo l'esplorazione delle parole derivate, mostrando alla classe una lista di coppie di parole formate da una parola base e una parola prefissata, per esempio:
Chiediamo di copiare le parole sul quaderno e colorare in ogni coppia con lo stesso colore le lettere uguali, con un altro colore quelle diverse.
Domandiamo:
- Quali lettere sono state aggiunte alla parola contento per trasformarla nella parola scontento?
- Dove sono state aggiunte: all’inizio o alla fine della parola?
Dopo questa fase esplorativa, possiamo anche chiedere alla classe come cambia il significato quando aggiungo questi pezzi all’inizio della parola (per es. contento vs. scontento).
Per concludere la prima riflessione sulla formazione delle parole possiamo riassumere il procedimento di derivazione nel seguente modo: creiamo parole nuove se a una parola aggiungiamo altre lettere all’inizio (contento → scontento) o alla fine (pane → panificio).
Chiamiamo la parola da cui nascono altre parole parola base o primitiva; le parole che nascono da una parola base o primitiva si chiamano parole derivate.
Attività 3
GIOCO
Trova le coppie
Concludiamo l’unità con il GIOCO INTERATTIVO Crea coppie di parole primitive e derivate, che proietteremo alla LIM e svolgeremo insieme.
In alternativa, per un gioco più dinamico, consegniamo a metà classe una serie di carte con parole base, e all’altra metà le carte con le corrispondenti parole derivate, per esempio: comodo/ scomodo, leggere/rileggere, zucchero/zuccherificio, inverno/invernale, gentile/gentilezza, veloce/velocemente… La classe si posiziona in cerchio e ognuno legge la propria parola: scopo del gioco è trovare la compagna o il compagno per formare le coppie parola base/derivata.