Settembre in India

Dieci principi per un insegnamento linguistico efficace

Riflessioni sull’insegnamento della grammatica

Cosa c’è in cucina?

Che cosa si fa in cucina?

Le parole per descrivere le persone

Presentiamo uno strumento operativo che permette di osservare le abilità fondamentali relative a ricezione, produzione e interazione nelle e negli apprendenti di italiano L2 e come queste abilità si sviluppano e progrediscono. Grazie a questo strumento possiamo progettare efficacemente, tenendo conto di quello che le alunne e gli alunni bilingui sanno fare e al contempo stimolando la loro zona di sviluppo prossimale.




 Di che cosa si tratta


 Sono 4 griglie con descrittori su 6 abilità fondamentali per la competenza linguistico-comunicativa: comprensione orale e scritta, produzione orale e scritta, interazione orale e scritta. Ogni descrit

Presentiamo uno strumento operativo che permette di osservare le abilità fondamentali relative a ricezione, produzione e interazione nelle e negli apprendenti di italiano L2 e come queste abilità si sviluppano e progrediscono. Grazie a questo strumento possiamo progettare efficacemente, tenendo conto di quello che le alunne e gli alunni bilingui sanno fare e al contempo stimolando la loro zona di sviluppo prossimale.
 
Di che cosa si tratta
Sono 4 griglie con descrittori su 6 abilità fondamentali per la competenza linguistico-comunicativa: comprensione orale e scritta, produzione orale e scritta, interazione orale e scritta. Ogni descrittore, preceduto da una breve descrizione del profilo di parlante, corrisponde a uno dei livelli previsti dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (Consiglio d’Europa, 2001) e dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Volume complementare (Consiglio d’Europa, 2020): Pre-A1, A1, A2, B1.
Per costruire lo strumento si sono ricalibrati i descrittori del Quadro per adattarli al contesto specifico di apprendimento (scuola primaria con apprendimento dell’italiano come lingua seconda) e allo specifico profilo di parlanti (bambine e bambini dai 7 ai 10 anni). Il documento europeo, infatti, si riferisce a parlanti giovani e adulti in contesto di apprendimento di lingue europee straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo studiati in Italia, per esempio), non di lingue di contatto nella scuola, come può essere l’italiano dei bambini e delle bambine bilingui emergenti che apprendono l’italiano soprattutto attraverso le relazioni con i pari.
 
La formulazione
I descrittori sono tutti formulati in positivo: ognuno ci dice che cosa la bambina o il bambino sa fare con gli strumenti linguistici e linguistico- comunicativi in suo possesso e non quello che non sa fare o che cosa deve ancora apprendere. Per questo, traducendo il “can” inglese del documento europeo, si è optato per l’espressione “è in grado di”.
 


Che cosa so fare in Italiano L2? | in Classe

Dove trovi questo contenuto